sabato 21 giugno 2014

Dubbi 2

È legge di natura che quando due persone sono incaricate di portare avanti un lavoro, una fa fatica e l'altra non fa un cazzo.

Com'è che a me capita sempre la parte di quello che fa fatica?

giovedì 19 giugno 2014

Lo sciopero delle edicole

Normalmente non tengo conto di tutte le discussioni che intavolo su facebook. Anche perché, se dovessi fare un post per tutti quelli con cui litigo non mi basterebbero le giornate. Il caso di qualche giorno fa però mi è rimasto in mente perché esplicativo di una certa parte della popolazione italiana.

Riassumo brevemente:

- apro facebook, un mio conoscente ha condiviso un articolo in cui si annuncia una serrata di edicole nel paese vicino per il giorno x
- curioso apro l'articolo e scopro che il motivo della protesta è la decisione del locale supermercato di aprire una sezione dedicata a giornali e riviste

Mentre sotto al post si apre un coro unanime di: "mala tempora currunt", la crisi incalza, ma dove andremo a finire? mi permetto di far notare che, nel mio paese - per inciso, tipo la metà del paese in questione - si vendono giornali al supermercato da tipo 10 anni e che non ha mai chiuso nessuno. Anzi, un'edicola posizionata poco lontana dal centro commerciale in questione sopravvive benissimo. Ne deducevo che, anche se la crisi incalza, forse non è poi questa tragedia immane l'annuncio testé presentato.

Non credevo di aver scritto chissà quale eresia. Ovviamente mi sbagliavo. Il tizio promotore della campagna (sconosciuto e ovviamente aveva il nome della bottega, perché farsi un account persona e una pagina a parte è troppo difficile), mi redarguisce. Come mi azzardo io, perfetto sconosciuto, a mettere in dubbio l'erculea fatica che un edicolante compie ogni giorno per sopravvivere?
Al che gli rispondo che, oltre al fatto di non gradire molto che dei perfetti sconosciuti mi diano del "tu" (e capisco che siamo su Internet, ma su facebook c'è il mio nome e cognome un po' di rispetto no?), scrivere post completamente in maiuscolo, senza punteggiatura e con evidenti problemi ortografici (sant'iddio ha scritto all'ora!!) non era molto di aiuto alla comprensione del suo modo di vedere il mondo. E ho aggiunto "Comunque, all'ora sono sessanta minuti" -> non ho saputo resistere, era dalla terza media che non facevo questa battuta.

Mi risponde (sempre in maiuscolo, ma forse è colpa mia che ho scritto "non usi il caps per favore": magari per gli over 40 è un po' troppo) che lui non ha mai avuto tempo di studiare, perché lui ha dovuto andare presto a lavorare.

Al di là che non capisco cosa centri l'istruzione con l'uso delle maiuscole: mai saputo che non passare l'esame di maturità impedisse di usare correttamente una tastiera. Al di là che tanta gente lavorava a 14 anni eppure ha una discreta conoscenza dell'italiano (mio padre, tanto per dirne uno). Al di là di tutto questo, dicevo, emerge una straordinaria estraneità a tutto quello che succede nel mondo.

No dico, io non so quali siano le terribili forche caudine in cui edicolanti e negozianti vari si affannano ogni giorno, ma beh... c'è chi lavora per 10 ore al giorno, essendo pagato per 3 e mezzo, pagandosi gli spostamenti, le telefonate, il materiale utilizzato e deve anche essere contento perché rientra in quel 50% di under 35 che, effettivamente, ha un lavoro. E beh, ha studiato, fra l'altro.

Quindi, precisamente, da dove viene l'assoluta certezza che chiunque nell'universo mondo che ti circonda, debba obbligatoriamente stracciarsi le vesti perché nel supermercato accanto potrebbero iniziare a vendere dei giornali diminuendo il tuo reddito?
Come può venirti in mente che sia assolutamente impossibile che qualcuno pensi... beh, sticazzi?


