domenica 4 settembre 2022

The Rings of Power: quello che non torna

Premessa: al momento ho detto a tutti quelli che conosco di vedere questa serie. In primo luogo perché è in linea di massima visivamente bella, in secondo luogo perché non ci vedo questa suprema e indicibile offesa a Tolkien. In altre parole no: non è una trasposizione fedele de Il Silmarillion e se cercate quello non è la serie adatta a voi, però potrebbe comunque essere godibile. Se invece non avete letto Il Silmarillion e scritti tolkieniani relativi potete guardarla come una serie fantasy generica e vi andrà bene lo stesso (basta che poi non vi mettiate a fare gli esperti di stocazzo basandovi su quello sennò fanno bene a prendervi a badilate in faccia).

Detto questo, ed espresso il mio lato estremamente tollerante ed ecumenico di amante di serie televisive, il mio altro lato di nerd del cazzo non può esimersi nel far notare LE PRINCIPALI COSE ESTREMAMENTE ERRATE presenti nel primo episodio. Perché intendiamoci, The Rings or Power presenta molti elementi del mondo tolkieniano, e nessuno di questi elementi è esattamente corretto a livello di lore, ma alcuni sono molto ma molto più sbagliati di altri. E ci concentreremo su quelli.

Benvenuti alla review cagacazzi mode del primo episodio di The Lord of the Rings: The Rings of Power!

Avrei fatto il titolo più lungo...

Il fratello di Galadriel

La serie ci presenta Galadriel come in preda al desiderio di vendetta e ossessionata dalla morte del fratello che sarebbe, dice lei, morto mentre dava la caccia a Sauron. Ora, la domanda è: chi sarebbe questo fratello? Andiamo a vedere la genealogia.
Da Il Silmarillion:

I figli di Finarfin furono: Finrod il fedele (che in seguito venne denominato Felagund, Signore delle Caverne), Orodreth, Angrod e Aegnor; questi quattro furono così amici dei figli di Fingolfin da far credere che fossero tutti fratelli. Ebbero una sorella, Galadriel, la più bella di tutta la casa di Finwë; i suoi capelli rilucevano d’oro come se avessero catturato con una rete lo splendore di Laurelin

Dei possibili fratelli citati Angrod e Aegnor muoiono entrambi durante la Dagor Bragollach, la Battaglia dalla Fiamma Improvvisa, contro l'esercito di Morgoth. Sauron non c'entra granché e sicuramente non gli stavano dando la caccia. Orodreth è una figura particolare. Intanto dipende da quale tradizione si prende, perché in alcuni racconti di Tolkien è figlio di Finrod (e padre di Gil-Galad) e quindi sarebbe il nipote di Galadriel. In ogni versione però, muore nella battaglia di Tuhmalad durante la caduta del Nargothrond, contro le truppe di Morgoth con alla testa il drago Glaurung. Sauron non sembrerebbe entrarci nulla.
Resta Finrod, che è effettivamente morto per colpa di Sauron. Il problema è che, qualunque versione voi prendiate, Finrod non è morto dando la caccia a Sauron. Dare la caccia a Sauron era l'ultimo dei suoi pensieri. Stava aiutando Beren che cercava di recuperare uno dei Silmaril incastonati nella corona di Morgoth ed è stato ucciso per salvarlo dal lupo che Sauron aveva mandato per ammazzarlo.
Ora, visto che sembra effettivamente Finrod il fratello in questione e che Sauron è strettamente legato alla sua morte, qual era il motivo di inventarsi questa fantomatica caccia? Boh. Forse agli sceneggiatori sembrava un motivo di vendetta poco efficace. Peccato che la storia di Beren e Lúthien sia centrale nella cultura elfica e nella lore del mondo di Tolkien (ma ci ritorniamo dopo) e tagliarla fuori come se non fosse importante è abbastanza un crimine.

I rapporti politici fra gli elfi

Questo invece è proprio un problema di pressappochismo che si riflette in due momenti particolari.

