lunedì 20 ottobre 2014

Il giallo della focaccia

Già da alcuni mesi un mistero avvolge il mio paese. Protagonista: il venditore di pizza al taglio. Perché, quell'uomo pelato, di una certa età, pur avendo sempre sul bancone la scritta "focaccia: 1 euro" a volte me lo vende a 1 euro e a volte a 50 centesimi?
Non può dipendere da me... se gli stessi semplicemente simpatico io, me lo dovrebbe vendere sempre a 50 centesimi.
Non può dipendere nemmeno da lui, perché a volte c'era la sua collega e anche lei me lo vendeva a volte a 1 euro a volte a 50 centesimi.
Impossibile dipenda da un fatto temporale: ci sono andato in giorni diversi, a orari diversi, con fenomeni atmosferici diversi e non si è mai presentata una regolarità evidente. Inoltre a volte ho fatto trascorrere anche diverse settimane fra una visita e l'altra, quindi non può dipendere dal rapporto fedeltà.
Certamente non dipende dalle tasse pagate: lo scontrino non me lo fa mai.
Che dipenda dalla gente presente? Magari quando è pieno di turisti me lo vende a 1 euro per non fare preferenze, quando invece ci sono solo io, sa che sono del paese e me lo mette a meno.
Mah eppure a volte c'era gente e me l'ha comunque fatto a 50 centesimi.
Magari è un pizzaiolo onesto (pur non facendo lo scontrino). In alcune mattinate sa che la pasta non gli è venuta benissimo e mi abbassa il prezzo. Però non mi sembra di aver mai riscontrati particolari cali di qualità: è sempre stata una focaccia onesta.

Mah. Secondo me va a umore. Per forza la Cina ci fa il culo. Abbiamo gli  imprenditori che vendono la roba a seconda di come si svegliano la mattina.

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