sabato 10 settembre 2022

The Rings of Power: patch 1.03

In questa release:
  • Buff del 47% alla stronzaggine randomica e priva di motivazioni di Galadriel;
  • Aumentata l'età di Anàrion, adesso è lui il fratello maggiore di Isildur;
  • Aggiunta sorella a Isildur, nome in codice: Eärion;
  • Aumentata del 350% la sunlight sensitivity degli orchi. Adesso bruciano al sole come i vampiri;
  • Buff dell'8000% di importanza al personaggio secondario e non canonico Halbrand: adesso è un re umano del sud con possibile promozione a possessore di anello;
  • Buff all'agility, strenght, movement speed e plot armor di Arondir;
  • Harfoot language aggiunto al tizio arrivato con la meteora. 

            martedì 6 settembre 2022

            Il vero nemico

            Stanotte non ho dormito un cazzo e sono stanco morto. Quindi parliamo di tragedie. Ovvero del centrosinistra in Italia.

            Buongiorno a tutti.



            Partiamo leggeri leggeri: la legge elettorale. C'è un sacco di gente che si lamenta di questa legge elettorale sostenendo addirittura che sia la peggiore mai scritta. Il ragionamento è: i collegi uninominali non sono democratici, perché non occorre la maggioranza per vincere, basta avere un voto in più dello schieramento avverso. Quindi anche se si presentano tre partiti e prendono il 31, il 32 e il 33%, quello col 33% si prende il collegio nonostante rappresenti una minoranza di elettori.
            Il ragionamento è abbastanza una minchiata. In primo luogo perché a nessuno è mai venuto in mente di contestare la democraticità dell'Inghilterra che ha solo collegi uninominali nella forma del "first past the post" da sempre. In secondo luogo perché potrebbe essere vero se in qualche modo cancellasse la presenza di tutti i partiti che non riescono a vincere un collegio uninominale. Cosa che non succede visto che il 61% dei parlamentari viene comunque eletto con il proporzionale e con una soglia di sbarramento e criteri di accesso parecchio ma parecchio larghi.

            I sostenitori della cazzata dell'antidemocraticità sono in gran parte afferenti al PD e questo già vi dovrebbe far capire la malafede di fondo. È il classico caso del tifoso che grida all'arbitro cornuto perché se non ci fosse quell'assurda legge sul fuorigioco la partita mica sarebbe finita 3-0. La realtà è che buttarla in caciara sulla legge elettorale distoglie l'attenzione dal fatto che Letta (e partiamo dal presupposto che non sia un totale coglione... tendenzialmente se insegni alla Sorbona sei anche in grado di capire come funziona la legge elettorale fatta dal tuo partito) ha ampiamente giocato per perdere.

            Perché se le regole del gioco dicono che occorre essere in 11 e tu ti ostini a lasciare quattro giocatori a guardare la partita sulla linea di fondo, evidentemente stai giocando per perdere. Per dirla semplicemente: la destra ha giocato in modo corretto. Ha visto che il 37% dei seggi andavano al primo arrivato e quindi ha organizzato la coalizione più estesa possibile per assicurarsi le migliori probabilità di vincere. Ci sono delle opinioni contrastanti, interessi non convergenti, antipatie personali all'interno della coalizione di centrodestra? Ovviamente sì. L'unico gruppo umano che non presenta mai differenze di opinione è quello limitato a una sola persona (a parte i casi di schizofrenia). Però l'interesse comune a vincere li porta a valorizzare i punti in comune.

            Di fronte a questo dato di fatto, il PD ha tagliato fuori i 5s e ha cercato l'alleanza solo con SI+Verdi e Azione. Se tutto fosse andato bene e i sondaggi avessero avuto ragione, nella migliore delle ipotesi sarebbero partiti con 16 punti di svantaggio. Con l'apporto dei 5s avrebbero potuto ridurre il divario a 3-4 punti percentuali. Tenete presente che la distribuzione degli elettori nei collegi non è sempre omogenea. Un'alleanza del genere sarebbe stata molto competitiva nel centro-sud e meno nel nord. Vincere era comunque difficile ma se la sarebbero potuta giocare.
            In tutto questo c'è da inserire il jolly di quel matto di Calenda che fa cose. Però quella era una variabile abbastanza imprevedibile e non ne incolperei Letta.

            La domanda è: perché il PD (ovvero Letta) si è comportato in questo modo? Ovvero, perché è sceso in campo con l'unica prospettiva di perdere?
            C'è ovviamente la versione delle anime belle e naive che recita: ma i 5stelle hanno fatto cadere il governo Draghi! 
            Che potrebbe essere una ragione se non ci fosse stata l'alleanza con SI di Fratoianni. Se è inaccettabile allearsi con chi ha sostenuto Draghi per un anno e mezzo e poi c'è entrato in crisi a sei mesi dalle elezioni, perché dovrebbe essere accettabile allearsi con chi è sempre rimasto all'opposizione?
            Occorre quindi spiegare due comportamenti che di per sé sembrano privi di logica. Da una parte si rinuncia a prescindere a vincere le elezioni sacrificando tutto all'altare di Draghi. Dall'altra ci si allea con una lista che vale forse 1/4 dei 5s, che con Draghi non ci andrebbe neanche a cena. Sembrerebbe una contraddizione.

