martedì 25 aprile 2023

SWJ:FO - a simple Star Wars Story

Non so scrivere recensioni di videogiochi. Soprattutto perché sono vent'anni che gioco solo a roba multiplayer e senza una trama e quindi non ho il background adatto per farlo. Però ho un pc nuovo, sto recuperando cose e su questa devo assolutamente dire due parole. Eccoci quindi alla non recensione di Star Wars Jedi: Fallen Order (2019).

Tutto quello di cui la Disney non ha capito un cazzo (ndr.)
Prendere in mano questo videogioco è un bicchiere di acqua fresca nel deserto. Perché sono anni che questo franchise ci offre solo merda (con qualche limitata eccezione) e finalmente sembra di tornare a casa. Non anticipiamo però gli argomenti importanti e diciamo un paio di cose sul gioco in quanto tale.
Innanzitutto, è perfetto per i nabbi come me. È un soulslike con meccaniche abbastanza semplici, facili da padroneggiare anche se non prendete in mano un controller da anni e con un sistema di gioco che vi prende per mano e vi accompagna passo passo a fare le cose. Ogni livello e ogni passaggio è pensato per ridurre al massimo le perdite di tempo e soprattutto le frustrazioni connesse al genere. Morite saltando in un punto? Vi respawnano direttamente lì di fronte e potete riprovarci istantaneamente. Dovete affrontare un miniboss? Se il punto di salvataggio non è lì di fronte è tre passi più indietro. I puzzle ci sono, sono anche molto carini, ma non sono robe impossibili. Soprattutto: l'open world è quasi inesistente. Sto videogioco è un bellissimo treno su rotaie su cui sali sopra per goderti storia e paesaggio.
E mi rendo conto che sto descrivendo come bellissime una serie di cose che al fan puro e duro dei soulslike potrebbero far cagare alla grande. Se lo giocate e vi fa cagare probabilmente c'avete ragione, semplicemente non siete il target giusto.

La storia è... semplice. Tremendamente semplice. Siete un padawan fuggito dall'Epurazione che viene a sapere di una lista di bambini sensitivi alla Forza da nascondere all'Impero e possibilmente da addestrare per ricostruire l'Ordine. Un percorso messo in piedi in modo assolutamente pretestuoso e all'insegna dello "zero sbatti" più assoluto. Plot twist telefonati da giorni arrivano con puntuale regolarità. E mi rendo conto che vi sto descrivendo tutte cose che potrebbero far pensare ma allora fa schifo? e invece... no. È bello.
È bello perché è, davvero, è quello di cui avevo bisogno da anni senza rendermene conto del tutto. Questo videogioco, nella sua semplicità estrema, va alla radice di Star Wars e ne incarna con forza lo spirito che ormai si pensava perso da anni. Si tratta di un fantasy, puro e semplice, come Star Wars era prima che arrivassero sedute politiche in Senato, midi-chlorians, inutili spiegazioni pseudoscientifiche, armi ad energia che sparano attraverso l'iperspazio e le ripetitive, melense, continue, PERVASIVE E NOIOSE storie di cowboy spaziali che ormai dominano in questo universo.
Rogue One era bello e The Mandalorian è a volte bello ma, davvero, quello non è Star Wars. Quelli sono film di guerra e western portati in una galassia lontana lontana. Giocate SWJ:FO e capirete perché sia diverso e perché sia sulla stessa linea della trilogia originaria. C'è un cavaliere errante che deve compiere una quest. Mostri e avversari da sconfiggere con una spada lucente. Un cammino dell'eroe durante il quale affrontare traumi e dubbi, uscendone come una persona migliore. E nemici terribili, dai devastanti poteri, che solo un eroe può affrontare. Questo gioco è quello che Star Wars è sempre stato: puro fantasy.

Grazie.
Non ci voleva tanto.



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