Non che tu debba per forza essere felice che la pensi in quel modo, ma non puoi semplicemente lasciar perdere ed evitare di fare la figura dell'idiota ignorante davanti a tutti?


No perché sai, io mi ricordo di altri tempi. Mi ricordo manifestazioni in cui i negozianti si affacciavano sulla strada e ti ridevano dietro. Qualcuno scuoteva la testa. Qualcuno ti mandava anche affanculo perché gli intralciavi il passo davanti alla bottega.
Non mi sembra ci siano mai state serrate dei negozianti a favore degli aumenti di stipendi nelle fabbriche. Non mi ricordo di aver visto gli edicolanti in piazza quando c'era da difendere l'articolo 18. Non mi sovviene nessuna imponente manifestazione dei piccoli commercianti, quando stavano facendo a pezzi l'istruzione pubblica. Mi ricordo invece una serie di frasi continuamente ripetute...


scioperano scioperano, tutte scuse per far festa
ma andassero a lavorare
ma che cazzo vogliono questi stundentelli? Alla loro età già lavoravo...
se uno sta male è perché non c'ha voglia di lavorare

Ecc. ecc. ecc.

Beh, buongiorno. Finalmente avete avuto quello che volevate, no? Siamo nel pieno, assoluto e felice liberismo. Anzi, c'è ancora un po' di stato sociale, ma tranquilli, lo smantelleranno presto. Adesso nessuno sciopera più. Quelli che possono sono tutti a lavorare e, guarda un po', lavorano così tanto che se ne fregano bellamente se hai problemi a mandare avanti la tua botteghina del cazzo. Anzi, probabilmente siamo tutti felici che il centro commerciale abbassi ancora i prezzi mandandovi in rovina, perché non abbiamo più i soldi per far spesa nelle vostre botteghe e dopotutto... sticazzi, ci sono commessi che lavorano 6 giorni su 7, con turni di notte, la domenica, durante le feste. Lavorano sempre, mica come voi che chiudete la bottega a certi orari. Volete stare meglio? Lavorate di più! Non era quello il problema? Cos'è, adesso siete voi che non avete più voglia di lavorare? Lavorate di più!

Che bellissimo mondo che abbiamo creato eh? Siete contenti? Siete felici? Nessuno più sciopera! Nessuno perde più tempo in quelle cazzate!
Contenti?
Adesso siamo tutti come voi: stronzi, egoisti, disinteressati. Ognuno per sé.
Contenti?

Com'è che diceva Brecht?

Prima vennero a prendere gli operai e fui contento perché odiavo gli scioperi 
Poi vennero a prendere gli insegnanti e tacqui perché mi erano antipatici
Poi vennero a prendere gli studenti e fui sollevato perché erano fastidiosi
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non parlai perché non ero comunista
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare

Era all'incirca così, no?

martedì 17 giugno 2014

Per gli autori di GOT..



ATTENZIONE 

CONTIENE SPOILER SU GAME OF THRONES

NON LEGGERE SE NON AVETE VISTO L'ULTIMO EPISODIO DELLA QUARTA STAGIONE

















Stronzi.

No seriamente, siete degli stronzi. Potevate cambiarmi la trama in ogni modo possibile e immaginabile e non me la sarei presa. Potevate anche far arrivare Daenerys a cavallo di draghi ad ammazzare Ramsey, farla sposare con Theon e riportare in vita Khal Drogo. Non me ne sarebbe importato niente.

Ma santiddio questa non me la dovevate fare. Imbecilli. Bastavano 30 secondi cazzo. Bastava tagliare la scena di merda in cui Jon Snow si scambia lo sguardo intenso con la sacerdotessa rossa e avreste potuto essere fedeli alla storia. Invece mi avete ammazzato il personaggio di Tyrion.

Ma andatevene affanculo.