            In realtà entrambi gli elementi convengono a uno schema coerente. Basta semplicemente spostare l'obiettivo di Letta.
            Se infatti poniamo come obiettivo la vittoria contro la destra capitanata dalla Meloni, tutta la strategia politica del PD sembra assurda ma la situazione cambia completamente se poniamo, come obiettivo, la vittoria contro i 5s.
            In che senso? direte voi.
            Nell'unico senso che esiste. Il nemico per il PD non è mai stata la destra. Il nemico sono i 5s. That's all.

            Io la chiamo "manovra Veltroni". Nel 2007, il PD reduce dalla vittoria alle primarie di Veltroni, si fa protagonista di una incredibilmente stupida campagna in favore del bipolarismo. Come risultato il fragilissimo governo Prodi crolla sotto i colpi di Mastella e si va alle elezioni nel 2008. In quelle elezioni, Veltroni riesce a compiere il miracolo di portare il PD al 33%. Perde rovinosamente contro la destra ma allo stesso tempo stermina la "sinistra arcobaleno" il cui 11-12% nei sondaggi viene assorbito nel clima de "il voto utile per battere le destre".
            Semplicemente Letta ci ha provato di nuovo. La verità è che, il partito che ha partorito il Job Act, non è granché lontano dalle posizioni della destra che andrà a governare a settembre. Se lo fosse, non tenterebbe di portarsi in casa Calenda (che per certe cose è la fotocopia di Berlusconi, se non di Salvini) e non candiderebbe gente come Casini nei collegi sicuri dell'Emilia. Gli allarmi contro la vittoria dei fascisti, si configurano in un solo modo: l'ennesimo richiamo al voto utile il cui vero obiettivo non è sconfiggere la destra (altrimenti si sarebbe fatto di tutto per giocarsela) ma cercare di sterminare la concorrenza all'interno del Centrosinistra (a cui ormai i 5s sembrano appartenere, visto che l'intero bacino tradizionale della destra è schierato di là).

            Da qui l'esigenza di allearsi con SI+Verdi. Il pericolo grosso è che entrassero in coalizione con i 5s, lasciando il PD solo con +Europa e Calenda e formando un competitor serio. SI rappresenta la foglia di fico che il PD utilizza per spacciarsi ancora come un partito di sinistra tipo...ve lo ricordate l'Ulivio? Siamo sempre quelli là, tranquilli.
            Come manovra aveva anche senso, dal punto di vista Legale Malvagio del PD. Peccato sia arrivato quel matto di Calenda a scombinare tutto.

            Poi nel senso, non avrebbe funzionato lo stesso perché i 5s hanno un elettorato che prima di votare il PD si impicca (e il fatto che preferiscano votare i 5s è abbastanza significativo), però se vi chiedete ma perché Letta ha fatto quello che ha fatto? la spiegazione è questa. Non gli interessa battere la destra, vuole solo sterminare la concorrenza nella sua parte del campo.

            The end.

            domenica 4 settembre 2022

            The Rings of Power: quello che non torna

            Premessa: al momento ho detto a tutti quelli che conosco di vedere questa serie. In primo luogo perché è in linea di massima visivamente bella, in secondo luogo perché non ci vedo questa suprema e indicibile offesa a Tolkien. In altre parole no: non è una trasposizione fedele de Il Silmarillion e se cercate quello non è la serie adatta a voi, però potrebbe comunque essere godibile. Se invece non avete letto Il Silmarillion e scritti tolkieniani relativi potete guardarla come una serie fantasy generica e vi andrà bene lo stesso (basta che poi non vi mettiate a fare gli esperti di stocazzo basandovi su quello sennò fanno bene a prendervi a badilate in faccia).

            Detto questo, ed espresso il mio lato estremamente tollerante ed ecumenico di amante di serie televisive, il mio altro lato di nerd del cazzo non può esimersi nel far notare LE PRINCIPALI COSE ESTREMAMENTE ERRATE presenti nel primo episodio. Perché intendiamoci, The Rings or Power presenta molti elementi del mondo tolkieniano, e nessuno di questi elementi è esattamente corretto a livello di lore, ma alcuni sono molto ma molto più sbagliati di altri. E ci concentreremo su quelli.

            Benvenuti alla review cagacazzi mode del primo episodio di The Lord of the Rings: The Rings of Power!

            Avrei fatto il titolo più lungo...