1) Elrond - a un certo punto vediamo il povero Elrond che non può partecipare a un Consiglio reale perché è limitato "ai signori elfici" e che quindi si limita a fare il ghost writer del Re Supremo Gil-Galad. Ora, e questo lo chiedo agli sceneggiatori... non so come dirlo, avete idea DI CHI CAZZO SIA Elrond, nella Terra di Mezzo?
La madre di Elrond era Elwing, figlia di Dior re del Doriath, a sua volta figlio di Beren e Lúthien. Lúthien era figlia di re Thingol e di Melian la Maia. In altre parole, Elrond è tecnicamente il bisnipote di una dea. Nel momento in cui è ambientata la storia, è l'unico essere vivente nella Terra di Mezzo nel cui sangue scorra icore divino. Poi c'è il padre. Eärendil, detto anche lui "Mezzelfo", è figlio di Idril e Tuor. Idril era la figlia di Turgon, zio del Re Supremo Gil-Galad. Più importante, Eärendil è il navigatore che ha sfidato i Valar, le Potenze del Mondo, superando le stregonerie che proteggevano Valinor, per andare a chiedere perdono per conto degli elfi e misericordia per conto degli uomini e salvare il mondo dal dominio di Morgoth. I CAZZO DI DEI DEL MONDO sono scesi in guerra e hanno salvato tutti solo perché il padre di Elrond è andato a chiedergli aiuto. E adesso sta in cielo, su un vascello, con un Silmaril a fare luce. Il padre di Elrond è UNA CAZZO DI STELLA.
Però Elrond non può partecipare ai consigli perché non è un signore elfico. La domanda è: mi state prendendo per il culo? No, seriamente, mi state prendendo per il culo? A me sembra che si sia voluto mettere Elrond in un ruolo subalterno giusto per regalargli un arco narrativo di crescita personale da "figura di secondo piano" a "un giorno diventerà importante". Cosa che magari funziona per una serie ma a livello di lore è un obbrobrio senza senso.

2) La ricompensa di Galadriel. Anche qui, vorrei chiarirlo: salpare dai Porti Grigi per andare a Valinor non è una ricompensa data da un re. Qualunque elfo può salpare per Valinor.
Così venne posto fine al potere di Angband nel Nord, e il reame malvagio fu annichilito; e dalle profonde carceri una moltitudine di schiavi che avevano perduto ogni speranza, tornò alla luce del giorno, contemplando il mondo che era mutato. Tale infatti era stata la furia dello scontro, che le regioni settentrionali dell’occidente ne vennero infrante e il mare si precipitò rombando per molte voragini, e si ebbero confusione ed enorme fragore; fiumi scomparvero o si scavarono nuovi letti, valli si sollevarono, monti vennero livellati; e il Sirion non era più. Allora Eönwë, nella sua veste di araldo dell’Antico Re, invitò gli Elfi del Beleriand a dipartirsi dalla Terra di Mezzo. 

Dopo la missione di Eärendil, i Valar perdonano i Noldor e revocano l'esilio che gli avevano comminato. Da quel momento, ogni elfo della Terra di Mezzo è invitato a andare a vivere nel Reame Beato.

Pure, non tutti gli Eldalië erano propensi ad abbandonare le Terre Citeriori dove avevano a lungo sofferto e a lungo dimorato; e alcuni rimasero per molte ere ancora nella Terra di Mezzo. Tra questi, Círdan il Carpentiere e Celeborn del Doriath con Galadriel sua moglie, unico rimasto di coloro che avevano guidato i Noldor all’esilio nel Beleriand. Nella Terra di Mezzo restò anche Gil-galad, il Re Supremo, e con lui era Elrond Mezzelfo, il quale scelse, come gli era stato concesso, di essere annoverato tra gli Eldar; [...]

In altre parole, Galadriel ha diritto di fare vela per l'Ovest quando e come vuole. Non è una cosa che "le concede" il Re. Del resto, tutto il ruolo di Gil-Galad ha molto poco a che fare con la società elfica descritta da Tolkien.
La serie ci presenta questa autorità a cui tutti devono obbedire ma nei libri il Re Supremo dei Noldor è una figura principalmente simbolica, qualcuno a cui prestare ascolto e da rispettare, non un autocrate. Ogni signore elfico è sempre autonomo nei suoi domini e neanche il Re Supremo può dirgli cosa fare. Nel momento in cui è ambientata la storia Gil-Galad regna praticamente su tutti gli elfi rimasti nella Terra di Mezzo ma non ha comunque potere di vita e di morte. Galadriel avrebbe potuto tranquillamente dire che se ne sbatteva il cazzo di quello che voleva e continuare tranquillamente la sua caccia a Sauron. Sarebbe stato coerente con la lore. Invece ci hanno voluto infilare questo viaggio in nave randomico. Immagino serva per portarla a Numenor ma davvero, avrebbero potuto farlo in altri 200 modi che non richiedessero 400 km di stile libero e due incontri alla cazzo con navi nel pieno dell'oceano.

