lunedì 16 novembre 2015

Vicinanza

Premettendo che non ho alcuna simpatia per le persone per i bimbominkia che cambiano l'immagine profilo di facebook con i colori della bandiera francese, mi spiegate che senso ha scrivere dappertutto "ipocriti, allora perché non cambiate profilo tutti i giorni per tutti i morti in giro per il mondo eh? EH?"
Il perché si chiama "vicinanza".
Non si tratta di essere ipocriti, semplicemente alcune cose ci colpiscono di più perché ci riguardano direttamente. Esempio pratico: a un vostro amico muore la moglie in un incidente stradale. Mica è il primo incidente stradale mortale. In Italia ce ne sono qualche centinaio ogni anno. Fate le condoglianze a tutti? Ovviamente no. Le fate a lui perché lo conoscete.
Mettiamo che non sia vostro amico ma abiti invece nel vostro comune. Magari siete passati cento volte dalla strada in cui sua moglie è morta. Magari una volta vi ha un po' slittato la macchina e avete pensato "sta cazzo di strada, quando piove fa schifo". Ovviamente se poi ci muore qualcuno ci state male.

Ora immaginatevi se tutte le volte che fate le condoglianze a qualcuno, vi apparisse gente alle spalle per dirvi: "ma ieri a Frosinone Pinco Palla è uscito di strada e si è schiantato contro un cedro. Perché di lui non ti preoccupi? Che la sua vita vale meno!? MERDA!"

Tutte le vite meritano rispetto ma è umanamente impossibile dispiacersi per chiunque. Si tratta di vicinanza emotiva. Ci fanno stare male le disgrazie delle persone vicine e conosciute, le altre no. È normale. È umano. Cade un aereo russo in viaggio verso l'Egitto. Forse è un attentato. Forse no. Chi sta male? Probabilmente quelli che sono andati 2-3 volte in vita loro in vacanza in Egitto passando dalla Russia. Sicuramente ci stanno male i russi che la sentono come una disgrazia nazionale. Esprimono cordoglio gli egiziani perché sono coinvolti. Basta. Fine. È normale.
Fanno degli attentati a Parigi: la gente che si sente colpita è esponenzialmente più numerosa. C'è chi ha parenti o amici che ci abitano. Chi ci è stato in vacanza. Chi ci ha vissuto. Chi semplicemente lo sente come un attacco all'Europa... perché Parigi è effettivamente la culla della nostra civiltà. Non è esattamente come un attentato a Pechino che per noi ha praticamente la stessa importanza di Frosinone.

Gente, seriamente, datevi pace. Non è che per contrastare tutti i bimbominkia che invocano la guerra nucleare contro i musulmani dovete per forza fare gli stronzi. Di fronte alle tragedie, si può fare anche l'incredibile sforzo di restare in silenzio. Almeno fino a quando lo shock non è passato e si può tornare a discutere con raziocinio.
Fatelo sto sforzo.

bandiera francese random inserita a caso

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