giovedì 11 settembre 2014

La ricorderemo così...

Mi sembra alquanto preoccupante, per la mia salute mentale intendo, l'improvvisa voglia che mi è presa di commentare la morte dell'orsa Daniza. Solitamente questi dibattiti mondani li sfuggo come la peste. Tuttavia una piccola riflessione in merito forse vale la pena di farla, perché si ricollega indirettamente al discorso del post precedente su "gente che combatte guerre che capiscono solo loro".
Ora, cosa c'è da dire sul caso Daniza? In realtà molto poco. Un mesetto fa, in Trentino, un cercatore di funghi in borghese si aggira per i boschi e si imbatte in un'orsa. Invece di togliersi dalle palle alla velocità della luce, posa il cestino, si nasconde dietro a un albero e si mette a osservarla mentre bada ai cuccioli. Purtroppo le orse con i cuccioli sono politicamente contrarie alla presenza di umani guardoni e lo caccia in malo modo. A sentire il cercatore di funghi si è trattato di una titanica lotta fra l'uomo e l'animale. A giudicare dalle ferite riportate (qualche graffio su braccia e gambe e, evidentemente, nessuna lesione profonda) o ha la pelle tipo Superman o l'orsa si è limitata a dargli un paio di pacche per poi rimandarlo a casa a calci in culo (teniamo presente che si tratta di un animale che può arrivare 150kg, per la serie... per ammazzarti basta che decida di salirti sopra).
Immediatamente scoppia il caso e il governatore del Trentino, con un coraggio degno di Indiana Jones, subito si pronuncia per l'arresto dell'orso che verrà catturato e tradotto in cattività. Perché basta con questi orsi immigrati che si permettono di girare per i boschi e comportarsi da orsi.
Oggi la notizia della tentata cattura: l'orso, colpito da un dardo anestetico, muore per boh... non si sa, allergia forse. O la dose era troppo forte. Comunque muore.

Cosa emerge da tutta questa vicenda? In realtà, solo cose che già sapevamo. Essere una nazione di cialtroni non si esprime solo nel fatto che esultiamo perché la criminalità organizzata, la prostituzione e il traffico di droga ci hanno fatto alzare il PIL e quindi possiamo sperperare qualche altro miliardo di euro in barba al patto di stabilità. Si esprime anche nelle piccole cose. Cosa emerge infatti da questa vicenda se non l'immane, eterna, estrema cialtronaggine di chiunque viva al di sotto delle Alpi? Pensateci bene, in questa vicenda nessuno è stato all'altezza del proprio ruolo.
- il boscaiolo della domenica che non solo non ha nessuna idea di come ci si comporta nei confronti di un animale pericoloso ma non ha nemmeno il comune istinto di sopravvivenza che porterebbe il primate medio a pensare: "forse stare nei pressi di un orso di 150 kg non è esattamente una buona idea"
- la regione che si affretta a ordinare la cattura dell'animale in questione perché "metti poi che ci denunciano e poi come si fa?"
- la forestale o chi per loro che ci mette un mese a prendere un animale, poi lo ammazza per errore e si fa pure scappare i cuccioli (ne hanno preso solo uno).

In definitiva siamo una nazione di cialtroni e quindi succedono cose cialtrone. Questo è l'unico commento che avrebbe senso fare. L'indignazione lascia il tempo che trova. Ha senso indignarsi perché nel Sahara non c'è l'acqua corrente? No, perché le condizioni non lo permettono. Ha senso indignarsi perché Daniza è morta? La verità è che, statisticamente, è vissuta anche troppo, considerando che stava in Italia.

Ecco che però si scatena la guerra. Perché non importa quale sia il motivo. L'importante è dividersi su due fronti, prendere fiato e iniziare a litigare sparando quante più cagate possibile. In una escalation che esemplifico qui sotto:
1) prendete i soldi dello stato per gli orsi e poi li ammazzate;
2) vorrei vedere voi se un orso vi ammazzasse il figlio;
3) gli animali devono essere rispettati perché non conoscono la malvagità;
4) allora non ammazzate nemmeno le zanzare se gli animali vi piacciono così tanto;
5) non verremo più in Trentino così imparate;
6) di voi terroni ne possiamo fare a meno;
7) allora andatevene in Germania...

ecc. ecc. ecc.

Nel frattempo, noi ce la vogliamo ricordare così:


mhhae

sabato 6 settembre 2014

I ragazzi morti e la gente che confonde il pesce col cazzo

Parlare di un fatto come quello di Napoli è sempre difficile. Qualunque cosa dici sicuramente sbagli e la tentazione sarebbe quella di non dire niente. Da una parte perché un diciassettenne ammazzato mentre andava in motorino non è certo un punto luminoso nella storia delle nostre forze dell'ordine (e non è che di punti luminosi ce ne siano a dozzine eh), dall'altra perché dire "non si può sparare alla gente così" è tremendamente facile, a casa propria, con il culo al caldo e una tazzina di caffè posata a fianco della tastiera.
Quello che però non posso sopportare è la folla dei miei "compagni?" che nella solita esaltazione da fuck the police! si affretta a mettere questo episodio nel già ampio faldone con foto d'archivio denominato "brutalità delle forze dell'ordine in Italia dal 1945 a oggi". Ho sentito gente paragonare Davide Bifolco a Carlo Giuliani e la pallottola esplosa dal carabiniere alla Scuola Diaz.
Nel bene e nel male eh. C'è gente che dice "stronzi avete ammazzato un altro dei nostri come Carlo" e altra gente che grida "hanno fatto bene, come con quell'altro terrorista di Giuliani".
Giusto per far vedere come in Italia, non importa quale sia l'argomento, ma le persone che non capiscono un cazzo di schierano sempre, infallibilmente, su due fronti nettamente contrapposti. Combattendo una guerra che solo loro capiscono perché solo loro riescono a concepirla.

venerdì 5 settembre 2014

Recensire cose che il resto del mondo ha già visto da anni: Hunger Games

Se passate su internet una discreta parte della vostra giornata, l'apparizione improvvisa di una recensione di Hunger Games non può non avervi suscitato un sorrisetto malizioso. Non starò a spiegare il perché per tutti gli altri (JL+4chan) e vi risponderò un deciso: "no, non è quello il motivo".
Ok, in parte. Semplicemente ho sempre ignorato i libri della serie HG, nonché i film e il mondo che gli sta attorno, come una bimbominkiata senza né arte né parte. Tuttavia i recenti avvenimenti hanno portato alla luce una verità da me sempre ignorata: la protagonista era proprio la Jennifer Lawrence che avevo tanto apprezzato qui. Evidentemente c'era una falla nel mio sapere che andava colmata subito. Quindi mi sono scafatto prestare il dvd del primo film.

A che serve tirar frecce quando la gente ti muore attorno da sola? (ndr.)
Quindi, giudizio in breve... è effettivamente una bimbominkiata di proporzioni cosmiche. Per fortuna che il mio sesto senso non sbaglia mai in questi casi. Seguono approfondimenti in cui vorrei spoilerare in modo pesante, quindi se ancora non lo avete visto e vi interessa, vi conviene guardarlo e poi tornare qui, che ne parliamo assieme.