giovedì 18 dicembre 2014

ae

Mi sono ricordato perché non gioco più agli strategici. Due ore di grande concentrazione, mosse accuratamente preparate, intrighi, astuta diplomazia, commerci e movimenti di truppe e... il gioco crasha. Bella.

ma non potevi salvare ogni tanto?

martedì 2 dicembre 2014

Non c'era Legolas ne Lo Hobbit

Cioè, proprio non appare nel libro. C'è suo padre, Thranduil, solo che da nessuna parte si dice che ha un figlio e manco si vede. Anche perché, con tutta probabilità, al tempo Tolkien manco ci pensava al figlio di Thranduil e si è inventato la parentela al momento di introdurre Legolas ne Il Signore degli Anelli (riciclando fra l'altro il nome di un altro personaggio secondario di uno dei racconti del mondo del Silmarillion).
Nel trailer dell'ultimo film invece Legolas c'è. Giusto per ricordare alla gente che se non c'è Orlando Bloom le bimbeminkia non vanno in massa in sala e fanno mancare il 20% dei profitti.


Resta comunque alla seconda posizione nelle minchiate dopo il cavallo di Gandalf, che si chiama Ombramanto ma è bianco. Ombramanto. Ombra manto. Bianco. Bella.


ps. mi dicono ora che, a quanto pare, Legolas c'era anche nel film prima. Ok, sono ufficialmente contento di non averlo visto.

lunedì 1 dicembre 2014

Evito di commentare tanto hai già fatto tutto te...

Quando ero adolescente, nella preistoria del 56k, avevo una strana impressione: che la rete italiana fosse un posto generalmente di sinistra o quanto meno progressista. Un'impressione che forse non era nemmeno tanto sbagliata se consideriamo che era composta per un buon 80% da giovani sotto i 35 anni, di solito universitari o ex universitari, e da nerd nel senso più antico del termine.
Poi è arrivato l'adsl e facebook e sulla rete sono arrivati tutti. Ma proprio tutti tutti.
Scoperta di oggi: abbiamo anche i Papaboys 3.0. Giusto per non farci mancare niente. Argomento di oggi: "come rendersi ridicoli parlando di D&D e simili", un articolo pieno di denuncia contro gli incredibili danni che possono portare i giochi di ruolo nella società di oggi. Perché altro che il precariato, la crisi economica, l'ebola, il terrorismo internazionale o le mafie... il vero pericolo per i giovani sono i giochi di ruolo che ti fanno perdere il contatto con la realtà o, come dicono loro:
"l’adolescente respira una mentalità fatta di destini ineluttabili e di insormontabili maledizioni, si immedesima in una cornice piena di ultra-poteri e di mitologie che pongono ristretti limiti alla libertà della persona"
Scrissero quelli che credevano al chierico moltiplicatore di pesci, dotato di resurrect, che guidava il suo popolo verso il destino preparato dal Dio Padre all'inizio del mondo.

Volevo commentare prendendoli per i fondelli, poi ho notato che il popolo di facebook aveva già stravotato un post portandolo al vertice. Lo riscrivo qui affinché non vada perso. Signor Arnaud Le Fevre... grazie.

Un tale una volta disse: “Non è vero che si smette di giocare quando si diventa vecchi ma che si diventa vecchi quando si smette di giocare”.
Io sono un giocatore, di ruolo (nonchè Master), da tavolo, di sport e di lavoro. Ho 44 anni e non ho mai smesso un solo giorno di giocare ne mai smetterò di farlo; nemmeno dopo morto (se davvero dovesse esistere un vita oltre la morte) smetterò di farlo che sia all’inferno, in purgatorio o in paradiso.
Il gioco è vita, chi non gioca è un morto vivente.
E non parlo di gioco nel senso più ludico del termine ma di quello spirito di avventura e conoscenza che spinge l’uomo a migliorarsi ad andare sempre oltre i propri limiti.
Chi si ferma è perduto. Chi ferma ad interpretare solo quel ruolo che crede di avere nella vita diventa uno zombie, una mummia o uno scheletro.
Quando scrivete “Il bravo giocatore è quello che sa immedesimarsi meglio nel ruolo prescelto o assegnato” non è nulla di più sbagliato.
Il bravo giocatore di ruolo è colui che è in grado di immedesimarsi in qualsiasi ruolo assegnato.
Il miglior giocatore di ruolo è colui che cambia il proprio ruolo quando, da quello vecchio, non riceve più stimoli di creatività e comunicazione.
Cambia il proprio ruolo, cambia i giocatori e cambia il master perchè il giocatore di ruolo è sempre e costantemente alla ricerca di nuove fonti di ispirazione, di nuove sfide e di nuovi amici con cui condividere le proprie conoscenze.
Un giocatore di ruolo che arriva a fare uso di droghe (ndr: si scrive metanfetamine) o sostanze psicotrope non è più un giocatore di ruolo ma un soggetto che cerca onnipotenza e onniscenza in ciò che non è più nulla se non un fantasma, un ombra di ciò che era prima quando era vivo.
Ho un figlio di 4 anni e già da tempo lo sto avviando al gioco di ruolo come feci io alla sua età. Nulla di trash, horror o robe violente solo giochi di fantasia.
Il letto matrimoniale con la scopa infilata tra i materassi ed un asciugamano in cima, magicamente diventa un galeone ed io e mio figlio giochiamo di ruolo facendo i pirati.
Due sedie affiancate, un coperchio di una pentola e due vecchi telecomandi ci trasformano in avventurieri nello spazio armati di phaser a bordo di un piccolo caccia interstellare.
Una tana ricavata sotto al letto, un asciugamano arrotolato ed infilato nelle mutande e diventiamo due leoni nella savana.
E voi saccenti papaboys che inveite verso un istinto primordiale (il gioco) che permette a qualsiasi cucciolo di crescere ed imparare ad affrontare la vita, non avete mai giocato da piccoli a cowboys e indiani piuttosto che a guardie e ladri? Avete mai finto di essere un astronauta sulla luna o una spia?
Per quale motivo vi siete dimenticati delle vostre origini? Per quale motivo rinnegate ciò che eravate e che vi ha permesso di essere ciò che siete?
Chiudersi in una stanza a leggere testi sacri, sempre quelli e sempre tra le stesse persone e sempre con lo stesso narratore o master non aumenta le vostre conoscenze, non stimola la fantasia e la voglia di confrontarsi.
Una volta che non trarrete più stimoli in ciò che fate da anni sarete spinti a cercare fonti di ispirazione più invasive ed esterne come droghe e psicofarmaci per cercare di vedere vita in ciò che è già morto come alcune volte succedere per le fantomatiche sette religiose devote a quel dio che non vedono più più.
Sono un giocatore di ruolo, D&D in particolare e adoro il ruolo di chierico.
Mi fate pena perchè siete un branco di non-morti (zombie per la precisione) e come tutti i non-morti siete sempre alla ricerca di ciò che più non è ossia la vita.
Attaccate noi viventi, ci sbranate, ci mangiate le carni e bevete il nostro sangue credendo che ciò vi possa far tornare vivi ma è tutto invano finchè non riprenderete a giocare resterete zombie per tutta la vita.
Siete morti, senza più voglia di vivere, senza il desiderio di migliorarvi e di migliorare il vostro prossimo.
Da chierico posso fare solo una cosa: scacciarvi… ma non posso farlo tramite internet.


domenica 30 novembre 2014

Momento musicale 3


Da cui alcune riflessioni:
1) quanto cavolo è invecchiato Ligabue?
2) sarà stato De Gregori a decidere di rifare la canzone in stile Liga o è proprio che lui non riesce a cantare su altri ritmi?
3) "e io non voglio più, e i pazzi siete voi, tutti pensarono dietro ai cappelli, lo sposo è impazzito oppure ha bevuto, ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa, ed è così, che se ne andrà" ç_ç

domenica 16 novembre 2014

Vestirsi bene è importante

Non credevo che questo giorno sarebbe mai arrivato. Tante cose tristi accadono, ma non pensavo che mi sarebbe capitata anche questa. Il giorno in cui si è costretti ad essere d'accordo con un articolo de Il Giornale è una specie di Caporetto personale. Niente sarà più come prima.

Il programma Rosetta: prendere un robot, attaccarlo a un razzo, spedirlo nello spazio, in un punto in cui si prevede che, dieci anni più tardi, ci sarà una cometa, fargli attraversare 450 milioni di km e riuscire a farlo pure atterrare su un oggetto con campo gravitazionale praticamente nullo. 
Tu, Matt Taylor, sei stato a capo di tutto questo. Hai dedicato una bella fetta della tua vita a tutto questo e non ce ne frega niente, perché ti sei vestito male e hai offeso il santo principio della parità dei sessi e messo in dubbio le fondamenta della nostra civiltà, aprendo la strada agli orrori del Califfato, con una camicia. Tipo Borghezio... ah no, Borghezio non ha guidato un programma spaziale che forse stravolgerà le nostre conoscenze sull'origine della vita.

