domenica 17 dicembre 2023

Castlevania Nocturne: tutto quello che non mi è piaciuto

Disclaimer: non è un post per dire che mi ha fatto schifo. Semplicemente avevo adorato la prima serie (anche le stagioni che alla massa non erano piaciute) e avevo grandi aspettative per questo ritorno. Invece mi sono trovato in molti punti a storcere il naso e ad annoiarmi. Non è una brutta serie ma ci tenevo a mettere tutti i puntini sulle i.

Salvata in calcio d'angolo... (ndr.)

1) Richter e i suoi scontati traumi infantili. Ho trovato l'intera backstory del personaggio banale al limite del ridicolo con l'unico evidente vantaggio di essere corta (dopo torniamo su questa cosa). Nell'istante stesso in cui la madre gli dice "corri al porto" prima di combattere contro il vampiro evidentemente fighissimo, sai già che col cazzo scapperà e che questo le costerà la vita. La cosa è talmente telefonata che puoi tranquillamente andare in bagno e tornare con calma. C'è di buono che il combattimento è effettivamente bello da vedere (un livello qualitativo che purtroppo cala sensibilmente nel corso della serie) e che il personaggio di Olrox è interessante e ben scritto.

2) Gente che insegna ai francesi come fare le rivoluzioni. Ok, sinceramente, l'intero arco narrativo di Annette ed Edouard è un chiaro caso di appropriazione culturale. Perché siamo tutti d'accordo sul fatto che i francesi siano un popolo di boriosi che si gloria di iniziare grandi imprese che poi terminano con esiti un po' ridicoli. Va tutto bene. Ma per una cosa hanno effettivamente un primato storico indiscutibile: sono quelli che hanno rovesciato più regimi e ammazzato più gente di sangue blu nel mondo. Proprio senza alcun paragone, danno 10 a 1 a tutti gli altri. Quindi ecco, far arrivare due tizi ex schiavi dai Caraibi e farli parlare in piazza per spiegargli che se loro hanno rotto le loro catene allora ce la possono fare anche gli europei, mi sembra leggermente offensivo. Anche perché la rivolta degli schiavi ad Haiti termina vittoriosamente nel 1804 (quando oggettivamente Napoleone aveva altro da fare) e nella serie saremo nel 1790 ca. Quindi non si capisce a. cosa ci faccia lì gente che in realtà dovrebbe iniziare la sua rivolta nell'anno successivo (1791); b. a prescindere cosa ci faccia lì gente che dovrebbe essere impegnata a fare la sua rivoluzione, non certo ad andare a fare in fighi in quelle degli altri; c. comunque in Europa la schiavitù era stata abolita da un pezzo a fine '700: lo ricordo per gli statunitensi che l'avevano ancora nel 1864, si sentono in colpa e per questo devono rompere il cazzo pure a noialtri.
Annette ed Edouard sono chiaramente la quota minoranza della serie. Che andrebbe pure benissimo, se non fosse inserita nella storia in modo talmente pretestuoso e ignorante da massacrare ogni senso di empatia nei loro confronti.

3) Backstory noiose parte 2: il problema vero però è stato l'episodio 3. Perché avevo alzato il sopracciglio sui personaggi di Annette ed Edouard ma la morte di quest'ultimo nell'episodio due me li aveva comunque fatti prendere in simpatia. Poi è arrivato il terzo episodio e mi ha devastato. Perché la backstory di Richter era noiosa ma almeno te la presentavano in 3 minuti e mezzo con un bel combattimento. Per questi due credevo che avessimo già fatto esposizione nei 30 secondi in cui dicono "eravamo schiavi, ci siamo liberati dai nobili, adesso siamo venuti ad aiutarvi". Era una roba talmente lineare che non c'era molto bisogno di altro. Seguono invece 20 minuti in cui sta roba viene reiterata con tutti i particolari che agli americani piacciono tanto: piantagioni, frustate ecc. Tutta roba che allo statunitense medio eccita da morire e quindi ce la dobbiamo mettere. Salvo l'incontro di Annette ed Edouard a teatro come l'unico flashback interessante.
Ma serviva a presentare in modo più accurato l'antagonista di Annette.
Ci speravo, peccato che quell'antagonista venga obliterato in un episodio randomico in modo così ridicolo e privo di pathos che veramente ti chiedi per quale cazzo di motivo ci abbiano mostrato tutta quella storia. Una gestione dei tempi di trama da denuncia.
Ah, sul finale di episodio tre c'è anche il discorso di Annette al popolo francese (esattamente 12 persone in una piazza, hanno problemi di comparse anche nell'animazione?) in cui ci ripete per la terza volta la sua backstory. Perché era una schiava e adesso è venuta a spezzare anche le nostre catene. Non so se vi è chiaro. Magari eravate distratti. Volete che lo ripetiamo un'altra volta? Tranquilli, credo che ve lo ridiremo almeno in altre tre o quattro occasioni prima delle fine della serie.

