giovedì 6 settembre 2012

Oggi non è successo nulla

Il tipico caso di coglionaggine da facebook: alcune persone costruiscono una finta edizione del Corriere della Sera per prendere in giro Grillo.
 
 
Il titolo ricorda molto quelli de Il Male "Citofonava e scappava".
Solo che tanti militanti del M5S lo prendono sul serio e si mettono veramente a difendere il comico al grido di "chi non lo ha fatto da piccolo?". Questo fa seriamente riflettere sull'identità dei sostenitori della rivoluzione in Italia, anche se è vero che dall'altra parte ci sono quelli che vanno in giro vestiti da Asterix.
Però la riflesssione è un'altra. Quanto stanno messi male quelli del Fatto per mettere una notizia del genere in prima pagina?
Oggi non è davvero successo nulla.
 
 

4 commenti:

  1. La levata di scudi istantanea fa riflettere sulla serietà del movimento dei grillini. Più in generale, rende l'idea di come sia vissuta la politica in Italia a prescindere dallo schieramento: come una fede religiosa o calcistica, in cui non condividi realmente qualcosa ma APPARTIENI a qualcosa, che necessita costantemente di essere difesa ed affermata per valorizzarsi attraverso di essa.

    Quanto al fatto quotidiano, se non mi disgustasse moderatamente mi diletterei nella lettura dell'articolo solo per fare il "giochino del bavaglio": prendi un articolo a caso da quella testata, un evidenziatore giallo, tanta pazienza ed evidenzi con grazia la parola "bavaglio" ogni volta che la incontri. Alla fine riconti le linee gialle, e se il numero è minore del numero di neuroni dell'autore dell'articolo vinci il plastico della villa di quello che chiamano B. (manco fosse Voldemort porca troia, che bisogno c'è di elevare gli idioti a simbolo del male AFFETTANDO IL COGNOME OMMIODDIOCHESCANDALO) durante un Bunga Bunga.

    Ok, la smetto.

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  2. Che poi anche tu scrivi B., quindi ti meriti come minimo una pernacchia.

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  3. Rofl, sul bavaglio mi sono rovesciato dalla sedia.

    A mia discolpa del B., posso dirti che lo uso da molto prima che esistesse il Fatto Quotidiano. Erano i giorni di Natale 2008 e discettavo amabilmente di faccende italiane su un blog ormai inesistente appartenente al mondo La7. Stanco di riscrivere "Berlusconi" per la 40milionesima volta (sembra strano ma ai tempi era presente assai) lo abbreviai in B., rispondendo anche al mio simpatico interlocutore che mi minacciava di denunce per calunnia visto che accostavo il suo beniamino all'eroe Mangano (cosa che fra l'altro a B. non è mai dispiaciuta). Mi ricordo benissimo che scrissi qualcosa come "ok, da adesso lo chiamerò B., così potrai pensare che Mangano ha abitato in casa di Babbo Natale. Contento?"

    Riguardo al Fatto Quotidiano... meh. Posso dirti che è l'unico giornale ad avere un sito internet decente. Ed è anche l'unico a pubblicare articoli comparabili alla versione cartacea invece delle comode quattro parole in croce unite dai puntini di sospensione in stile Darkline.
    Ci sono ovviamente delle parti inguardabili ma le utilizzo per alimentare l'(auto)ironia che mi aiuta a sopravvivere. Inoltre sono drogato dalla prosa di Travaglio - mi dichiaro colpevole.
    Cartaceo in genere leggo Repubblica. Ma solo per l'amaca di Serra, le finestre di Messina e il riquadro di Augias. Il resto potrebbe sparire nel vuoto cosmico insieme al suo padre fondatore.

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  4. No ma infatti ti capisco, sono io che non leggo giornali (ed è una colpa).

    Però Travaglio lo detesto comunque. :mhhae:

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