giovedì 17 luglio 2014

Le dieci cose

Qualche tempo fa (oddio sono passati un paio d'anni) erano di moda le liste. Non so se vi ricordate... Fabio Fazio e Saviano ci hanno stracciato le palle per settimane leggendo le liste delle cose. Che una lista: bello. Due liste: eeeeh. Tre liste va bene. Ma alla quarta te rompi i coglioni (cit.)
Fra i vari elenchi di questo e di quello era anche partita l'iniziativa: dì a Saviano le 10 cose che rendono bella la vita. C'erano dei moduli che potevi riempire con la tua top ten (soprattutto presso le librerie Feltrinelli) per poi spedirla a Saviano.
Al tempo ignorai la questione però ultimamente mi sono riscoperto a pensarci. Quindi, come si fa per liberarsi di una canzone che continua a risuonarti in testa, ecco qui, nero su bianco, la lista delle 10 cose per cui ha valso la pena vivere, fino ad oggi. Ovviamente ho seguito le regole originali: niente temi universali (tipo l'amore, la pace nel mondo ecc.) e niente persone (parenti, amici, fidanzate ecc.)
Via...

1) Guidare veloce: autostrada, sole primaverile (o autunnale) sulla testa, 130 km/h di media e buona musica di sottofondo. Quando viaggio, mi sento quasi vicino all'eternità. Come se fossi sempre stato lì, al posto giusto. Ovviamente fino a quando non sento sete/fame o la radio passa una canzone inascoltabile.

2) Il mare forza 10. C'è tanta gente che ama nuotare. Io no. Mai sopportato. Eppure se c'è una cosa che mi fa tornare bambino è il mare in una giornata ventosa, quando le onde sono altissime e basta fare dieci passi nell'acqua per esserne sommerso. Amo da impazzire la sensazione di essere travolto dal mare e allo stesso tempo la certezza che non potrà portarmi via (e vorrei vedere, a 10m dalla riva).

3) Le rovine di Micene. Siamo stati, credo, l'unica quinta superiore della mia generazione ad essere andati in gita ad Atene e in Grecia. Tuttavia non potrò mai scordare l'ascesa all'Acropoli di Micene. Il percorso a spirale, i venti fortissimi che ci avvolgevano e all'improvviso mettersi a correre scalando la salita per raggiungere la cima mentre il resto del gruppo ti guarda come se fossi un cretino. La fatica e l'esaltazione di raggiungere le vetta per primo (per primo dopo le migliaia di turisti prima di te, ovviamente). Penso sia così che si sentano gli alpinisti.

4) L'eclair. Si tratta di un bigné francese di forma allungata. Comprato in un piccolo forno di Caen e mangiato mentre tornavo al mio alloggio universitario. Un orgasmo.

5) Nuvole. Adoro il cielo nuvoloso. Non in tempesta, ma proprio le nuvole quando passano. Come i fiocchi di neve, non esistono due cieli uguali. Che poi anche questa cosa dei fiocchi di neve andrebbe sfatata. A me sembrano tutti uguali.

6) Il lavoro ben fatto. Qui non posso essere originale, perché in merito ha già detto tutto Primo Levi ne "La chiave a stella"
Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono
Rendersi utile, svolgere un compito veramente necessario e raggiungere degli obiettivi. Si potrebbe vivere di questo... se ci fosse uno stipendio, diciamo.

7) Le risate sotto pressione. Amo i momenti in cui il mondo sembra gravarti sulle spalle. Devi fare diecimila cose e cerchi di fare in pochi minuti quello che normalmente ti avrebbe richiesto un'ora. Tutti si agitano intorno a te e tutto è in tensione. E ti scoppia una risata che tutti si girano a guardarti e si chiedono "che cazzo si ride quello che siamo nella merda?" e non capiscono quanto sia bello quel momento. Perché ci siamo, perché lavoriamo insieme, perché siamo vivi. E la vita è bella.

8) Svegliarsi molto prima che suoni la sveglia. Ti guardi intorno, guardi l'orologio e scopri che mancano ancora due ore al momento di alzarsi. Sorridi e ti rimetti a dormire.

9) Libri. In qualsiasi forma, in qualsiasi luogo. Lo scorrere delle parole che formano idee, storie, sensazioni, attimi strappati alla realtà e al pensiero e fissati in frasi, paragrafi, pagine. La scrittura è l'arte suprema. Prima della pittura, prima della scultura, prima della musica, prima di qualsiasi altra arte. Niente come la parola scritta ci avvicina all'animo umano. All'inizio era il verbo. E' una delle poche cose vere di quel libro.

10) Il chianti classico. Abbiamo tante belle bottiglie in Italia ma il vino delle mie zone non lo batte nessuno. Anche se è tagliato con il merlot. Ed è proprio questo il bello. Il sangiovese da solo è un vino aspro, duro. Mescolato con un po' di vino francese diventa un nettare divino.
A dimostrazione del fatto che dai miscugli nascono le cose migliori.

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