Umani e elfi

Elfo 1 dice a Elfo 2 che ha visto interessato a un'umana: "Solo due volte nella storia elfi e umani hanno creato legami stabili e ogni volta è finita in tragedia". Sottotesto: non è una buona idea. Ora... questa cosa è una minchiata sotto così tanti punti di vista che è pure difficile commentarla, innanzitutto perché non è un cazzo vero che è finita in tragedia.
Nel momento in cui è ambientata la serie, le unioni fra elfi e uomini sono state appunto due:

a) Beren e Lúthien. Sti due hanno, in ordine: sconfitto, primi fra le creature mortali, Morgoth in persona rubandogli uno dei Silmaril; salvato il regno del Doriath; dato i natali a Dior da cui è nata ecc. ecc.; sono vissuti innamorati e felici in una terra solo per loro e sono morti pacificamente realizzando il loro destino e venendo cantati nelle ballate per i millenni a venire.
b) Tuor e Idril di Gondolin. Fuggono da Morgoth dopo la caduta di Gondolin, prendono una nave e semplicemente si tolgono dal cazzo andando a vivere a Valinor. Tuor è l'unico essere umano ad essere stato ammesso nei Reami Beati. Nel Silmarillion non si dice apertamente, ma potrebbe anche essere stato l'unico uomo a non essere morto, forse scambiandosi la sorte con Lúthien che invece ha seguito quella degli umani.

In altre parole, non solo non sono finite in tragedia, ma hanno anche determinato la salvezza della Terra di Mezzo dal dominio del male. Se ci vogliamo aggiungere anche Arwen e Aragorn, le storie fra elfi e uomini sono finite bene 3 volte su 3 e hanno tutte avuto ottimi effetti sul mondo.
A me sembra che gli sceneggiatori si siano trovati in difficoltà nel momento di dover spiegare un tabù della lore di Tolkien, ovvero che elfi e uomini normalmente non si mescolano. Ovvero la questione: ma gli elfi sono razzisti?
Quindi risolviamo questo problema. Ci sono effettivamente degli elfi abbastanza razzisti nel Silmarillion. Thingol del Doriath, ad esempio, con gli uomini non voleva avere niente a che fare. Ma gli elfi, in generale, non si innamorano degli umani in quanto razzisti? Risposta: probabilmente no, è più un problema di età. Cito:
Secondo i computi degli Uomini, gli anni degli Edain s’accrebbero dopo il loro trasferimento nel Beleriand; ma alla fine Bëor il Vecchio morì all’età di novantatré anni, quarantaquattro dei quali passati al servizio di Re Felagund. E quando lo videro immoto, defunto, non già per ferita o malattia, ma perché consunto dall’età, gli Eldar per la prima volta si resero conto di quanto rapido fosse il trascorrere della vita degli Uomini, e che la morte in essi era prodotto di una spossatezza loro ignota; e assai si addoloravano per la perdita dei loro amici. Bëor, però, aveva abbandonato la vita senza rimpianti, trapassando in pace; e gli Eldar meditarono a lungo sullo strano destino degli Uomini, poiché nelle loro dottrine non trovavano alcun riferimento a esso, e la sua finalità restava loro celata.

Stiamo parlando di creature che vivono per migliaia di anni. Tanto che Finrod, nato prima del Sole e della Luna, probabilmente vedendo morto Bëor dopo 44 anni ha pensato: "ma come, ci eravamo conosciuti praticamente ieri!". Gli umani hanno circa la stessa persistenza delle mosche. Quindi, per quanto abbiano corpi simili, tecnicamente potrebbe succedere che un elfo pensi "bella quella", si volti, passino vent'anni prima che ci ripensi e la tizia ormai non gli piace più.
Non succede esattamente così, ma capite che un elfo che si innamora di un umano è tipo sull'orlo della pedofilia se non della zoofilia. I casi di Beren e Tuor sono eccezionali perché sono entrambi esseri umani eccezionali, guidati dal potere del fato che compiono imprese eccezionali. Aragorn è ancora un caso diverso. È un discendente della casa reale di Numenor (che origina da Elros fratello di Elrond). Ha già una vita più lunga e si mantiene giovane rispetto a un umano normale... è possibile che fosse considerabile "più elfico" agli occhi di Arwen.
Insomma capite perché tutto questo sia un casino da spiegare e da rendere su schermo. Non che ci fosse esattamente bisogno di inserire la storia dell'AMMORE fra umani e elfi e caso. Non ho idea di dove vogliano andare a parare e non sono sicurissimo di volerlo sapere.

Epilogo: queste sono le minchiate più grosse nel primo episodio di The Rings of Power. Spero di avervi trasmesso il fatto che non siano semplicemente le critiche del fanboy di merda che si attacca al niente per criticare gli elfi neri. Non è che non capisca che una serie debba un attimo massificare e in qualche modo semplificare il contenuto di una fonte letteraria e per l'amor di Dio lasciate stare il povero Arondir! Solo che, in questi casi, mi sembra lo faccia in modo sbagliato e banalizzando tutto.

Cià.

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