domenica 8 aprile 2018

La noia della morale o della sua assenza

Non è una vera e propria recensione, diciamo un commento. Due film visti di recente che mi sono rimasti impressi per motivi simili anche se opposti.

Che tanto stiamo in Italia, no?
Sword Art Online ma senza spade
Commento in breve:
quello con De Luigi - faceva abbastanza cagare. Per fortuna non l'ho scelto io. Umorismo demenziale in una storia che si vorrebbe seria (e perfino con risvolti politico-sociali?). La cosa assurda è che le parti serie della storia sono carine, le gag invocano il fuoco come unica purificazione possibile. Con una Miriam Leone dimenticabilissima e una serie di attori secondari assolutamente fuori da ogni registro. Per dire, la migliore è la nonna. Che muore.
quello per nerd - carino. 9 meritato al comparto effetti grafici. 6 di misura agli attori umani. Sufficienza risicata per la storia. In pratica è il sogno di ogni commentatore di facebook: fare la rivoluzione davanti al pc.

Cosa mi ha lasciato perplesso. In entrambi i casi il messaggio (o il non messaggio) alla base. Nel primo caso abbiamo De Luigi che per tutto il film ce la mena con la legge, la giustizia e l'ordine. In pratica sembra l'ultimo baluardo di correttezza in un paese corrotto e amorale. Dall'altra parte la Leone è il tipico vaso di coccio caduto nelle maglie della burocrazia che messa alle strette viene meno ai propri principi e mette in freezer la nonna morta per rubarne la pensione e mandare avanti l'azienda.
Dal conflitto tra queste due visioni del mondo potevano uscire molti risvolti interessanti, invece viene risolto il tutto nella banalità più assoluta. Il finanziere ha una gravissima crisi di coscienza che dura cinquanta secondi netti, dopodiché passa totalmente dalla parte del crimine e il film finisce con loro che si allontanano verso il tramonto escogitando nuovi modi per gabbare lo stato.
Wow. Non ho capito bene quale sarebbe la morale. L'amore vince sempre? Una mano lava l'altra? La famiglia prima di tutto? Tanto siamo in Italia? Boh. Il vero problema non è neanche che è una morale del cazzo, ma che è noiosa. Banale, banale, banale.

Ready Player One, stessa cosa. Un intero film in cui i protagonisti difendono il mondo virtuale, come terra di libertà in cui si può conoscere e connettersi con gli altri, dagli affaristi senza scrupoli che si conclude con i personaggi che, una volta diventati i capi dell'internet, lo staccano due giorni a settimana (il martedì e il giovedì) perché "la vita reale è più importante ed è giusto viverla".
Oh WOW. Non mi aspettavo una morale così GIOVANE E MODERNA. Ma soprattutto così incredibilmente originale. Non sembra per niente il finale di OGNI SINGOLO FILM, LIBRO, FUMETTO, CARTONE ANIMATO con tema internet e realtà virtuale degli ultimi quarantacinque anni. Cioè, quindi volete davvero dirmi che internet è una cosa bellissima ma si deve pur mangiare e scopare? Sul serio? Oddio, non ci avrei mai pensato! Meno male che ce lo avete insegnato voi, giovani bimbiminkia di merda provenienti da Culonia/Columbus USA che a quanto pare il martedì avete l'immenso bisogno di impedire a chiunque di accedere alla rete perché sennò vi scordereste pure di pomiciare... ne avevamo un disperato bisogno.

Un tempo il futuro ce lo immaginavamo pieno di auto volanti e skateboard antigravità. Io mi accontenterei di un 2047 in cui "Ommioddio gli piacciono i videogiochi e sta su internet allora è per forza un drogato sconnesso dalla realtà" non sia più il pensiero dominante. Specialmente nei film che parlano di videogiochi e internet in un mondo in cui TUTTI giocano ai videogiochi e stanno su internet. Porca di quella puttana.
Che dite, ce la possiamo fare?

mercoledì 4 aprile 2018

Noi siamo nati senza limiti ma ancora non sappiamo usare il congiuntivo



Nessuno, quando nasce, pensa che i serpenti SIANO


Porca di quella puttana l'odio. Sono due mesi che questa pubblicità mi martella la testa con i serpenti di merda che sono pericolosi. Perché i serpenti lo sono. A parte le serpi e le bisce, però nell'immaginario comune sono pericolosi. Quindi non è sbagliato pensare che i serpenti SIANO pericolosi, IL CONGIUNTIVO PORCODDUE.