E che palle... 

lunedì 10 novembre 2014

Sono in vena di fini critiche letterarie...

 Non amo che le rose
che non colsi. Non amo che le cose
che potevano essere e non sono state...
Guido Gozzano, ‘Cocotte’
 
 
Fanculo Guido


Quando ci vuole ci vuole...

martedì 4 novembre 2014

Rifare il Colosseo

In realtà non so se negli altri paesi funziona come da noi. Nel senso, magari, da qualche parte, nel globo, se un ministro della cultura esce sui giornali con una cosa tipo "voglio effettuare un lavoro incredibile per riqualificare la reggia di Versailles [località scelta a caso]" la gente si immagina grandi cose. Forse tutti si lanciano in acclamazioni, qualcuno commenta con un "era l'ora, ma perché non pensate anche alle buche davanti a casa mia", l'opposizione avanza qualche critica. Insomma, probabilmente si hanno una serie di reazioni abbastanza variegate.
Dovessi invece fare un velocissimo sunto del sentimento che ha percorso il webbe (per non parlare della comunità intellettuale della mia zona, per la cronaca, non esattamente di destra) alla proposta di Franceschini di ricostruire l'arena del Colosseo, userei, senza alcuna esitazione, le parole porca puttana pure questa adesso.
Non so come mai, ma credo che se vivessi, poni caso, in Francia, e il mio Ministro della Cultura parlasse di mettere a nudo una parte delle catacombe di Parigi, mi immaginerei una raffinatissima opera ingegneristica, con pavimenti di cristallo, infrastrutture leggere, Renzo Piano che progetta il distributore delle merendine, la facoltà di storia della Sorbonne impegnata h24 per le audioguide, quella di archeologia in pattugliamento per evitare furti, quella di architettura in ansia per il patrimonio storico.
Sentendo Franceschini invece, mi vengono in mente il Circo Orfei, il piadinaro lungo le gradinate ricostruite in cemento e la nazionale cantanti che sfida la nazionale attori nella sabbia dell'arena, ovvimente con l'immancabile centurione a fare da arbitro.

Pregiudizi? Chissà come mai.

venerdì 31 ottobre 2014

Sul perché Twilight è un fantasy e non un horror

Salve. Mi dicono che fra poco è Halloween. Mi sembra quindi il momento perfetto per darvi il benvenuto al secondo incontro del nostro breve corso sull'esatta natura dell'horror e del fantasy. Vi ricordate cosa avevamo detto durante la prima lezione? Se avete bisogno di ripassare, potete andare qui. La coda politica del post potete saltarla, anche se comunque può essere utile.

Dunque, nella scorsa lezione abbiamo dato una definizione di fantasy e horror basandoci sulle figure del drago e del vampiro. Visto che a quest'ultimo personaggio tengo particolarmente, mi sembra doveroso affrontare il problema di uno dei filoni di maggiore successo negli ultimi anni: i cosiddetti "romantic horror". Tale genere nasce dall'accostamento di figure tradizionalmente tipiche delle storie dell'orrore (primi fra tutti, appunto, i vampiri) con plot di carattere spiccatamente romantico. Lo scopo non dichiarato - e a volte dichiaratissimo, basta vedere la copertina originale di Twilight - è di sfruttare portandole all'eccesso le tematiche dell'amore/frutto proibito. Se gli amori pericolosi fanno audience, come considerare gli amori per esseri sovrannaturali che sopravvivono bevendo sangue?
Tali storie hanno però un punto debole fondamentale nella sostanziale ricerca di un happy ending, che di per sé falsa l'attribuzione al genere horror.
Che cosa voglio dire? Cerchiamo di arrivarci per punti, mettendo a confronto un romantic horror effettivo, o meglio il capostipite dei romantic horror contemporanei (ovviamente prendiamo in considerazione solo il periodo post-anni '80, sennò dovremo partire da Dracula) con il già citato Twilight.

In particolare vorrei mettere a confronto, chiedendo perdono preventivo a chiunque si senta giustamente offeso dall'accostamento, le coppie Buffy-Angel e Bella-Edward. Continuate a vostro rischio e pericolo che il post è lungo assai.

giovedì 30 ottobre 2014

Momento musicale 2

Sui social dicono che stamattina era su radio 105. Vogliamo rimanere indietro?





lunedì 20 ottobre 2014

Il giallo della focaccia

Già da alcuni mesi un mistero avvolge il mio paese. Protagonista: il venditore di pizza al taglio. Perché, quell'uomo pelato, di una certa età, pur avendo sempre sul bancone la scritta "focaccia: 1 euro" a volte me lo vende a 1 euro e a volte a 50 centesimi?
Non può dipendere da me... se gli stessi semplicemente simpatico io, me lo dovrebbe vendere sempre a 50 centesimi.
Non può dipendere nemmeno da lui, perché a volte c'era la sua collega e anche lei me lo vendeva a volte a 1 euro a volte a 50 centesimi.
Impossibile dipenda da un fatto temporale: ci sono andato in giorni diversi, a orari diversi, con fenomeni atmosferici diversi e non si è mai presentata una regolarità evidente. Inoltre a volte ho fatto trascorrere anche diverse settimane fra una visita e l'altra, quindi non può dipendere dal rapporto fedeltà.
Certamente non dipende dalle tasse pagate: lo scontrino non me lo fa mai.
Che dipenda dalla gente presente? Magari quando è pieno di turisti me lo vende a 1 euro per non fare preferenze, quando invece ci sono solo io, sa che sono del paese e me lo mette a meno.
Mah eppure a volte c'era gente e me l'ha comunque fatto a 50 centesimi.
Magari è un pizzaiolo onesto (pur non facendo lo scontrino). In alcune mattinate sa che la pasta non gli è venuta benissimo e mi abbassa il prezzo. Però non mi sembra di aver mai riscontrati particolari cali di qualità: è sempre stata una focaccia onesta.

Mah. Secondo me va a umore. Per forza la Cina ci fa il culo. Abbiamo gli  imprenditori che vendono la roba a seconda di come si svegliano la mattina.

giovedì 9 ottobre 2014

Di horror, fantasy e omofobia

Subito dopo aver scritto il post di ieri sulle sentinelle silenziose (credo si facciano chiamare così, non ricordo bene) ho iniziato una serie di riflessioni che, per vie traverse, ho ricollegato a un corso che ho in mente di fare su horror e fantasy.
Cosa c'entrano le une con l'altro? Cerco di spiegarvelo. Voi venitemi dietro con fiducia che da qualche parte arriviamo...

mercoledì 8 ottobre 2014

Dubbi 3

1) Sarà che negli ultimi tempi sono un po' distratto, ma non ho capito questa cosa delle sentinelle contro il matrimonio gay. Cioè, capisco l'omofobia, la disgregazione della famiglia tradizionale, l'essere contro all'adozione ecc. ecc., ma perché stanno in piedi zitti a leggere un libro? Che mi rappresenta? Da cosa si dovrebbe capire che manifestano contro i gay?
Mah

2) Ma se dovevamo far passare una legge sul lavoro che toglieva l'art. 18, non potevamo farla fare a Berlusconi? Cioè, gli abbiamo rotto il cazzo per una vita sull'art. 18 e poi lo toglie il Pd. Mah.

3) Siamo andati a far la guerra a Saddam che non c'entrava una cippa con gli attentati alle Torri Gemelle. Ora che sgozzano gli occidentali in diretta mandiamo a combattere i curdi. Mah.

giovedì 11 settembre 2014

La ricorderemo così...

Mi sembra alquanto preoccupante, per la mia salute mentale intendo, l'improvvisa voglia che mi è presa di commentare la morte dell'orsa Daniza. Solitamente questi dibattiti mondani li sfuggo come la peste. Tuttavia una piccola riflessione in merito forse vale la pena di farla, perché si ricollega indirettamente al discorso del post precedente su "gente che combatte guerre che capiscono solo loro".
Ora, cosa c'è da dire sul caso Daniza? In realtà molto poco. Un mesetto fa, in Trentino, un cercatore di funghi in borghese si aggira per i boschi e si imbatte in un'orsa. Invece di togliersi dalle palle alla velocità della luce, posa il cestino, si nasconde dietro a un albero e si mette a osservarla mentre bada ai cuccioli. Purtroppo le orse con i cuccioli sono politicamente contrarie alla presenza di umani guardoni e lo caccia in malo modo. A sentire il cercatore di funghi si è trattato di una titanica lotta fra l'uomo e l'animale. A giudicare dalle ferite riportate (qualche graffio su braccia e gambe e, evidentemente, nessuna lesione profonda) o ha la pelle tipo Superman o l'orsa si è limitata a dargli un paio di pacche per poi rimandarlo a casa a calci in culo (teniamo presente che si tratta di un animale che può arrivare 150kg, per la serie... per ammazzarti basta che decida di salirti sopra).
Immediatamente scoppia il caso e il governatore del Trentino, con un coraggio degno di Indiana Jones, subito si pronuncia per l'arresto dell'orso che verrà catturato e tradotto in cattività. Perché basta con questi orsi immigrati che si permettono di girare per i boschi e comportarsi da orsi.
Oggi la notizia della tentata cattura: l'orso, colpito da un dardo anestetico, muore per boh... non si sa, allergia forse. O la dose era troppo forte. Comunque muore.