(per chi avesse ignorato l'enorme scritta iniziale e non avesse ancora visto l'ultimo episodio, vi rassicuro... Tyrion non muore)

martedì 10 giugno 2014

Sulla questione Spinelli

L'affaire Spinelli è uno di quei tipici casi che rendono la sinistra radicale così invisa al grande pubblico. Richiede infatti, sia nei protagonisti sia in chi la segue, una dose di sadomasochismo e seghe mentali tanto elevata da essere semplicemente inavvicinabile da chi assume come normale giornale di riferimento La Gazzetta dello Sport.
Riassumo in poche parole per chi non è del campo:
fase 1) ci sono le elezioni europee, si forma la lista Tsipras "per portare una voce di sinistra in Europa" (cit.) e Barbara Spinelli si candida nella cirscoscrizione del Centro Italia;
fase 2) in seguito a non si sa bene quali accordi interni, la Spinelli annuncia però che la sua è una candidatura solo di facciata e che, nel caso fosse stata eletta, avrebbe rinunciato a favore del secondo in lista;
fase 3) la Spinelli viene eletta con un mare di preferenze e il 50% di quelli che l'hanno votata scopre che in realtà aveva detto che si dimetteva;
fase 4) la Spinelli decide di non dimettersi e di andare comunque in Europa, forse in seguito a qualche centinaio di lettere di cittadini non troppo felici di aver dato il proprio voto per ritrovarsi poi uno sconosciuto, forse perché gli promettono il posto di vicepresidente del gruppo di sinistra in Europa;
fase 5) tal Marco Furfaro (da ricercare sul web alla voce "chiccazzè?") scrive una lettera di protesta e rilascia interviste accusando la Barbara di non "essere stata ai patti" e di non essersi dimessa lasciando il posto a lui, che era arrivato secondo.
Ne risulta una situazione in cui, incredibilmente, nessuno riesce a fare una bella figura, nemmeno di striscio.


La Spinelli avrebbe fatto una figuraccia a prescindere. Chiunque non avesse sentito, in campagna elettorale, la sua promessa di dimettersi, si sarebbe giustamente sentito tradito dal suo abbandono. Del resto l'usanza del presentare figure di spicco come vetrina per poi far passare altri non è nuova nel mondo politico italiano e (ai tempi) era una di quelle cose per cui prendevamo per il culo Berlusconi. Nessuno si ricorda più il "lol si candida per posti in cui non metterà mai piede... lol"... ecco, oggi lo fanno i nostri. Contenti?
Tuttavia quella figuraccia specifica era almeno parzialmente giustificata dalla clausola, inserita nel codice dei comportamenti sociali della terza elementare, "io l'avevo detto". In base alla quale, a chiunque si lamentasse di aver dato una preferenza inutile (compresa mia madre) si poteva rispondere "oh, lei l'aveva detto, se non sei stata attenta cazzi tuoi".
Adesso è invece riuscita a:
  • fare la figura dell'ipocrita
  • far incazzare quelli che la sostenevano
  • mandare in vacca una campagna elettorale in cui tutti avevano dovuto spiegare che si ritirava mentre invece poi ci va davvero.
Insomma, praticamente una condizione di lose-lose: non fai vetrina per il movimento perché tutti sanno che ti dimetti appena eletta e poi non ti dimetti facendo fare pure la figura dei coglioni a quelli che ti sostenevano. Magari, dico "magari" se stava zitta prendeva qualche voto in più.

