venerdì 14 luglio 2023

Indy e la pensione

E arriviamo buoni ultimi sull'argomento ma tanto facciamo velocissimi. Eccovi il commento su Indiana Jones e il Coso del Destino.

Una locandina orribile btw (ndr.)

Stavolta facciamo al contrario e vi scrivo subito il giudizio finale: 6,5
La cosa migliore che si può dire di questo film è che non rispetta le aspettative. Nel senso che non è brutto. Intendiamoci, non è un bel film. Perché è impossibile dire che lo sia. Però si fa guardare. Insomma, se avete due ore e mezzo da buttare c'è decisamente di peggio. Per il resto andiamo per punti.

Cosa mi è piaciuto:

  • Mads Mikkelsen e i nazisti. Sembra strano a dirlo considerando che il ritorno dei nazisti è una delle cose più criticate da quelli che ne sanno, ma a me sono piaciuti. Al di là del fatto che Mikkelsen è nato con un'estetica che implora una divisa delle SS, è indubitabile che i nazisti siano i migliori cattivi che si siano mai visti nel mondo della narrativa. È un po' come se a un certo punto, nel 1934, Hitler avesse convocato attorno a un tavolo tutti i principali gerarchi mettendo all'ordine del giorno "elenco in 10 punti per essere visti per sempre come i cattivi più cattivi della storia". E dio santo se ha funzionato. Metti un nazista in scena e il film assume subito un tono epico con cui i sovietici de Il teschio di Cristallo non potranno mai rivaleggiare. Spiace per i russi, but nazi wins. Partita, gioco e incontro.
  • Le scene d'azione sono carine. Forse alcune troppo lunghe e troppo frequenti (l'intero film avrebbe molto giovato di 20 minuti di tagli), ma comunque molto ben girate. L'inseguimento fra le vie di Tangeri è probabilmente il migliore fra tutti i film di IJ.
  • Riferimenti alla trilogia classica. Presenti ma non soffocanti. Se c'è una cosa che questo film fra bene è evitare quasi sempre di premere sull'effetto nostalgia. Ci sono delle strizzate d'occhio al pubblico ma sono sempre molto sobrie e non urlate. Ho apprezzato.
Cosa non mi è piaciuto:
  • Il Quadrante di Stocazzo. Io sinceramente non so perché si siano andati a incartare su questa storia del coso di Archimede che nessuno ha mai visto né sentito. La cosa buffa è che il film si apre (bello l'uso del deepfake per Indy giovane btw: c'è dibattito in merito ma io ho apprezzato) con un'ottima scena introduttiva legata alla Lancia di Longino che i nazisti credevano di aver recuperato e invece si scopre che è un falso. E io ho passato la prima mezz'ora sentendomi truffato perché avrei voluto sapere che fine aveva fatto la lancia vera e invece ero costretto a sorbirmi sta storia del cazzo su un oggetto appena inventato attribuito ad Archimede che a me invece dello scienziato siracusano fa venire in mente solo l'amico di Paperino che vive con la lampadina. Una delle cose che ha sempre funzionato nei film di IJ è il sovrannaturale religioso. Da questo punto di vista una storia sulla Lancia di Longino sarebbe stata perfetta e invece no, ci becchiamo il quadrante. Grosso errore secondo me. Probabilmente legato al fatto che volevano in tutti i modi avere i viaggi nel tempo per giustificare i nazisti e soprattuto Mikkelsen in divisa nazista but still. Il film perde di mordente, mi disp.
  • I personaggi secondari. Partiamo da Phoebe Waller-Bridge che io adoro dopo Fleabag, a cui hanno scritto un personaggio ABBASTANZA ODIOSO. Nel senso che è veramente difficile empatizzare con sta tizia che tratta male Indy dal minuto 1. Le hanno dato anche uno straccio di motivazioni per comportarsi così, ma diciamo che non funzionano benissimo. Il resto è un vasto gruppo di cartelli semoventi con scritto "gregario cattivo perché sì" (Boyd Holbrook), "la nera che muore per prima" (Shaunette Renée Wilson), "vi ricordavate di Sallah?" (John Rhys-Davies), "Banderas che fa il pirata" (Renaldo), "quello grosso grosso" (Olivier Richters) e "un ragazzino a caso" (Ethan Isidorre). Tutti quasi sempre inutili e privi di spessore.
  • Harrison Ford non ce la fa più. Spiace dirlo, ma uno dei punti deboli del film è proprio il protagonista. Che intendiamoci, si ama tantissimo ed è dolcissimo e quando vuole si mangia ancora tutti gli altri. Ma i film di IJ vivevano anche e soprattutto della fisicità del protagonista che faceva a botte con la gente. E che Ford non abbia più la fisicità necessaria per fare quella cosa è evidente e il film ne risente. Spiace.
  • La sceneggiatura un po' del cazzo. Gente che si perde e si ritrova per colpi di fortuna randomici. Puzzle del cazzo. Storie di vita con l'unica giustificazione di "volevamo il dramma". Diciamo che non si sono esattamente impegnati nel creare una narrazione convincente. Che andrebbe anche bene se l'unico punto fosse "vogliamo che Indi vada in giro a fare cose fighe" ma poi le cose fighe non può farle benissimo perché giustamente c'ha settant'anni e quindi almeno sulla trama potevate impegnarvi di più.
Nota di merito per la scena in cui scalano una parete rocciosa e Indy si lamenta che gli fanno male le gambe, la schiena e un po' tutto.
Nota di demerito per il finale che, porca puttana, 2 ore e mezzo di film e risolvete tutto in 3 minuti che sembrava vi stesse scuocendo la pasta. Ma state bene?