Cosa emerge da tutta questa vicenda? In realtà, solo cose che già sapevamo. Essere una nazione di cialtroni non si esprime solo nel fatto che esultiamo perché la criminalità organizzata, la prostituzione e il traffico di droga ci hanno fatto alzare il PIL e quindi possiamo sperperare qualche altro miliardo di euro in barba al patto di stabilità. Si esprime anche nelle piccole cose. Cosa emerge infatti da questa vicenda se non l'immane, eterna, estrema cialtronaggine di chiunque viva al di sotto delle Alpi? Pensateci bene, in questa vicenda nessuno è stato all'altezza del proprio ruolo.
- il boscaiolo della domenica che non solo non ha nessuna idea di come ci si comporta nei confronti di un animale pericoloso ma non ha nemmeno il comune istinto di sopravvivenza che porterebbe il primate medio a pensare: "forse stare nei pressi di un orso di 150 kg non è esattamente una buona idea"
- la regione che si affretta a ordinare la cattura dell'animale in questione perché "metti poi che ci denunciano e poi come si fa?"
- la forestale o chi per loro che ci mette un mese a prendere un animale, poi lo ammazza per errore e si fa pure scappare i cuccioli (ne hanno preso solo uno).

In definitiva siamo una nazione di cialtroni e quindi succedono cose cialtrone. Questo è l'unico commento che avrebbe senso fare. L'indignazione lascia il tempo che trova. Ha senso indignarsi perché nel Sahara non c'è l'acqua corrente? No, perché le condizioni non lo permettono. Ha senso indignarsi perché Daniza è morta? La verità è che, statisticamente, è vissuta anche troppo, considerando che stava in Italia.

Ecco che però si scatena la guerra. Perché non importa quale sia il motivo. L'importante è dividersi su due fronti, prendere fiato e iniziare a litigare sparando quante più cagate possibile. In una escalation che esemplifico qui sotto:
1) prendete i soldi dello stato per gli orsi e poi li ammazzate;
2) vorrei vedere voi se un orso vi ammazzasse il figlio;
3) gli animali devono essere rispettati perché non conoscono la malvagità;
4) allora non ammazzate nemmeno le zanzare se gli animali vi piacciono così tanto;
5) non verremo più in Trentino così imparate;
6) di voi terroni ne possiamo fare a meno;
7) allora andatevene in Germania...

ecc. ecc. ecc.

Nel frattempo, noi ce la vogliamo ricordare così:


mhhae

sabato 6 settembre 2014

I ragazzi morti e la gente che confonde il pesce col cazzo

Parlare di un fatto come quello di Napoli è sempre difficile. Qualunque cosa dici sicuramente sbagli e la tentazione sarebbe quella di non dire niente. Da una parte perché un diciassettenne ammazzato mentre andava in motorino non è certo un punto luminoso nella storia delle nostre forze dell'ordine (e non è che di punti luminosi ce ne siano a dozzine eh), dall'altra perché dire "non si può sparare alla gente così" è tremendamente facile, a casa propria, con il culo al caldo e una tazzina di caffè posata a fianco della tastiera.
Quello che però non posso sopportare è la folla dei miei "compagni?" che nella solita esaltazione da fuck the police! si affretta a mettere questo episodio nel già ampio faldone con foto d'archivio denominato "brutalità delle forze dell'ordine in Italia dal 1945 a oggi". Ho sentito gente paragonare Davide Bifolco a Carlo Giuliani e la pallottola esplosa dal carabiniere alla Scuola Diaz.
Nel bene e nel male eh. C'è gente che dice "stronzi avete ammazzato un altro dei nostri come Carlo" e altra gente che grida "hanno fatto bene, come con quell'altro terrorista di Giuliani".
Giusto per far vedere come in Italia, non importa quale sia l'argomento, ma le persone che non capiscono un cazzo di schierano sempre, infallibilmente, su due fronti nettamente contrapposti. Combattendo una guerra che solo loro capiscono perché solo loro riescono a concepirla.

venerdì 5 settembre 2014

Recensire cose che il resto del mondo ha già visto da anni: Hunger Games

Se passate su internet una discreta parte della vostra giornata, l'apparizione improvvisa di una recensione di Hunger Games non può non avervi suscitato un sorrisetto malizioso. Non starò a spiegare il perché per tutti gli altri (JL+4chan) e vi risponderò un deciso: "no, non è quello il motivo".
Ok, in parte. Semplicemente ho sempre ignorato i libri della serie HG, nonché i film e il mondo che gli sta attorno, come una bimbominkiata senza né arte né parte. Tuttavia i recenti avvenimenti hanno portato alla luce una verità da me sempre ignorata: la protagonista era proprio la Jennifer Lawrence che avevo tanto apprezzato qui. Evidentemente c'era una falla nel mio sapere che andava colmata subito. Quindi mi sono scafatto prestare il dvd del primo film.

A che serve tirar frecce quando la gente ti muore attorno da sola? (ndr.)
Quindi, giudizio in breve... è effettivamente una bimbominkiata di proporzioni cosmiche. Per fortuna che il mio sesto senso non sbaglia mai in questi casi. Seguono approfondimenti in cui vorrei spoilerare in modo pesante, quindi se ancora non lo avete visto e vi interessa, vi conviene guardarlo e poi tornare qui, che ne parliamo assieme.

martedì 26 agosto 2014

Sulla nuova moda dell'estate...

...che fondamentalmente consiste nel tirarsi in testa un secchio d'acqua ghiacciata e poi donare 10 euro alla ricerca contro la SLA, due riflessioni veloci prima di tornare a deprimermi in altro modo.

1) se contassimo tutta la gente, su internet, che rompe il cazzo ad altra gente perché non ha donato/ha donato poco/ha donato per farsi pubblicità/ha fatto il bagno ma poi non ha donato e moltiplicassimo il numero per 10 euro, a quest'ora i ricercatori avrebbero microscopi elettronici in oro massiccio e andrebbero a lavoro in Ferrari;
2) giusto per la cronaca, non ho donato. Potrei dirvi che è perché mi faccio il culo per 700 euro al mese e che hanno da pagare quelli che c'hanno più soldi. Però sarebbe una cazzata. Un euro lo possono donare tutti, basta il gesto. Dopotutto mica muoio di fame, un euro lo potrei dare. Potrei dirvi che non sopporto i fenomeni pubblicizzati in questo modo, che per venti giorni sembra che la SLA sia IL problema dell'umanità e che dobbiamo risolverlo noi ed ora e poi, dopo che tutti si sono presi la loro secchiata in testa (d'estate fra l'altro, fosse stata una vera sfida l'avrebbero fatta a gennaio), possiamo far comodamente finta che la malattia non esista o convertirci tutti alla prossima causa nobile (magari salvare i bruchi malaysiani dell'estinzione, tanto una cosa vale l'altra, no?). Potrei dirvelo e sarebbe comunque una cazzata, perché la causa resta nobile anche se a portarla avanti sono dei coglioni che si fanno i gavettoni da soli. Potrei dirvi che non sopporto quelli che mi chiedono i soldi con argomenti come "per te è solo un panino al bar, ma per altri può essere la vita". E sarebbe vero ma sarebbe comunque una riflessione non inerente al tema.
Potrei dirvi tante altre cose ma la verità è una sola: sono stronzo. Stronzo e estenuato da una questua che non finisce mai, su qualsiasi cosa, tema, sogno, evento. Scusate, non ce la faccio a salvare tutti. E francamente non sopporto questa pressione morale in base alla quale il piccolo gesto non è solo importante, bensì è FONDAMENTALE per il futuro. Perché è questo il problema.

Il problema delle cause umanitarie è che presentano sempre il lato peggiore del problema. Prendono la lezione di Schindler's List e la rovesciano. Salvare un uomo non significa più salvare il mondo intero. Non salvare un uomo significa aver ucciso il mondo.
Se non doni oggi alla SLA, hai ucciso qualcuno. Se non doni un euro ai centri contro la tossicodipendenza, hai ucciso qualcuno. Se non adotti un bambino in Africa, lo hai ucciso e con lui la sua famiglia e il suo paese. Schindler piangeva perché, solo vendendo la sua spilla, avrebbe potuto salvare una persona in più. Oggi devi vendere la spilla per non ammazzare qualcuno.
Questo è il problema della retorica da internet. La colpevolizzazione sistematica di qualsiasi cosa. Il "Se tutti facessero come te" che giustamente sanziona i comportamenti non corretti è stato esteso anche al "se nessuno facesse questo".
Quello che sfugge è che non sempre abbiamo la responsabilità di qualunque cosa. E quindi non esiste per forza l'obbligo morale di fare qualcosa per rimediare.