Quelli che invece potevano uscirne bene erano Marco Furfaro e Sel. Cioè, guardiamo in faccia la realtà... Sel a livello nazionale ha il 2 e qualcosa per cento. Per passare il 4% alle Europee con la lista Tsipras avete dovuto mettere insieme praticamente ogni residuato possibile e immaginabile della sinistra italiana, raccogliere 100 intellettuali che vi dessero un minimo di visibilità e candidare gente come Ovadia e Maltese che sono stati votati perché avevano un nome e una storia che li collocava chiaramente da una certa parte.
Ora, la Spinelli all'ultimo momento ti frega. Cosa puoi fare per impedirglielo? Nulla. L'eletta è lei. Ha la legge dalla sua parte. Quello che puoi fare è rompere le palle a tutti dentro il movimento, riprometterti di non partecipare mai più a progetti in comune con Rc (e capisco che vedere il tizio di Rc che passa e tu rimani a casa possa essere duro ma oh, c'est la vie), far cadere i santi a bestemmie e togliere a tutti l'amicizia su facebook. Poi mandi un bel comunicato a tutti i giornali con scritto: "Sel è stata la prima a insistere con Barbara affinché la volontà degli elettori fosse rispettata e siamo felici che sia lei a rappresentarci in Europa. Il suo nome e la sua storia non possono che giovare alla nostra causa contro il liberismo ecc. ecc. ecc. roba random sulla sinistra, l'europeismo e quanto ci vogliamo tutti bene noi rivoluzionari".
Perché puoi anche essere incazzato come una biscia ma la Causa viene prima di tutto. Il Partito (quello con la P) viene prima di tutto. E non fai una bella figura né come persona, né come partito, né come movimento politico a lamentarti come un bambino a cui la mamma aveva promesso il gelato ma poi non glielo compra perché è troppo caldo e ti cola tutto sui pantaloni. La prima cosa che viene in mente all'italiano medio, soprattutto in questo periodo, è: "ecco uno che è rimasto senza poltrona, senti come si lamenta!"
Non è proprio il massimo. Anche perché magari non è vero.


La Lista Tsipras non ci fa una bella figura. Perché che cosa vuoi andare a cambiare l'Europa, se manco riesci a decidere chi deve andarci a cambiarla, fra i tuoi eletti? Chi dovrebbe parlarci con la Merkel?
Senza contare che, quando a uno dei tuoi eletti offrono la vicepresidenza del gruppo, anche o proprio perché si chiama Barbara Spinelli, non fai fare a lei un comunicato in cui dice "ok, allora ho deciso che vado io". Sei tu, come lista, che te ne esci sui giornali annunciando "la dirigenza nazionale della Lista Tsipras, viste le condizioni nel nuovo Parlamento Europeo, ha deciso all'unanimità di chiedere alla Spinellidistocazzo di andarci lei a rappresentarci in Europa, visto che così ci danno una vicepresidenza e ci facciano tanto più bella figura, sapete com'è?"
Ancora una volta: così si fa politica. La dirigenza da chi cavolo è composta?

Conclusione 1: quella che ne emerge è la solita sinistra italiana: divisa e inconcludente. Se dieci italiani di sinistra vengono chiusi dentro una stanza, mezz'ora dopo ci sono sei partiti diversi e uno si sta per scindere.
Conclusione 2: ça va sans dire un dibattito del genere può avvenire e può interessare solo gli elettori di una certa parte politica. In nessun altro partito ci sarebbe stato un così lacerante dibattito su una tizia che effettivamente va a fare quello per cui è stata votata. Pd a parte, intendo. Solo che nel Pd vale di nuovo la regola: "se lo dice il segretario Renzi va bene", quindi sarebbe stato tutto risolto abbastanza velocemente.

domenica 8 giugno 2014

Persone che ero davvero convinto fossero morte... 1

Ogni tanto mi succede. A volte capita con persone comuni che incontro per la strada, altre con personaggi famosi di cui improvvisamente mi arrivano notizie o che vedo in tv/sul web.
Me lo avessero chiesto 10 secondi prima, avrei spergiurato che fossero morti da un bel pezzo.
Le spiegazioni possibili a questo fenomeno sono 3:

1) c'è una falla in Matrix;
2) c'è una falla nel mio cervello;
3) sono talmente pessimista che, appena sento una brutta notizia su qualcuno, considero assolutamente scontato che sia morto il giorno dopo.

Sicuramente in quest'ultima categoria rientra Micheal J. Fox. Probabilmente avevo sentito che era malato di Parkinson tipo nel 2000 e davo ormai per assodato che fosse morto da tempo. Invece è ancora vivo e nel 2013 ha pure recitato in una serie televisiva con il suo nome.

Marty McFly è ancora con noi!
Quindi... niente. Scusa se te l'ho tirata Marty. Sono contento che sei sempre vivo.

Potrei essere il primo al mondo ad aprire una rubrica di coccodrilli al contrario...