venerdì 27 luglio 2012

Chiedere all'ortolano

Pur capendo l'assoluta necessità di scrivere qualcosa in merito alle Olimpiadi di Londra, anche per un giornale come il Fatto Quotidiano che probabilmente colloca lo sport appena prima delle ricette di cucina e della vita sentimentale di George Clooney nella sua scaletta di "cose di cui non ci frega un cazzo", fatico a comprendere su quali basi si fondi l'intervista di Luca Pisapia a Marco Galiazzo, che scopro adesso essere arciere medaglia d'oro ad Atene 2004.


Già la domanda riguardante il doping nel tiro con l'arco appare assurda. A cosa cazzo dovrebbe servirgli il doping? Mica è una gara di corsa. E' un tizio che tira 3 frecce con archi supermoderni leggerissimi in un campo aperto, mica un arciere inglese del XIV secolo che affronta la cavalleria francese con un'armatura di cuoio e maglia di ferro eh. Sta alle Olimpiadi di Londra, mica sul campo di Crécy. Ma che cazzo.
Più interessante la domanda sul sesso. E' risaputo che non si fa sesso prima delle gare sportive. La scusa ufficiale è che è stancante, anche se non si è capito perché dovrebbe esserlo di più di una qualunque altra attività fisica. Certo, se il tizio in questione scopa per 6 ore di fila la cosa rischia di diventare faticosa, ma in tutti gli altri casi dubito possa influire sul fisico. Il secondo argomento è che frega la concentrazione.
Mah. Secondo me sono voci che mettono in giro le società sportive per evitare di dover pagare la camera d'albergo anche alle consorti/fidanzate degli sportivi.
L'intervista si fa però surreale quando si passa su argomenti alquanto lontani dallo sport. Per chi non ha voglia di aprire il link copioincollo il tremendo botta e risposta con le incredibilmente originali opinioni del nostro Galiazzo:
Nello sport la crisi si sente?
Certamente, come in ogni altro settore
Nel tuo sport si sente?
Sì come in tutti gli altri settori.
Ti preoccupa la crisi?
Un po’ sì, ma sono fiducioso.
Per i tuoi figli?
Non ne ho. E quando sarò tranquillo sotto ogni punto di vista allora li avrò.
Una soluzione per la crisi?
Abbassare il costo del carburante, visto che il petrolio fa muovere tutto. Se aumenta il petrolio a catena aumenta tutto.

Interessante. Io direi anche che rosso di sera bel tempo si spera e che comunque non bisogna dire gatto se non l'hai nel sacco. Del resto si sa, un tempo qui era tutta campagna e oggi invece? I giovani sono tutti delinquenti e poi gira che rigira è tutto un magna magna. E io pago!
Però io sono un comune cittadino. Mica un campione di tiro con l'arco.
A quando l'intervista all'ortolano sotto casa? 

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