Se avete trovato un senso in tutto questo sproloquio meglio. Altrimenti potete fermarvi alla considerazione iniziale: sono stronzo.

sabato 23 agosto 2014

Sono in ferie ma prima o poi torno

Nel senso che è agosto e in questo periodo non c'ho mai voglia di fare niente. Nemmeno di scrivere. Torno fra un po'. Intanto intervallo musicale.


Lo Stato Sociale - C'eravamo tanto sbagliati

martedì 12 agosto 2014

L'attimo fuggente

Premesso che le reazioni sui social network quando muore uno famoso sono spesso insopportabili e premesso che altrettanto insopportabili sono quelli che sui social network rompono il cazzo a quelli che ricordano i famosi morti con parole di dolore sdolcinate e melense assolutamente insopportabili; premesso che non siamo su un social network e che solo alcuni di quelli che passano di qui conoscono il mio nome e la mia faccia e premesso che comunque, a prescindere, faccio un po' il cazzo che mi pare, anche se comunque le numerose premesse non possono che suggerire che mi faccio influenzare, e non poco, dalla società che mi circonda.

Premesso tutto questo insomma, a me L'attimo fuggente1 è sempre piaciuto. Sì, lo so. Robin Williamsfaceva film sempre sul confine stretto del "faccio il gigione e nel frattempo vi faccio anche la morale", però a me piaceva. E mi piaceva anche Hook. Odiavo il film in cui faceva la suora e di cui mi sono sempre rifiutato di imparare il titolo.
Insomma mi spiace sia morto. In questo modo poi.

Vabbé, insomma è morto e ci dispiace. Fine delle trasmissioni.

Se volete dare un'ultima occhiata a quello che è stato un grande attore vi suggerisco la sconosciutissima ma molto carina serie The Crazy Ones. Ciao RW. 


1 Fra parentesi, il vero titolo del film è Dead Poets Society, ovvero "La Setta dei Poeti estinti". Però in Italia la parola "setta" non si può usare, che poi magari la gente pensa male. "Quindi... mah, sono poeti no? Vanno nei boschi, vogliono assaggiare la vita. Mettiamoci un bel riferimento al cogli l'attimo!" "Sì ma scusa, così non si perde un po' il senso del film e..." FREGACAZZI!!!
Odio il mio paese. 
2 NB. per i post in cui si piange la morte di Robbie Williams al posto di Robin vale la regola di tutti i post simili: il primo fa sorridere (non ridere eh, sorridere), il secondo ha già rotto il cazzo. Quindi regolatevi.

venerdì 18 luglio 2014

Certi giorni

Certi giorni mi viene da pensare che forse hanno ragione i miei amici complottisti e che esiste veramente un piano nazi-pluto-giudaico-massonico-liberal-comunista per rendere l'intera Europa schiava della Germania.

Certi giorni spero vivamente che esista sul serio.
Sono i giorni in cui mi viene da pensare che forse sarebbe veramente meglio se l'Italia non esistesse. Come nazione intendo. Com'era quella frase del Metternich? Una "mera espressione geografica".
La verità è che se da anni ormai stiamo sempre peggio, se da anni praticamente ogni paese avanzato continua a farci il culo su praticamente ogni aspetto dell'esistente, la verità è che ce lo meritiamo.
Per questo ci sono giornate in cui spero che il piano nazi-pluto-giudaico-massonico-liberal-comunista esista sul serio. E spero che stia funzionando. Ci sono giorni che un'invasione tedesca dal passo del Brennero l'accoglierei come una liberazione.

"Beh, tutta questa storia perché hanno assolto Berlusconi?"

Sticazzi di Berlusconi. Ha 78 anni. Quanto gli può rimanere ancora? Il problema è quello che sta dietro Berlusconi. Un sistema in cui non basta avere una voce registrata che ordina a dei carabinieri di rilasciare un'arrestato. Non basta perché sei un miliardario, capo di un partito politico fondamentale, e quindi il tuo non è un ordine. Non è concussione. E' una semplice richiesta. Un po' come quella del Padrino era semplicemente una "proposta che non puoi rifiutare" non era un ricatto. Te l'ha semplicemente chiesto. Potevi rispondere di no. E non far caso a quella testa di cavallo nel letto, per favore.

La verità è che non ci meritiamo di esistere. Come nazione intendo.
Se domani mattina la nazione Italia sparisse dalla cartina geografica l'intero globo terrestre diventerebbe immediatamente un luogo un po' più decente.
Certi giorni penso che ci siamo sbagliati. Dovevamo davvero rimanere una "mera espressione geografica", sarebbe stato meglio per tutti.

In altri invece sono più ottimista. Mi viene da pensare che forse è un bene che l'Italia esista. Deve esserci, obbligatoriamente, un luogo che rappresenti il buco del culo del mondo. Se non ci fossimo noi, sarebbero costretti a prendere come esempio negativo la Corea del Nord. E invece no, guardateci bene, perché non basta non avere un dittatore dalla pettinatura orrenda, non avere un livello di vita da terzo mondo, non morire per mancanza di cure mediche, per essere un posto di merda. Noi ci riusciamo benissimo anche con un livello di vita all'incirca accettabile e facendo finta di essere in democrazia.
Questo è il motivo per cui sono felice, il più delle volte, che l'Italia esista. Se improvvisamente sparissero i confini, forse faremmo danno anche altrove. Ci infiltreremmo ovunque, come un virus o come una metastasi. Invece è un bene che gli stronzi restino il più possibile confinati in un solo luogo.



ps. ah la guerra tra Israele e Hamas continua eh. Solo che definirla guerra è come prendere la Juventus, farla giocare contro la squadra di ricamo a uncinetto di Avezzano, e dire che è una partita di calcio. Non è che sono di diverse categorie o che non giocano ad armi pari, sono proprio due sport diversi.

giovedì 17 luglio 2014

Le dieci cose

Qualche tempo fa (oddio sono passati un paio d'anni) erano di moda le liste. Non so se vi ricordate... Fabio Fazio e Saviano ci hanno stracciato le palle per settimane leggendo le liste delle cose. Che una lista: bello. Due liste: eeeeh. Tre liste va bene. Ma alla quarta te rompi i coglioni (cit.)
Fra i vari elenchi di questo e di quello era anche partita l'iniziativa: dì a Saviano le 10 cose che rendono bella la vita. C'erano dei moduli che potevi riempire con la tua top ten (soprattutto presso le librerie Feltrinelli) per poi spedirla a Saviano.
Al tempo ignorai la questione però ultimamente mi sono riscoperto a pensarci. Quindi, come si fa per liberarsi di una canzone che continua a risuonarti in testa, ecco qui, nero su bianco, la lista delle 10 cose per cui ha valso la pena vivere, fino ad oggi. Ovviamente ho seguito le regole originali: niente temi universali (tipo l'amore, la pace nel mondo ecc.) e niente persone (parenti, amici, fidanzate ecc.)
Via...

1) Guidare veloce: autostrada, sole primaverile (o autunnale) sulla testa, 130 km/h di media e buona musica di sottofondo. Quando viaggio, mi sento quasi vicino all'eternità. Come se fossi sempre stato lì, al posto giusto. Ovviamente fino a quando non sento sete/fame o la radio passa una canzone inascoltabile.

2) Il mare forza 10. C'è tanta gente che ama nuotare. Io no. Mai sopportato. Eppure se c'è una cosa che mi fa tornare bambino è il mare in una giornata ventosa, quando le onde sono altissime e basta fare dieci passi nell'acqua per esserne sommerso. Amo da impazzire la sensazione di essere travolto dal mare e allo stesso tempo la certezza che non potrà portarmi via (e vorrei vedere, a 10m dalla riva).

3) Le rovine di Micene. Siamo stati, credo, l'unica quinta superiore della mia generazione ad essere andati in gita ad Atene e in Grecia. Tuttavia non potrò mai scordare l'ascesa all'Acropoli di Micene. Il percorso a spirale, i venti fortissimi che ci avvolgevano e all'improvviso mettersi a correre scalando la salita per raggiungere la cima mentre il resto del gruppo ti guarda come se fossi un cretino. La fatica e l'esaltazione di raggiungere le vetta per primo (per primo dopo le migliaia di turisti prima di te, ovviamente). Penso sia così che si sentano gli alpinisti.

4) L'eclair. Si tratta di un bigné francese di forma allungata. Comprato in un piccolo forno di Caen e mangiato mentre tornavo al mio alloggio universitario. Un orgasmo.

5) Nuvole. Adoro il cielo nuvoloso. Non in tempesta, ma proprio le nuvole quando passano. Come i fiocchi di neve, non esistono due cieli uguali. Che poi anche questa cosa dei fiocchi di neve andrebbe sfatata. A me sembrano tutti uguali.

6) Il lavoro ben fatto. Qui non posso essere originale, perché in merito ha già detto tutto Primo Levi ne "La chiave a stella"
Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono
Rendersi utile, svolgere un compito veramente necessario e raggiungere degli obiettivi. Si potrebbe vivere di questo... se ci fosse uno stipendio, diciamo.