4) Tutti magici. Uno dei punti di forza della prima serie su Castlevania era il modo in cui ogni personaggio aveva capacità molto distinte e poteri caratteristici. I fight in cui Trevor, Sypha e Alucard combattevano insieme erano una gioia per gli occhi perché tutto quello che facevano era perfettamente identificabile e nella diversità componeva un quadro armonico. In questa serie i poteri dei personaggi sono molto appiattiti in quello che sembra un bisogno spasmodico di far usare la magia a tutti quanti. Ne risulta che sono tutti meno interessanti. Fra l'altro non si è capito bene cosa sia successo alla frusta dei Belmont. Oltre a cambiare skin, in Castlevania faceva semplicemente esplodere i mostri e i vampiri più deboli. Qua è molto meno micidiale e lo stesso vale per tutte le armi usate. Cosa fra l'altro molto strana, visto che nel videogioco Richter era quello dotato di una mossa suprema per ogni arma (la frusta che invece si incendia c'è ma anche qui viene ricollegata al fatto che il personaggio è un mago). Non si capisce perché abbiano voluto annacquare il concept di "guerriero addestrato che fa strage di creature della notte grazie alle sue armi sacre" per aggiungerci "però meno male che la sua ava gli ha lasciato i poteri magici sennò sarebbe una pippa al sugo". Non solo indebolisce la sua caratterizzazione ma indebolisce anche l'unicità degli altri personaggi. Vanno un po' meglio Maria e Annette che almeno hanno dei tratti distintivi (l'evocazione degli animali e il controllo del metallo), ma non si arriva mai a quelle scene stupende di combattimenti corali della prima serie. Semplicemente tutto si mischia un po' in un pastone unico in cui spiccano per contrasto i vampiri, sui cui poteri invece si è lavorato in modo secondo me più efficace.

5) La deriva Rey. Sempre legato al problema della magia, una cosa che NON mi è piaciuta PER NIENTE è l'aver legato l'uso dei poteri alla psicologia del personaggio. Una delle cose più belle della prima serie di Castlevania è che i personaggi sembravano sempre assolutamente competenti in quello che facevano. Sypha era una maga con i controcazzi perché le sue tecniche crescevano di complessità e accuratezza mano a mano che si scontrava con gente sempre più forte. Nelle ultime puntate dell'ultima stagione era sbalorditivo il modo in cui i combattimenti venissero scritti per far vedere quanto porca troia fosse brava nel gestire la magia. Qua siamo in totale controtendenza con roba che personalmente metto nella sezione "cose che avrebbe potuto fare Rey in Star Wars". Ovvero: non ho nessun problema se Richter viene traumatizzato dalla morte della madre e smette di usare la magia per quello. Posso non avere problemi sul fatto che in un momento estremamente drammatico e con le spalle al muro, un'esplosione incontrollata di magia repressa gli procuri una via di fuga. Ho però ENORMI problemi sul fatto che immediatamente dopo inizi a usarla come se non avesse mai fatto altro negli ultimi quindici anni di vita. Nel giro di cinque ore Richter inizia a fare robe estremamente complesse, su cui mai si è addestrato e che mai ha praticato nella vita. Letteralmente Rey nell'ultima trilogia di Star Wars. Non c'è nessun motivo per cui dovrebbe saper fare quelle cose. Le fa perché la trama lo richiede e perché la magia funziona alla cazzo. Il problema di sta roba è che è pigra e favorisce soluzioni di sceneggiatura pigre. Il momento in cui il BBEG sarà troppo forte e Richter risolverà tutto appellandosi al potere dell'amicizia è già da ora prevedibile e noioso.

6) Le creature della notte col cuore. Non ho nessun problema sul fatto che Edouard conservi una coscienza e faccia un po' il cazzo che gli pare in barba agli ordini del suo padrone. Potete però, per favore, darmi una cazzo di giustificazione di trama? Un errore nel procedimento alchemico? Una distrazione del mastro fabbro? Un talismano che gli protegge l'anima? Letteralmente qualunque cosa andava bene. Bastava qualunque cosa. E invece no. Una cosa che è evidentemente un'eccezione nel canon di Castlevania che contraddice tutto quello detto finora, succede perché boh succede. Edouard è bello e canta bene. Quindi succede. Che te frega? E tralasciamo il fatto che una creatura evidentemente difettosa, ribelle e che istiga comportamenti strani in tutti gli altri venga lasciata là in cella a continuare a fare il cazzo che gli pare perché boh, il prete era troppo impegnato a whinare sulla gente che non va più in chiesa immagino.

Cosa salva tutto questo e mi spinge a vedere anche il seguito della storia? I vampiri sono discretamente fighi. Orlax in particolare è interessante e signore iddio per favore fate che non diventi l'amico vampiro di Richter. Infine l'apparizione di Alucard negli ultimi 50 secondi dell'ultimo episodio. Perché Alucard si ama. Sempre.