mercoledì 11 luglio 2012

Onestà intellettuale

Da qualche anno, in ogni discussione politica su internet, arriva sempre il tizio x che accusa il tizio y di non avere "onestà intellettuale". Fateci caso: è la nuova versione della legge di Godwin.
Significa che il tizio x muove critiche e/o argomentazioni strumentali che poco hanno a che fare con il tema trattato. Oppure che usa alcuni stratagemmi retorici per truccare l'andamento di una conversazione che altrimenti perderebbe.

Il mio pensiero su tale comportamento è: chissenefrega? Nel senso che, fra Aristotele e Socrate, io sono dalla parte di Socrate. Un conto è se il tizio x fornisce dati fasulli a sostegno della sua tesi. Un conto è se prende i dati e ci chiacchiera sopra in modo tale da farti sembrare che 2+2=5
Se sei tanto coglione da farti convincere che 2+2=5, beh saranno anche un po' cavoli tuoi.
E se tu oppositore non riesci a controbattere a uno che sostiene che 2+2=5, beh forse dovresti passare a conversazioni meno impegnative, tipo sul tempo.
Insomma, pavento alquanto un mondo in cui le figure retoriche siano bandite perché altrimenti i bambini a casa potrebbero farsi irretire.

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