7) Le risate sotto pressione. Amo i momenti in cui il mondo sembra gravarti sulle spalle. Devi fare diecimila cose e cerchi di fare in pochi minuti quello che normalmente ti avrebbe richiesto un'ora. Tutti si agitano intorno a te e tutto è in tensione. E ti scoppia una risata che tutti si girano a guardarti e si chiedono "che cazzo si ride quello che siamo nella merda?" e non capiscono quanto sia bello quel momento. Perché ci siamo, perché lavoriamo insieme, perché siamo vivi. E la vita è bella.

8) Svegliarsi molto prima che suoni la sveglia. Ti guardi intorno, guardi l'orologio e scopri che mancano ancora due ore al momento di alzarsi. Sorridi e ti rimetti a dormire.

9) Libri. In qualsiasi forma, in qualsiasi luogo. Lo scorrere delle parole che formano idee, storie, sensazioni, attimi strappati alla realtà e al pensiero e fissati in frasi, paragrafi, pagine. La scrittura è l'arte suprema. Prima della pittura, prima della scultura, prima della musica, prima di qualsiasi altra arte. Niente come la parola scritta ci avvicina all'animo umano. All'inizio era il verbo. E' una delle poche cose vere di quel libro.

10) Il chianti classico. Abbiamo tante belle bottiglie in Italia ma il vino delle mie zone non lo batte nessuno. Anche se è tagliato con il merlot. Ed è proprio questo il bello. Il sangiovese da solo è un vino aspro, duro. Mescolato con un po' di vino francese diventa un nettare divino.
A dimostrazione del fatto che dai miscugli nascono le cose migliori.

martedì 15 luglio 2014

Giusto per fare due conti

da rainews


Siamo arrivati a 194 morti. Tutti palestinesi. Da  parte israeliana ci sono invece 3 feriti gravi per l'esplosione di un razzo.
Una cosa in favore di Israele però va detta: ci risparmiano la favoletta dei missili intelligenti e del rispetto dei civili. Sembra invece che mandino un sms. La storia è talmente incredibile che probabilmente è vera. Sembra che, dopo aver individuato la casa da far esplodere tramite bombardamento aereo, mandino un sms a tutti quelli che vi abitano (tranne la famiglia del terrorista o presunto tale), e non mi chiedete come reperiscano i numeri di telefono, avvertendoli che hanno 5 minuti per uscire prima che arrivino le bombe.
Quelli escono, se ce la fanno, e il terrorista, o presunto tale, esplode. Insieme alla eventuale moglie, agli eventuali parenti e agli eventuali figli. Bum.
Nessuna vittima collaterale. Non ci sono vittime collaterali negli attacchi aerei israeliani. Ci sono solo parenti di terroristi (o presunti tali) e gente che non è abbastanza veloce a scappare.
Dopotutto si tratta di selezione darwiniana no? Non riesci a uscire di casa prima che arrivino i cacciabombardieri? Eh beh, allora come vuoi fare a riprodurti? Meglio così, avresti solo figli anch'essi troppo lenti per scappare alle bombe. Se vivi a Gaza, tanto vale non farli neanche i figli, no?

Vi ricordate com'è iniziata questa volta? Tre ragazzi israeliani rapiti e uccisi. Tre.
Mi chiedo perché continuare ancora con questa storia dei terroristi e di Hamas che lancia missili. Perché non essere ancora più diretti? Ancora più precisi? Ancora meno diplomatici? In Italia abbiamo avuto esempi perfetti.
Basterebbe dire, molto semplicemente "10 palestinesi morti per ogni israeliano ucciso". Poi mandi soldati nelle case del paese più vicino e sequestri dieci persone a caso. Le uccidi e le seppellisci in una cava. Facile no? 
I nazisti erano bravissimi in questo tipo di rappresaglia.
Solo che erano anche dei dilettanti. 10 per 1? Qui siamo 65.

Ecco cosa dovrebbe fare il governo israeliano. Mettere un bel cartello in ogni villaggio, città e insediamento palestinese, con scritto "uccideremo 65 palestinesi per ogni israeliano morto".
Sarebbe tanto più facile.

Ah, ho infranto la legge di Godwin prima ancora di iniziare. Non male.

mercoledì 9 luglio 2014

Che cosa vorrà dire?

Ok, ho abboccato. C'è poco da dire. Leggi che sul sito di Harry Potter ci sono scritti inediti della Rowling e vabbé, non ci vai a dare un'occhiata? Poi mi allettano con un testo sull'abbiagliamento dei maghi e mi dicono "però per leggere il resto devi fare la registrazione gratuita..."

Ok facciamo sta registrazione. Mi registro, leggo tutto, rimango abbastanza soddisfatto. E ora?
"Non hai voglia di fare il test per vedere quale bacchetta ti capita, o' giovane mago?"

E facciamo sto test.
Fatto quello c'è da comprare l'animale da compagnia (un gatto nero per la cronaca). A quel punto devi solo fare un breve test per vedere a quale Casa di Hogwarts sarai assegnato...

 E vabbé, sono uscito Serpeverde.


Speriamo sia buon segno <_<

martedì 8 luglio 2014

Cose che non ti aspetteresti mai...

Sono riuscito a recuperare le mie credenziali di accesso sul sito della Pubblica istruzione tramite mail e... è stato facile. Oddio, non ci posso credere. Solitamente, sarebbe stato necessario andare in almeno due uffici diversi, spiegare a diversi tizi che cosa sia una password e una mail, sacrificare una giovenca alle divinità degli inferi e ballare nudi al chiaro di luna in un cimitero indiano sulla costa dell'Oceano Pacifico, prima di riuscirci e invece no. Hanno messo su una semplice procedura di cambio mail come in ogni sito del mondo.

Troppo facile. Ci deve essere un trucco da qualche parte.

lunedì 7 luglio 2014

Riflessioni random tanto per tenervi aggiornati di quello che mi frulla in testa e comunque... sticazzi?

Numero 1) 
Non so sei vi è mai capitato di bruciarvi con un ferro da stiro. All'inizio erano due linee sottili sul polso che sembravano dei graffi. Con il passare dei giorni si sono pian piano scurite e adesso ho una specie di tatuaggio. Sembrano linee di sporco e invece è proprio la pelle bruciata che è rimasta così.
Adesso capisco tutta quella storia della lettera scarlatta. Proprio un bel segno indelebile, non c'è che dire.
Certo che ci potevo arrivare anche prima pensando al marchio del bestiame, però in effetti non si capisce mai davvero qualcosa finché non la si prova sulla propria pelle.

E adesso sembra che abbia preso spunto da tutto ciò per far partire il metaforone. Invece no, è proprio un aneddoto su una bruciatura. Scusate.

Numero 2)
Certo che, una riforma della scuola così la sapevo fare pure io. Doppio orario di lavoro, stesso stipendio. Taaaaac! Mamma mia, un genio del male proprio. Che poi sembra che in realtà le ore di lezione resteranno sempre quelle, solo che devi fare delle supplenze. In pratica cercano un modo per non pagare i supplenti.
Sai che novità...

Numero 3)
Zerocalcare ha rotto le palle co' sta storia che deve scrive il libro. Rivogliamo le storie gratis sul blog ogni due settimane da lurkare in pace.

Numero 4)
Ma io quando vado in ferie? Anzi, cosa sono le ferie?

Numero 5)
Tutto questo stupore perché l'Italia è uscita al primo turno. Ma se è da quando Baggio ha sbagliato il rigore (ed è stato quindi condannato all'oblio) che non abbiamo una nazionale decente? Non vorrei deludere tutti i patriottici tifosi per un giorno del paese, ma nel 2006 abbiamo vinto semplicemente perché facevamo appena appena un po' meno cagare di tutti gli altri. In difesa intendo. Perché il centrocampo italiano non esiste dal '94 e le punte sono sempre lost in action.
Sì, c'è Pirlo. Ok. Capisco che sia l'unico giocatore italiano capace di fare un passaggio all'incirca preciso ma non è che deve essere osannato per questo eh.

Numero 6)
Adesso ho commentato pure io i mondiali di calcio. Il mio dovere l'ho fatto. I <3 Italia.

venerdì 4 luglio 2014

Altra Europa


Va bene eh. Nulla da dire. Cioè, non è che vorrei fare il cagacazzi a tutti i costi, però... nel senso... essendo al Parlamento Europeo... il cartello potevate anche tradurlo in inglese, no?

Esordio dei tre moschettieri
Capisco che facciate gli interventi in italiano, tanto ogni eurodeputato ha l'interprete. I cartelli però traduceteli. Giusto per far vedere in Europa che non siamo i soliti italiani provinciali del cazzo ma che siamo i soliti italiani provinciali del cazzo che sanno usare google translate.
Sarebbero soddisfazioni...

sabato 21 giugno 2014

Dubbi 2

È legge di natura che quando due persone sono incaricate di portare avanti un lavoro, una fa fatica e l'altra non fa un cazzo.

