giovedì 25 ottobre 2012

Galileo non rassicurava nessuno

Ok, visto che ormai hanno tutti detto la loro stronzata sulla sentenza del tribunale dell'Aquila, prima di conoscere le motivazioni, pure io dico la mia. Giusto per fare il famoso "coro di opinioni fino a quando il fatto non è più di moda" (cit.).

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/24/terremoto-clini-sulla-sentenza-unico-precedente-e-quello-di-galileo/392330/

Riassunto delle puntate precedenti: L'Aquila, città dell'Abruzzo, 6 aprile 2009, viene colpita da un sisma di magnitudo 6.3 che causa più di 300 morti e 1500 feriti. Si apre un'inchiesta sulla protezione civile e sulla CGR (Commissione Grandi Rischi), formata da sette scienziati. Dopo tre anni arriva la sentenza di primo grado, che condanna Franco Barberi, Enzo Boschi, Mauro Dolce, Bernardo De Bernardinis, Giulio Selvaggi, Claudio Eva e Gianmichele Calvi.
Il mondo scientifico (e parte di quello politico) si ribellano. Assurdo condannare degli scienziati perché non hanno saputo prevedere un terremoto: i terremoti sono imprevedibili! Bla bla bla, sempre la solita Italia, bla bla bla la libertà scientifica, bla bla bla Galileo, bla bla bla giudici proni alla volontà popolare e via così. C'è stato perfino chi ha annunciato che da ora in poi non collaborerà più, in quanto scienziato, con le istituzioni politiche.
La gran minaccia.
In tutto ciò, sembra che nessuno abbia la minima idea di quale sia stato l'argomento del processo. Segno evidente che anche gli scienziati vanno inseriti in quelle categorie, come gli artisti, i politici e i fumettari, che quando vedono colpito uno dei loro partono subito lancia in resta senza nemmeno sapere dove sia il benedetto mulino a vento.
Peccato che l'incapacità di prevedere i terremoti non sia un punto a favore della difesa, bensì dell'accusa. Il ragionamento è semplice: se non puoi prevedere che un terremoto ci sarà, come fai a prevedere che non ci sarà? Perché questo è successo nella famosa riunione del 5 aprile con la popolazione. La Commissione Grandi Rischi ha riunito tutti e ha detto: "andate tranquilli, non prevediamo nessuna scossa forte, tornate tutti a casa". Poche ore dopo le case crollavano. Sfiga eh.
Ma la cosa più divertente, se ci può essere qualcosa di divertente in questa tragedia, è che gli imputati se la sarebbero probabilmente cavata con un'assoluzione per insufficienza di prove se non fosse stato per Bertolaso. Vi ricordate di Bertolaso? Il capo della protezione civile a cui piaceva farsi fare massaggi alla cervicale da brasiliane in perizoma (che si sa, i massaggi fatti da una in perizoma sono tutta un'altra cosa).
Vera conferma che del maiale non si butta via niente, le intercettazioni sugli appalti del G8 di Genova tornano utili anche nell'inchiesta sul terremoto dell'Aquila. Bertolaso viene infatti registrato mentre parla con l'assessore regionale dell'Abruzzo Daniela Stati, a cui chiarisce che la Commissione Grandi Rischi è stata convocata a un solo scopo rassicurare la popolazione. Riporto testualmente:

“Li faccio venire all’Aquila o da te o in prefettura, decidete voi, a me non frega niente, di modo che è più un’operazione mediatica, hai capito? Così loro, che sono i massimi esperti di terremoti diranno: è una situazione normale, sono fenomeni che si verificano, meglio che ci siano 100 scosse di 4 scala Richter piuttosto che il silenzio perché 100 scosse servono a liberare energia e non ci sarà mai la scossa, quella che fa male”. Quindi la conclusione: “Parla con De Bernardinis e decidete dove fare questa riunione domani, che non è perché siamo spaventati e preoccupati, ma è perché vogliamo tranquillizzare la gente.

Uno dei vizi degli italiani, insieme ai processi agli scienziati, è quello di trattare i governati come dei bambini di 10 anni. Meglio tenerli buoni e non farli agitare, che poi fanno casino e si fanno male da soli.
Non che nell'80% dei casi non sia giustificato.
Tuttavia, se sei uno scienziato e ci tieni alla tua reputazione, potresti anche far a meno di prestarti ad operazioni che, lo sai benissimo, hanno soltanto un "valore mediatico". Soprattutto se c'è la possibilità, anche remota, che una casa seppellisca una famiglia. Soprattutto in presenza di uno sciame sismico che continua da un mese.
In altre parole, la Commissione doveva fare una cosa sola: andare dai cittadini e dirgli "non abbiamo la più pallida idea di cosa potrebbe succedere domani. Potrebbe esserci una scossa del nono grado ma anche un'invasione dei saturniani o Godzilla che esce dal mare, per quanto ne sappiamo. Quindi boh, fate vobis".
Non sarebbe stato rassicurante ma sarebbe stato esatto. E i sette tizi adesso non avrebbero una condanna in primo grado sulle spalle. Quindi, per quanto mi riguarda, cazzi loro. Francamente non mi fanno nessuna pena e non sono pronto a gridare contro la giustizia oscurantista in loro favore.

Ma forse pensavano di far bene. Si sa, il panico crea problemi. Magari credevano fosse meglio che la gente stesse a casa...
Bella obiezione. Ma chi glielo ha chiesto di preoccuparsi per il panico mio o di altra gente? Immaginatevi un idraulico che viene a casa a stimarti una perdita che ti dice: "nah, stai tranquillo, torno la settimana prossima con calma e la sistemo". Poi la notte ti si allaga casa e quello ti dice "eh vabbé, non ci avevo capito nulla, ma non te l'ho detto perché sennò ti preoccupavi".
Ma vaffanculo, no?

Detto questo... è giusta la condanna per omicidio colposo? Secondo me no. Nel senso che se loro sono colpevoli di omicidio, a quale reato rispondono quelli che hanno organizzato il famoso "evento mediatico"? O vogliamo parlare di quelli che hanno costruito la casa dello studente con piloni di sabbia? Questi tizi sono semplicemente colpevoli di essere dei cretini. Una condanna giusta, sarebbe farli girare vita natural durante con in testa le orecchie d'asino.
Giusto per ricordargli che avere contatti con la politica non è mai facile. Figuriamoci con Bertolaso.

E soprattutto, lasciamo in pace Galileo per favore. Non è che ogni volta che uno scienziato fa una stronzata dobbiamo andare a ripescarlo.
E poi perché sempre Galileo? Ha pure ritrattato. Se proprio vogliamo prendere un esempio di persecuzione utilizzate Giordano Bruno o Copernico. Almeno loro li hanno bruciati.

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