lunedì 20 febbraio 2012

Perché Sanremo è San... 2

Francamente non avevo nessuna voglia di parlarne. Ma visto che sono stato costretto mi sono trovato a seguire tutta la parte finale di Sanremo in questo fine settimana (ovvero venerdì e sabato sera), tanto vale che dica la mia sulle canzoni.
Rigorosamente in ordine di classifica, dal basso verso l'alto, ecco quindi il giudizio della (mia) critica su Sanremo 2012:
(10) Nina Zilli : "Per sempre". Il simpatico abito dal motivo autunnale è probabilmente l'unica cosa che potrebbe restare in mente della sua esibizione al festival. Di per sé la canzone non sarebbe nemmeno bruttissima. Qualche strofa carina da sentire c'è. Tipo:
Perché l'orgoglio in amore è un limite
Che sazia solo per un istante e poi
Torna la fame
Anche se forse anche no. Comunque non è brutta, è solo talmente banale che proprio non riesce a farsi notare. Si nota invece tantissimo la forma della bocca. No, avete notato che la Zilli ha una bocca grande quanto due bocche normali? Incredibile...

(9) Francesco Renga : "La tua bellezza" si inserisce fra le canzoni non proprio brutte ma che francamente ci potevamo anche risparmiare. Aveva senso fare una nuova canzone che, come altre cento canzoni simili, celebri la bellezza della donna che suscita nell'uomo il desiderio di essere migliore? Forse, se la canzone  in questione fosse migliore di quelle che l'hanno preceduta. Dopo un'ardua valutazione direi di no. Testo carino ma musica decisamente non memorabile.


(8) Eugenio Finardi : "E tu lo chiami Dio". Sinceramente? Non l'ho capita. Mi sono proprio dovuto andare a prendere il testo scritto. Letto il testo mi sento di dire... embé? In teoria dovrebbe essere una canzone che riflette sul bisogno di spiritualità dell'uomo, ma la riflessione dove sarebbe? Un tizio affronta i problemi della vita ma pur essendo in difficoltà non si sente di appellarsi a Dio. E ci volevano 6 strofe e un ritornello per dirlo? Secondo me no.
(7) Samuele Bersani : "Un Pallone". In un Festival pieno di gente che si prende davvero troppo sul serio, il segretario del Pd (ah, non è lui? Eppure secondo me sarebbe perfetto...) è come una boccata di aria fresca. Veramente una bella metafora della vita, enunciata in tono ironico e divertente e con una musica orecchiabile.
Possibilità di vincere Sanremo? Meno di zero. Possibilità di entrare nel mio lettore mp3? 100% Per la prima volta in vita mia mi trovo d'accordo con la critica. Grazie di averlo premiato.
E poi uno che mi porta sul palco dell'Ariston Paolo Rossi merita rispetto a prescindere.


(6) Dolcenera : "Ci vediamo a casa". Io mi chiedo perché? E non "perché ti metti dei trampoli ai piedi se poi oscilli come un marinaio sul traghetto per la Sardegna"? ma perché fare una canzone sul dramma della precarietà se poi la devi cantare tutta sorridente e con la musichetta allegra? Anche se non volessimo andare a sparare sulla croce rossa citando alcune rime alquanto dubbie (la libertà grande cattedrale che non vale un monolocale? No ma, seriously?), l'interpretazione basterebbe ad affondare canzoni anche migliori.
(5) Carone-Dalla : "Nanì". Mi spiegate per favore quale avrebbe dovuto essere il ruolo di Lucio Dalla? Perché cavolo doveva essere lui a dirigere l'orchestra? Non si poteva limitare a raccomandarlo a Morandi? Perché non è che in due siano questo gran successo di immagine. Sembrano un po' una di quelle coppie padre-figlio che vanno ai giardinetti insieme perché la mamma ha paura che sennò "incontra brutta gente" per strada. Che poi il Pierdavide non se lo merita questo trattamento. Canzone apprezzabile, anche se forse, se avesse evitato di scriverla "in pochi minuti" si sarebbe potuto risparmiare rime come Piove ma non ti puoi riparare,/C’è un camionista da accontentare che più che un testo scioccante di denuncia sembra che non si volesse sbattere a cercare una parifrasi un po' più elaborata. Comunque c'è abbondantemente di peggio.
(4) Berté - D'Alessio : "Respirare". Dopo un attimo di sorpresa dovuto alla scoperta che Loredana Berté esiste ancora e un tentativo del popolo italiano di salvarsi attraverso l'eliminazione al televoto, i fan dei due cantanti sono riusciti ad organizzarsi e a portarli in finale. Maledizione. Comunque era prevedibile. La Berté è come una di quelle zie un po' strane. Se decide di venire a cena devi metterla a sedere nel posto buono e prepararle il suo dolce preferito. Altrimenti c'è il rischio che ti lanci il malocchio.

Basta vedere che invece del gatto nero si è portata Gigi d'Alessio. Se non è una minaccia questa...
(3) Noemi : "Sono solo parole" : beh che dire? Ce lo aspettavamo tutti che finisse sul podio. La voce ce l'ha e la fa sentire. Il testo della canzone non era entusiasmante ma era anche molto "sanremese". Per chi non lo sapesse, con "sanremese" si intende: generica canzone di argomento amoroso, non particolarmente originale ma con un ritornello orecchiabile che puoi ricantare mentalmente un centinaio di volte prima di accorgerti che ti ha rotto le palle già da mezz'ora
L'unica sorpresa è che non abbia vinto.
(2) Arisa : "La notte". Resta insvelato il quarto mistero di Fatima. Ovvero come è possibile che Arisa abbia una voce tutto sommato piacevole mentre canta e risulti invece vicina all'istigazione all'omicidio quando parla normalmente. Comunque la canzone era carina e io l'avrei premiata solo per il fatto che finalmente si è tolta quegli occhiali.


 
(1) Emma : "Non è l'inferno". Questa è la vittoria di Amici di Maria di Filippi, che si conferma miglior trampolino di lancio per il successo nel campo artistico italiano. O questo, oppure la giuria si è rincoglionita. Da qualche anno a Sanremo risulta molto cool far vincere canzoni socialmente impegnate. Tanto che ci provano un po' tutti a buttarla lì e a vedere come va a finire. Però un conto è far vincere una canzone contro la mafia a tratti retorica ma quanto meno con un testo di valore, un altro è questo polpettone indigesto, con un pathos eccessivo e sempre sopra e fuori dalle righe. Prima tracci un quadro di disgrazia e disperazione, ovvero: non avere casa, non poter diventare padre, essere andato in guerra per il paese, addirittura "non potersi comprare da mangiare", e poi concludi che in fondo "Non è l'inferno?" Ma allora cosa cazzo ti lamenti a fare? Stai zitto no?
Siamo di fronte alla prima canzone autonegazionista della storia.

In conclusione sì, Sanremo ha fatto schifo anche quest'anno. Arrivederci al prossimo.




2 commenti:

  1. Hai dimenticato Erica Mou dalla categoria giovani...

    Lei merita. u.u

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  2. Non guardo mai Sanremo giovani. In realtà in genere non guardo nemmeno Sanremo, ma i giovani proprio non li considero a prescindere.
    Sarà che in genere sono decenti e quando non lo sono hanno comunque la scusante "oh, sono un giovane, che vuoi da me?"
    Quindi mi diverto meno^^

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