Com'è che a me capita sempre la parte di quello che fa fatica?

giovedì 19 giugno 2014

Lo sciopero delle edicole

Normalmente non tengo conto di tutte le discussioni che intavolo su facebook. Anche perché, se dovessi fare un post per tutti quelli con cui litigo non mi basterebbero le giornate. Il caso di qualche giorno fa però mi è rimasto in mente perché esplicativo di una certa parte della popolazione italiana.

Riassumo brevemente:

- apro facebook, un mio conoscente ha condiviso un articolo in cui si annuncia una serrata di edicole nel paese vicino per il giorno x
- curioso apro l'articolo e scopro che il motivo della protesta è la decisione del locale supermercato di aprire una sezione dedicata a giornali e riviste

Mentre sotto al post si apre un coro unanime di: "mala tempora currunt", la crisi incalza, ma dove andremo a finire? mi permetto di far notare che, nel mio paese - per inciso, tipo la metà del paese in questione - si vendono giornali al supermercato da tipo 10 anni e che non ha mai chiuso nessuno. Anzi, un'edicola posizionata poco lontana dal centro commerciale in questione sopravvive benissimo. Ne deducevo che, anche se la crisi incalza, forse non è poi questa tragedia immane l'annuncio testé presentato.

Non credevo di aver scritto chissà quale eresia. Ovviamente mi sbagliavo. Il tizio promotore della campagna (sconosciuto e ovviamente aveva il nome della bottega, perché farsi un account persona e una pagina a parte è troppo difficile), mi redarguisce. Come mi azzardo io, perfetto sconosciuto, a mettere in dubbio l'erculea fatica che un edicolante compie ogni giorno per sopravvivere?
Al che gli rispondo che, oltre al fatto di non gradire molto che dei perfetti sconosciuti mi diano del "tu" (e capisco che siamo su Internet, ma su facebook c'è il mio nome e cognome un po' di rispetto no?), scrivere post completamente in maiuscolo, senza punteggiatura e con evidenti problemi ortografici (sant'iddio ha scritto all'ora!!) non era molto di aiuto alla comprensione del suo modo di vedere il mondo. E ho aggiunto "Comunque, all'ora sono sessanta minuti" -> non ho saputo resistere, era dalla terza media che non facevo questa battuta.

Mi risponde (sempre in maiuscolo, ma forse è colpa mia che ho scritto "non usi il caps per favore": magari per gli over 40 è un po' troppo) che lui non ha mai avuto tempo di studiare, perché lui ha dovuto andare presto a lavorare.

Al di là che non capisco cosa centri l'istruzione con l'uso delle maiuscole: mai saputo che non passare l'esame di maturità impedisse di usare correttamente una tastiera. Al di là che tanta gente lavorava a 14 anni eppure ha una discreta conoscenza dell'italiano (mio padre, tanto per dirne uno). Al di là di tutto questo, dicevo, emerge una straordinaria estraneità a tutto quello che succede nel mondo.

No dico, io non so quali siano le terribili forche caudine in cui edicolanti e negozianti vari si affannano ogni giorno, ma beh... c'è chi lavora per 10 ore al giorno, essendo pagato per 3 e mezzo, pagandosi gli spostamenti, le telefonate, il materiale utilizzato e deve anche essere contento perché rientra in quel 50% di under 35 che, effettivamente, ha un lavoro. E beh, ha studiato, fra l'altro.

Quindi, precisamente, da dove viene l'assoluta certezza che chiunque nell'universo mondo che ti circonda, debba obbligatoriamente stracciarsi le vesti perché nel supermercato accanto potrebbero iniziare a vendere dei giornali diminuendo il tuo reddito?
Come può venirti in mente che sia assolutamente impossibile che qualcuno pensi... beh, sticazzi?


Non che tu debba per forza essere felice che la pensi in quel modo, ma non puoi semplicemente lasciar perdere ed evitare di fare la figura dell'idiota ignorante davanti a tutti?


No perché sai, io mi ricordo di altri tempi. Mi ricordo manifestazioni in cui i negozianti si affacciavano sulla strada e ti ridevano dietro. Qualcuno scuoteva la testa. Qualcuno ti mandava anche affanculo perché gli intralciavi il passo davanti alla bottega.
Non mi sembra ci siano mai state serrate dei negozianti a favore degli aumenti di stipendi nelle fabbriche. Non mi ricordo di aver visto gli edicolanti in piazza quando c'era da difendere l'articolo 18. Non mi sovviene nessuna imponente manifestazione dei piccoli commercianti, quando stavano facendo a pezzi l'istruzione pubblica. Mi ricordo invece una serie di frasi continuamente ripetute...


scioperano scioperano, tutte scuse per far festa
ma andassero a lavorare
ma che cazzo vogliono questi stundentelli? Alla loro età già lavoravo...
se uno sta male è perché non c'ha voglia di lavorare

Ecc. ecc. ecc.

Beh, buongiorno. Finalmente avete avuto quello che volevate, no? Siamo nel pieno, assoluto e felice liberismo. Anzi, c'è ancora un po' di stato sociale, ma tranquilli, lo smantelleranno presto. Adesso nessuno sciopera più. Quelli che possono sono tutti a lavorare e, guarda un po', lavorano così tanto che se ne fregano bellamente se hai problemi a mandare avanti la tua botteghina del cazzo. Anzi, probabilmente siamo tutti felici che il centro commerciale abbassi ancora i prezzi mandandovi in rovina, perché non abbiamo più i soldi per far spesa nelle vostre botteghe e dopotutto... sticazzi, ci sono commessi che lavorano 6 giorni su 7, con turni di notte, la domenica, durante le feste. Lavorano sempre, mica come voi che chiudete la bottega a certi orari. Volete stare meglio? Lavorate di più! Non era quello il problema? Cos'è, adesso siete voi che non avete più voglia di lavorare? Lavorate di più!

Che bellissimo mondo che abbiamo creato eh? Siete contenti? Siete felici? Nessuno più sciopera! Nessuno perde più tempo in quelle cazzate!
Contenti?
Adesso siamo tutti come voi: stronzi, egoisti, disinteressati. Ognuno per sé.
Contenti?

Com'è che diceva Brecht?

Prima vennero a prendere gli operai e fui contento perché odiavo gli scioperi 
Poi vennero a prendere gli insegnanti e tacqui perché mi erano antipatici
Poi vennero a prendere gli studenti e fui sollevato perché erano fastidiosi
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non parlai perché non ero comunista
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare

Era all'incirca così, no?

martedì 17 giugno 2014

Per gli autori di GOT..



ATTENZIONE 

CONTIENE SPOILER SU GAME OF THRONES

NON LEGGERE SE NON AVETE VISTO L'ULTIMO EPISODIO DELLA QUARTA STAGIONE

















Stronzi.

No seriamente, siete degli stronzi. Potevate cambiarmi la trama in ogni modo possibile e immaginabile e non me la sarei presa. Potevate anche far arrivare Daenerys a cavallo di draghi ad ammazzare Ramsey, farla sposare con Theon e riportare in vita Khal Drogo. Non me ne sarebbe importato niente.

Ma santiddio questa non me la dovevate fare. Imbecilli. Bastavano 30 secondi cazzo. Bastava tagliare la scena di merda in cui Jon Snow si scambia lo sguardo intenso con la sacerdotessa rossa e avreste potuto essere fedeli alla storia. Invece mi avete ammazzato il personaggio di Tyrion.

Ma andatevene affanculo.









(per chi avesse ignorato l'enorme scritta iniziale e non avesse ancora visto l'ultimo episodio, vi rassicuro... Tyrion non muore)

martedì 10 giugno 2014

Sulla questione Spinelli

L'affaire Spinelli è uno di quei tipici casi che rendono la sinistra radicale così invisa al grande pubblico. Richiede infatti, sia nei protagonisti sia in chi la segue, una dose di sadomasochismo e seghe mentali tanto elevata da essere semplicemente inavvicinabile da chi assume come normale giornale di riferimento La Gazzetta dello Sport.
Riassumo in poche parole per chi non è del campo:
fase 1) ci sono le elezioni europee, si forma la lista Tsipras "per portare una voce di sinistra in Europa" (cit.) e Barbara Spinelli si candida nella cirscoscrizione del Centro Italia;
fase 2) in seguito a non si sa bene quali accordi interni, la Spinelli annuncia però che la sua è una candidatura solo di facciata e che, nel caso fosse stata eletta, avrebbe rinunciato a favore del secondo in lista;
fase 3) la Spinelli viene eletta con un mare di preferenze e il 50% di quelli che l'hanno votata scopre che in realtà aveva detto che si dimetteva;
fase 4) la Spinelli decide di non dimettersi e di andare comunque in Europa, forse in seguito a qualche centinaio di lettere di cittadini non troppo felici di aver dato il proprio voto per ritrovarsi poi uno sconosciuto, forse perché gli promettono il posto di vicepresidente del gruppo di sinistra in Europa;
fase 5) tal Marco Furfaro (da ricercare sul web alla voce "chiccazzè?") scrive una lettera di protesta e rilascia interviste accusando la Barbara di non "essere stata ai patti" e di non essersi dimessa lasciando il posto a lui, che era arrivato secondo.
Ne risulta una situazione in cui, incredibilmente, nessuno riesce a fare una bella figura, nemmeno di striscio.


