giovedì 23 febbraio 2012

Quando Pratchett ti frega

Buongiorno, oggi parliamo di...

Potrebbe scrivere un libro anche sulla spesa alla Coop e andrebbe bene lo stesso (ndr)
Per parlare di questo libro, c'è bisogno di introdurre una metafora. Vi è mai capitato di tornare a casa da lavoro (o da scuola o dalle Poste Italiane), stanchi morti, col raffreddore, con la sensazione di avere la febbre e mentre vi dite "ok, stasera una cenetta leggera e alle 10 sono a letto" compare la vostra compagna o vostra madre con un sorriso a 32 denti che vi annuncia felice di aver preparato la carbonara e le braciole di maiale?
Praticamente è la stessa cosa. Intendiamoci, io adoro le braciole di maiale. Per non parlare della carbonara. Così come adoro, anzi vado pazzo, per tutto ciò che riguarda la storia dell'universo, la teorie sui quanti e sugli universi paralleli, i buchi neri, la relatività, l'E=mc2 e, in genere, qualsiasi nozione di fisica che non richieda di calcolare i vettori o mettere in pratica delle formule. In fisica ero negato. Odio la fisica applicata. Però amo tantissimo stare a sentire i fisici che parlano di costellazioni, stelle di neutroni, supernove, neutrini e velocità della luce. Ovviamente dovrei studiare trent'anni solo per arrivare vicino a capire come dove e quando e perché la matematica dimostri quello che dicono. Però mi fido.
Tornando a Pratchett, il problema fondamentale è che mi sono fidato. Uno entra in biblioteca cercando un libro leggero e divertente, che ti distolga un po' dalla routine quotidiana e... cosa potresti scegliere se non il maestro indiscusso del fantasy comico?

Piccola parentesi per chi non conoscesse Terry Pratchett, esposta tramite punti di interesse:
1)Come cavolo fate a non conoscere Pratchett? Andate a leggerlo! Subito!
2)Comunque è il fondatore indiscusso del genere fantasy-comico. Si tratta di una branca della letteratura che segue, in apparenza, tutte le regole del genere, portandone però agli estremi alcuni caratteri a fini ironici. Esempio pratico: 
«E adesso che succede?» chiese Duefiori.
Hrun si stuzzicò l'orecchio con un dito che guardò poi meditabondo. «Oh, mi aspetto che fra un minuto apriranno la porta e mi trascineranno nell'arena di un tempio dove lotterò forse contro due ragni giganti e uno schiavo di due metri proveniente dalla giungla di Klatch e poi libererò una principessa legata all'altare e ammazzerò un po' di guardie o roba del genere e poi la fanciulla mi mostrerà il passaggio segreto per andare va da quel luogo e libereremo due cavalli e scapperemo via con il tesoro».
Hrun appoggiò la testa sulle mani intrecciate, guardò il soffitto, fischiettando piano.
«Tutto questo?» domandò Duefiori.
«Di solito»
[da Il colore della Magia]
3) Il mondo Disco è la saga di Pratchett che ha riscontrato maggior successo di pubblico. La trama dei libri, in genere indipendenti uno dall'altro sebbene accomunati dalla figura del mago Scuotivento, si svolge in un mondo piatto, sorretto da quattro elefanti a loro volta sorretti da una tartaruga gigante. Un sole e una luna minuscoli si muovono intorno con orbite concentriche e i campi magici sono talmente forti da rallentare la luce (che si muove poco più veloce del suono).
E tutto questo è solo l'inizio. Leggete e fate leggere Terry Pratchett! (pubblicità-progresso 2012)

All'inizio sembra tutto normale. Siamo all'università invisibile, i maghi bisticciano come al solito, il genio incompreso dell'istituto sta per provare la sua nuova invenzione: una versione magica della scissione nucleare che dovrebbe trasformare la materia in energia taumaturgica (un po' come nel nostro mondo la materia può diventare energia tramite E=mc2). Nel corso dell'esperimento, l'energia magica risulta talmente elevata da poter essere impiegata nell'apertura di un nuovo universo. Un universo strano, dove il Caso è alla base degli eventi, mentre nel Mondo Disco predomina il narrativum (ovvero la necessità narrativa delle storie), gli oggetti si muovono in linee curve e soprattutto i mondi non poggiano su tartarughe.
Da questa premessa il libro assume un andamento alternante. A capitoli, in genere brevi, riguardanti l'esplorazione del nostro universo da parte dei maghi - e di un mago particolare, Scuotivento, nominato per l'occasione Professore di Geografia insolita e crudele per la sua notevole capacità di sopravvivere ai pericoli (fuggendo) - si alternano lunghi intermezzi riguardanti tutte quelle cose estremamenti affascinanti della fisica che ho elencato sopra e che se dovessi ripetere farei prima a copiaincollarle.
Insomma, appare presto evidente che Pratchett ci ha fregato. Pensavamo di avere fra le mani un libro di puro svago e invece si tratta di un saggio di divulgazione scientifica. Ma siamo costretti a perdonarlo perché la prosa, ancora una volta, è sublime. Pratchett riesce a presentare le teorie più avanzate della fisica moderna, andando avanti spesso per decine di pagine, senza essere noioso e con un brio che fa pensare che ti potrebbe anche illustrare le qualità dei fagioli usati per la tombola di Natale senza perdere l'interesse del lettore.
Insomma, il libro che tutti stavamo aspettando per capirci qualcosa del mondo che ci circonda, senza avere la sensazione di star rileggendo il manuale di biologia del liceo.

Unica avvertenza: è praticamente impossibile leggere più di tre capitoli di seguito senza prendersi una pausa. Sebbene sia tutt'altro che monotono, inevitabilmente ogni capitolo divulgativo infarcisce letteralmente il lettore di informazioni. Gli intermezzi riguardanti i maghi sono evidentemente pensati come "boccate d'aria" prima di tornare a immergersi nei fatti, ma risultano alla lunga del tutto insufficienti a smorzarne l'effetto.
Insomma, decisamente non è il Pratchett che conosciamo, ma siamo stati decisamente felici di conoscerlo.
 E' un bastardo ma gli vogliamo bene lo stesso.

ps.
"non capiamo ancora tutto, ma solo perché il nostro cervello non è abbastanza evoluto. Dateci un altro milione di anni e vi facciamo vedere noi"
eletta migliore citazione di febbraio.

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