sabato 28 novembre 2015

Exodus librorum

In questi giorni a casa mia stiamo vivendo un dramma. Il mio ormai imminente trasferimento in casa nuova ha per la prima volta prodotto un attrito fra me e la mia reverenda madre sulla decisiva questione del:
"mi porto dietro i miei libri"

Si è infatti prodotto uno strano fenomeno. Essendo vissuto da sempre insieme a mia madre ed essendo i nostri gusti abbastanza simili, logicamente i "suoi" libri sono stati i primi che ho letto. Quanto meno prima che virasse sulla narrativa da "donna di mezza età" con amori infelici, famiglie con problemi ecc. In questi giorni ci siamo quindi accorti che diversi libri che io consideravo miei visto che lei non li legge da vent'anni mentre io li avrò riletti minimo 20 volte, lei li considera ancora suoi. Dopo lunghe discussioni siamo giunti a un accordo parziale. "Accordo" sta per "posso portare via quello che voglio purché non si accorga che li metto nelle scatole" e "se non trovo un libro e me l'hai fregato, te lo vengo a riprendere a casa tanto c'ho le chiavi".

Anyway, sono riuscito a portarmi via:
  • Simone de Beauvoir "Tutti gli uomini sono mortali" - l'ho semplicemente minacciata di disconoscerla da madre se non me lo lasciava
  • Id, "Il sangue degli altri" - secondo me non si ricorda di averlo
  • Asimov, "Cronache della Galassia Centrale", "L'Altra faccia della Spirale", "Viaggio allucinante" - non lo sa, li ho rubati
  • Lewis Roy, "Il più grande uomo scimmia del Pleistocene", l'ho ottenuto con la scusa ma tanto te non lo leggi mai!
  • J.R.R. Tolkien, "Il Signore degli Anelli" - porca puttana, stava da così tanto tempo nella mia libreria che giuro mi ero scordato che era suo. Cioè, lo sapevo, ma quando lo tieni in camera per quasi diciotto anni non scatta l'uso capione?
  • George Orwell, "La fattoria degli animali", "1984" - rubati di nascosto
  • Peter George, "Il dottor Stranamore" - come sopra
  • Bram Stoker, "Dracula" - non lo scoprirà mai
Cosa non sono riuscito a prendere:
  • Tutto Calvino - non lo molla la maledetta
  • Austen, "Orgoglio e pregiudizio" - giura che piuttosto va lei all'anagrafe per disconoscermi
  • Bronte, "Cime tempestose" - quello è mio, ha detto
  • S. Benni, "La compagnia dei celestini" - dice che lo posso prendere ma stranamente non si trova. Che combinazione...
  • Il mio vocabolario di latino Campanini-Carboni delle superiori. Che in realtà era il suo vocabolario di latino. Il mio era un IL comprato il primo anno e usato forse due settimane. Consiglio per gli studenti: se volete tradurre i classici, prendetevi un vocabolario di cinquant'anni fa. Giuro che la qualità è incomparabile. In ogni caso mi tocca portarmi l'IL perché non posso stare senza un vocabolario di latino ma questa non gliela perdono!
Cosa mi sto lasciando dietro:
  • Tutto quello che ho comprato della Troisi (la prima trilogia in versione supervolume da 20 euro e il primo libro della seconda) - per quanto mi riguarda la possono usare per avviare il camino;
  • Tutti i libri di Narnia - e fanculo alla stronza che mi ha detto "era amico di Tolkien... è bello!" Non era bello per un cazzo.
  • Tutta la serie della Spada della verità di Goodkind. Ci ho pensato un po' e mi son detto "ma chissenefrega?"
  • Libri sparsi della Bradley
  • Libri sparsi di Cornwell
  • Libri sparsi di Grisham
  • Libri sparsi di King
  • Fumetti vari
  • Dune, tutta la saga - oh non mi ha preso, non ci posso far niente
  • Rice, "Intervista col vampiro", diciamolo, i suoi vampiri mi fanno cagare. Niente di personale eh ma Dio che fighette.
Non mi viene in mente altro. Forse farò un post, una volta rimessa in ordine la libreria, per fare l'inventario di quello che ho portato via.
O forse no, che sticazzi?

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