La Spinelli avrebbe fatto una figuraccia a prescindere. Chiunque non avesse sentito, in campagna elettorale, la sua promessa di dimettersi, si sarebbe giustamente sentito tradito dal suo abbandono. Del resto l'usanza del presentare figure di spicco come vetrina per poi far passare altri non è nuova nel mondo politico italiano e (ai tempi) era una di quelle cose per cui prendevamo per il culo Berlusconi. Nessuno si ricorda più il "lol si candida per posti in cui non metterà mai piede... lol"... ecco, oggi lo fanno i nostri. Contenti?
Tuttavia quella figuraccia specifica era almeno parzialmente giustificata dalla clausola, inserita nel codice dei comportamenti sociali della terza elementare, "io l'avevo detto". In base alla quale, a chiunque si lamentasse di aver dato una preferenza inutile (compresa mia madre) si poteva rispondere "oh, lei l'aveva detto, se non sei stata attenta cazzi tuoi".
Adesso è invece riuscita a:
  • fare la figura dell'ipocrita
  • far incazzare quelli che la sostenevano
  • mandare in vacca una campagna elettorale in cui tutti avevano dovuto spiegare che si ritirava mentre invece poi ci va davvero.
Insomma, praticamente una condizione di lose-lose: non fai vetrina per il movimento perché tutti sanno che ti dimetti appena eletta e poi non ti dimetti facendo fare pure la figura dei coglioni a quelli che ti sostenevano. Magari, dico "magari" se stava zitta prendeva qualche voto in più.

Quelli che invece potevano uscirne bene erano Marco Furfaro e Sel. Cioè, guardiamo in faccia la realtà... Sel a livello nazionale ha il 2 e qualcosa per cento. Per passare il 4% alle Europee con la lista Tsipras avete dovuto mettere insieme praticamente ogni residuato possibile e immaginabile della sinistra italiana, raccogliere 100 intellettuali che vi dessero un minimo di visibilità e candidare gente come Ovadia e Maltese che sono stati votati perché avevano un nome e una storia che li collocava chiaramente da una certa parte.
Ora, la Spinelli all'ultimo momento ti frega. Cosa puoi fare per impedirglielo? Nulla. L'eletta è lei. Ha la legge dalla sua parte. Quello che puoi fare è rompere le palle a tutti dentro il movimento, riprometterti di non partecipare mai più a progetti in comune con Rc (e capisco che vedere il tizio di Rc che passa e tu rimani a casa possa essere duro ma oh, c'est la vie), far cadere i santi a bestemmie e togliere a tutti l'amicizia su facebook. Poi mandi un bel comunicato a tutti i giornali con scritto: "Sel è stata la prima a insistere con Barbara affinché la volontà degli elettori fosse rispettata e siamo felici che sia lei a rappresentarci in Europa. Il suo nome e la sua storia non possono che giovare alla nostra causa contro il liberismo ecc. ecc. ecc. roba random sulla sinistra, l'europeismo e quanto ci vogliamo tutti bene noi rivoluzionari".
Perché puoi anche essere incazzato come una biscia ma la Causa viene prima di tutto. Il Partito (quello con la P) viene prima di tutto. E non fai una bella figura né come persona, né come partito, né come movimento politico a lamentarti come un bambino a cui la mamma aveva promesso il gelato ma poi non glielo compra perché è troppo caldo e ti cola tutto sui pantaloni. La prima cosa che viene in mente all'italiano medio, soprattutto in questo periodo, è: "ecco uno che è rimasto senza poltrona, senti come si lamenta!"
Non è proprio il massimo. Anche perché magari non è vero.


La Lista Tsipras non ci fa una bella figura. Perché che cosa vuoi andare a cambiare l'Europa, se manco riesci a decidere chi deve andarci a cambiarla, fra i tuoi eletti? Chi dovrebbe parlarci con la Merkel?
Senza contare che, quando a uno dei tuoi eletti offrono la vicepresidenza del gruppo, anche o proprio perché si chiama Barbara Spinelli, non fai fare a lei un comunicato in cui dice "ok, allora ho deciso che vado io". Sei tu, come lista, che te ne esci sui giornali annunciando "la dirigenza nazionale della Lista Tsipras, viste le condizioni nel nuovo Parlamento Europeo, ha deciso all'unanimità di chiedere alla Spinellidistocazzo di andarci lei a rappresentarci in Europa, visto che così ci danno una vicepresidenza e ci facciano tanto più bella figura, sapete com'è?"
Ancora una volta: così si fa politica. La dirigenza da chi cavolo è composta?

Conclusione 1: quella che ne emerge è la solita sinistra italiana: divisa e inconcludente. Se dieci italiani di sinistra vengono chiusi dentro una stanza, mezz'ora dopo ci sono sei partiti diversi e uno si sta per scindere.
Conclusione 2: ça va sans dire un dibattito del genere può avvenire e può interessare solo gli elettori di una certa parte politica. In nessun altro partito ci sarebbe stato un così lacerante dibattito su una tizia che effettivamente va a fare quello per cui è stata votata. Pd a parte, intendo. Solo che nel Pd vale di nuovo la regola: "se lo dice il segretario Renzi va bene", quindi sarebbe stato tutto risolto abbastanza velocemente.

domenica 8 giugno 2014

Persone che ero davvero convinto fossero morte... 1

Ogni tanto mi succede. A volte capita con persone comuni che incontro per la strada, altre con personaggi famosi di cui improvvisamente mi arrivano notizie o che vedo in tv/sul web.
Me lo avessero chiesto 10 secondi prima, avrei spergiurato che fossero morti da un bel pezzo.
Le spiegazioni possibili a questo fenomeno sono 3:

1) c'è una falla in Matrix;
2) c'è una falla nel mio cervello;
3) sono talmente pessimista che, appena sento una brutta notizia su qualcuno, considero assolutamente scontato che sia morto il giorno dopo.

Sicuramente in quest'ultima categoria rientra Micheal J. Fox. Probabilmente avevo sentito che era malato di Parkinson tipo nel 2000 e davo ormai per assodato che fosse morto da tempo. Invece è ancora vivo e nel 2013 ha pure recitato in una serie televisiva con il suo nome.

Marty McFly è ancora con noi!
Quindi... niente. Scusa se te l'ho tirata Marty. Sono contento che sei sempre vivo.

Potrei essere il primo al mondo ad aprire una rubrica di coccodrilli al contrario... 

giovedì 29 maggio 2014

Essere minoranza

Stavo riflettendo che ci sono dei cinquanta-settantenni che in questi giorni si sono tolti delle belle soddisfazioni. Insomma, hanno votato PCI per una vita sperando di diventare primo partito e alla fine ce l'hanno fatta: hanno finalmente i voti della DC.
Certo hanno avuto bisogno di uno della DC.
Stavo anche pensando che noi dei partiti ultraminoritari (lista Tsipras al 4%, si ringrazia tutti quelli che hanno cambiato idea all'ultimo momento e ci hanno votato) se improvvisamente diventassimo maggioranza avremmo una crisi identitaria. La prima cosa che ci verrebbe in mente non sarebbe "oh finalmente la gente ha capito il nostro punto di vista: il mondo può cambiare" bensì "ehi, dov'è la fregatura? Dove sto sbagliando? Devo cambiare partito!"
E ne cercheremo un altro ancor più minoritario.

C'è qualcosa di infinitamente confortante nell'essere minoranza. Un isolazionismo nell'impossibilità di agire che sconfina nella paraculaggine e nell'ignavia.
Così come è confortante il non dover per forza scegliere tra Renzi e Grillo e il poter continuare tranquillamente a sfancularli entrambi.

Abberluscone 16%
Iva Zanicchi a casa!

Giusto per inserire qualche nota di allegria... 

giovedì 22 maggio 2014

I champion di lol visti da un nabbo - 118 opinioni randomiche 3/3

Ultimo post dedicato alle citazioni sui champion di LoL. Pure questa cagata l'abbiamo finita...

98. Udyr - corri corri corri, ma do' cazzo vai?

99. Urgot - è brutto

100. Varus - in aram ci fai 40 kill di freccione prima del minuto 5

101. Vayne - consigli per la build?

102. Veigar - la gente deve ancora capire che sono i cazzo di bordi che stunnano

103. Vel'Koz - tipo Brand, solo che fa anche true damage

104. Vi - QR ti fai mezza mappa

105. Viktor - "la E è difficile da usare" non è vero ma lo dicono tutti

106. Vladimir - succhia tanto

107. Volibear - l'orso della Bussola d'oro!

108. Warwick - auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!

109. Wukong - quelli che fanno finta di andare in stealth sono esilaranti

110. Xerath - la dimostrazione che puoi anche fare un rework figo, ma se la gente un champion non lo vuole giocare non lo gioca

111. Xin Zhao - ha una grossa lancia che agita avanti e indietro lanciando forti urla. Fate voi...

112. Yasuo - permaban

113. Yorick - con lui giochi 6v5 (cit.) ma non lo usa nessuno

114. Zac - Majin Buu

115. Ziggs - l'unico champion che lascia permanentemente tutti gli avversari a 10 hp e non ha niente per finirli

116. Zilean - aggro aoe quanto ha l'ulti addosso

117. Zyra - la figa di legno



118. Braum - nerf incoming



ps. qualcuno si sarà accorto che ho sbagliato il numero dei champion di lol. Non ho capito da dove ho tirato fuori il 152. Chissene, modifico tutti i post, così nessuno saprà mai che ho sbagliato.

(finché non leggerà questa postilla...)

mercoledì 21 maggio 2014

Mi stavo giusto dimenticando che fra poco si vota

Appunto.
Fra il lavoro, la banca che rompe, i post sui champion di lol e le varie ed eventuali, mi stavo quasi scordando che domenica si vota. E mi stavo di conseguenza scordando di fare la mia solita dichiarazione di voto.
 
tadadadan!!
 
Quindi, per chi voteremo nell'imminente confronto elettorale? Per il Pd del mmagico Renzi, per la lista del tizio greco o per i pentastellati ruspanti?
 
In realtà avevo una mezza idea di fare un lungo post spiegando cosa non mi piace dei diversi schieramenti, tirando infine le mie conclusioni. Mentre mi accingevo a farlo, mi sono però accorto di condizione insolita: mi annoierei da morire.
Questo, oltre al fatto che ho da poco assistito a una discussione facebook che ben sintetizza le diverse posizioni, in una serie di accuse&ingiurie riassumibili in:
 
- quelli del Pd pensano che i cinquestelle siano una manica di raccattati, ignoranti della politica, leghisti saltati sul carro del vincitore, giovani ingenui e disperati in cerca di rappresentanza politica;
- quelli del 5* pensano che quelli del Pd siano una manica di collusi, illusi ancora convinti che il loro sia un partito di sinistra invece che di centro/liberista, parassiti e corrotti;
- tutti quanti, compresi quelli della Lista Tsipras, pensano che quelli della Lista Tsipras siano degli inutili fighetti intellettualoidi che contano quanto il due di picche quando la briscola è cuori.
 
Eliminando gli inutili isterismi e le accuse generalizzate, sono convinto che in realtà abbiano ragione tutti. Nel senso che:
 
- il Pd è effettivamente un partito liberista in economia e di centro in tutti gli altri campi (in pratica peggio della vecchia Dc)
- il 5* è una banda di ignoranti a cui piace spammare ovunque #vinciamonoi anche se sanno a malapena per che cosa stanno votando
- la Lista Tsipras è obiettivamente utile quanto il due di picche quando la briscola è cuori
 
Detto questo, credo che voterò Tsipras. Perché ritengo che in una competizione fondamentalmente inutile come le Europee, votare un partito fondamentalmente inutile sia la cosa migliore. Senza contare che mi piace l'idea della lista europea. Fa figo votare una lista europea mentre voi plebei andate a votare liste nazionali.
 
Ah ah ah.

Perché le Europee sono inutili? Ascoltate bene la propaganda di ogni partito e troverete promesse che non hanno nessun senso. Giusto per fare un elenco di cose randomiche:
- non ha senso dire che bisogna fare un buon risultato in Europa per stracciare il fiscal compact: il Parlamento europeo non ha nessun potere in tal senso. Non rispettarlo è una decisione che compete allo Stato nell'ambito della Commissione Europea. Abbiamo accettato, come paese, un patto di rientro del debito. Tutto ciò che dobbiamo fare per non rispettarlo è dire, come Stato, "non lo rispettiamo" e subirne le conseguenze.
- non ha senso dire: se vinciamo le Europee, facciamo il referendum sull'Euro. Il referendum sull'Euro non si può fare perché lo vieta la Costituzione, mica l'Europa.
- non ha senso dire: se vinciamo le Europee bla bla bla l'Europa deve diventare un'unione politica bla bla bla. Per il semplice motivo che l'unione politica la vogliamo solo noi perché ci fa schifo il nostro stato. Agli europei che hanno uno stato decente di unirsi politicamente gliene frega cazzi.
- non ha senso dire: se vinciamo le Europee cominciamo a prenderci i fondi europei che ci spettano e che spesso vanno persi. Sapete perché? Perché per prendere i soldi dall'Europa basta partecipare ai cavolo di bandi europei. Lo so perché a lavoro abbiamo partecipato e beh... abbiamo vinto. Ed era incredibilmente facile. Se la tua amministrazione, le tue aziende, le tue società, le tue associazioni fanno tanto cagare che manco sanno come si partecipa a un bando europeo beh... dubito che votare Pd le renderà improvvisamente e magicamente capaci di farlo. Se i tuoi Comuni ottengono fondi dall'Europa e poi non sanno come spenderli perché è difficile dar da mangiare alle varie mafie locali con i soldi controllati da Bruxelles, dubito che vincere le Europee, chiunque le vinca, consentirà di sbloccare questa situazione.
 
- soprattutto non ha senso dire: se vinciamo le Europee, in Italia e al Governo succede questo, quello e anche quell'altro!
 
Chiunque vinca le Europee, sapete cosa succederà in Italia?
Un bel niente.
 
Ciao.
 
 

mercoledì 7 maggio 2014

I champion di lol visti da un nabbo - 118 opinioni randomiche 2/3

Continua dal post precedente...

63. Nidalee -  cosa cazzo rincorri una Nidalee in giungla?
 
64. Nocturne - DAAAAAAAAAARKNEEEEEEEEESSSSSS
 
65. Nunu - ha il doppio smite! Frase usata da chiunque non voglia ammettere che, da un anno almeno, non si può più vedere in giungla
 
66. Olaf - sindrome del Freljord
 
67. Orianna - quella cazzo di palla...
 
68. Pantheon - tipo che quando compare il cerchio in terra hai 48 ore per spostarti, eppure non ci riesce nessuno

69. Poppy - ahaahhahahahahahahahahahahahahahahahahah pOpPy! ok, i'm joking

70. Quinn - la dimostrazione che per fare l'adc non servono le spell fighe: serve il range

71. Rammus - gli hanno nerfato il taunt, però può fare ancora un sacco di cose, tipo il fermacarte... ah
no, ha le spine.

72. Renekton - lacrime di coccodrillo

73. Rengar - QQQ

74. Riven - la tizia depressa con la spada rotta (cit.)

75. Rumble - lo sanno giocare in tre in tutta Europa

76. Ryze - goccia e spamma, spamma e glacial shroud, spamma e forse prima o poi finisci un oggetto

77. Sejuani - cavalca un maiale

78. Shaco - c'è gente che lo maina dalla s1 che può renderti la vita un inferno. Ti uccidono in giungla,
ti stealano i buff da sotto gli occhi, ti uccidono il mid, dopo trenta secondi gankano top e contemporaneamente ti ritrovi 3 jack ai lupi che ti tolgono mezza vita mentre sei in fear. Al minuto 20 ti fanno surrendare per la disperazione. Però sono gli stessi tre che giocano bene Rumble, contro tutti gli altri è come stare in 5v4.

79. Shen - you can not protect everyone, Shen!

80. Shyvana - la dimostrazione del potere della Riot: riesce ancora a far credere alla gente che sia un jungler

81. Singed - corri Forrest! Corri!

82. Sion - "stiamo preparando il rework" (cit. Riot, estate 2012)

83. Sivir - quelli più skillati con Sivir sono quelli che hanno capito che non devono usare la Q da dietro i minions

84. Skarner - gank pazzeschi! Nel senso che ci vuole un pazzo per giocarlo

85. Sona - è sorda

86. Soraka - per tutti quelli che hanno problemi di autostima e vogliono solo starsene da una parte a curare

87. Swain - uccelli

88. Syndra - è stata fatta per smentire tutti quelli che ritenevano Orianna la signora delle palle

89. Talon - un tempo era figo, poi hanno creato Zed

90. Taric - sta con Ezreal

91. Teemo - Perché Oracle ci hai lasciato? Perché sono sempre i migliori ad andarsene?? ç_ç

92. Thresh - ha rubato la donna a Lucian mentre lui rubava una bicicletta: op!

93. Tristana - shotta! In aram.

94. Trundle - la battuta "scelgo Trundle perché voglio trollare il mio team" è passata di moda nel '46

95. Tryndamere - con Tryndamere puoi splitpushare. E puoi splithpushare. Poi puoi splitpushare. Ah già comunque puoi anche splitpushare, stavo per dimenticarlo. E ti ho detto che puoi splitpushare?

96. Twisted Fate - ah ma... non era una carta gialla?

97. Twitch - che schifo, un topo!

 
(to be continued...)