venerdì 21 giugno 2013

Leviathan: tifare per i tedeschi non è mai stato così facile

La mia ultima recensione risale a molti mesi fa. Non che nel frattempo sia rimasto in ozio, semplicemente sono stato fagocitato dal Kobo su cui ho riletto:
  • l'intera saga di Martin (a cui ho aggiunto in cartaceo La danza dei draghi);
  • i primi 5 libri del ciclo di Ambra di Zelazny;
  • la tetralogia di Ilium di Simmons;
  • Il Cacciatore di draghi di Tolkien.
Il fatto che stia usando il Kobo (costo 100 euro) per, nel 90% dei casi, rileggere cose già lette mi preoccupa alquanto. Però il 10% residuo mi da grandi soddisfazioni. Tanto per dire, di Simmons mi mancava il quarto e ultimo libro, mentre di Zelazny ero stato costretto a leggere Le Coorti del Caos in francese durante l'Erasmus(1).
Tutto questo non deve però distrarci dall'argomento di oggi, ovvero la recensione della trilogia di Leviathan, di Scott Westerfeld.
I protagonisti: un male necessario (ndr.)
La trama: siamo in universo alternativo in cui Charles Darwin, oltre a dar vita all'evoluzionismo, ha anche creato una scienza genetica avanzata. I suoi epigoni hanno raggiunto un tale livello di raffinatezza che a inizio '900 sono ormai in grado di creare nuove specie utili all'uomo, dagli enormi elefantiaci usati per i trasporti a balene produttrici di idrogeno, in grado di emulare i dirigibili.
Il Leviathan - balena dirigibile
L'Inghilterra è il paese capofila della nuova scienza genetica, che la utilizza senza tanti patemi d'animo riguardanti gli embrioni o lo sfruttamento degli animali, con un pragmatismo invidiabile anche se brutale(2).
La Germania invece sta dall'altra parte. Che sorpresa eh?
L'Europa e il mondo sono spaccati in due fronti nettamente contrapposti, all'incirca inquadrabili nell'Intesa e negli Imperi centrali della Prima Guerra mondiale. Da una parte i darwinisti (Inghilterra, Francia, Russia, Belgio, Olanda e Italia) dall'altra i "cigolanti" (Germania, Impero austroungarico, Impero ottomano). I secondi si affidano alla tecnica e all'energia elettrica, considerando le specie mutate alla stregua di un abominio contro le leggi di natura e di Dio. 
Full Metal Panic!!!
In questo mondo alternativo anche gli studi meccanici si sono evoluti secondo linee differenti e pur essendo l'aviazione ferma agli aeroplani e agli zeppelin di inizio '900, modello "Barone Rosso", l'esercito di terra può contare su carri armati che invece di muoversi su cingoli hanno le gambe.
Si sa però che la storia più cambia più resta uguale. Per questo motivo le potenze europee sfruttano l'assassinio dell'Arciduca Ferdinando d'Austria per risolvere le loro divergenze in materia scientifica iniziando la Prima Guerra Mondiale del mondo alternativo.
In questo conteso, negli anni 1914-1915 si svolge la storia di Alek e Deryn. Lui è il figlio illegittimo dell'Arciduca ucciso, lei l'orfana di un aviatore che si finge un maschio per poter volare sul dirigibile militare Leviathan e partecipare alla guerra. Riusciranno i due a mettere fine alla guerra, dare il voto alle donne e nel frattempo a sposarsi, avere 4 figli e vivere in una casa con lo steccato bianco e un grosso cane di nome Fido che scorazza in giardino?
Lo scoprirete leggendo il libro. Per il momento vi dovete accontentare di un accenno.

Detto questo, cosa c'è di buono e bello in questa trilogia? Vale la pena di leggerla? Affrontiamo la questione per punti e in tre fasi.
Perché sì:
a) ambientazione - non è proprio steampunk, visto che le macchine non sono alimentate esclusivamente a vapore, ma le suggestioni che crea (il mondo alternativo, la diversa evoluzione tecnologica ecc.) ci vanno molto vicino. Sicuramente un genere che si trova molto di rado nelle librerie italiane e che quindi spicca per originalità sullo sfondo.
b) la visione storica - al di là delle diverse armi con cui combattono, i fronti contrapposti ricalcano le motivazioni reali della Prima Guerra Mondiale. La posizione della Turchia, giusto per fare un esempio, a metà strada tra l'adesione agli Imperi Centrali e i legami commerciali/navali con l'Intesa è resa con grande precisione, segno che Westerfeld si è studiato a fondo il contesto storico su cui doveva scrivere. I tizi che cercano di parlare con cognizione di causa sono sempre molto graditi. Unica critica che mi sento di fare è la posizione dell'Italia nel contesto darwinista. Considerati i legami con la Triplice Alleanza tenuti fino al 1914 avrebbe dovuto essere cigolante.
Ce ne faremo una ragione.
Del resto ci si potrebbe anche chiedere come l'ipersviluppo tecnologico non abbia cambiato le condizioni di fondo dell'evoluzione storica europea. Però sticazzi: è un libro per ragazzi, mica un trattato di storia alternativa.
c) Le illustrazioni sono carine


d) l'idea degli animali modificati non è certo nuova, ma la descrizione del Leviathan è comunque notevole. Api che vivono all'interno di una balena gigante, il cui miele ottenuto tramite il nettare dei fiori è scomposto negli elementi essenziali da vermi modificati che liberano l'idrogeno che va a gonfiare gli strati esterni della balena stessa facendola volare.
Non male.

Perché meh:
1) I dialoghi sono penosi e il linguaggio utilizzato è assurdo. Giusto per fare un esempio: in media ogni tre frasi, un personaggio random esprime il giudizio che il tizio x "è una pezza da culo(3)". Potrebbe starci, se si volesse rendere l'idea di un linguaggio "basso" e rozzo delle classi sociali inferiori, ma è l'unico insulto che chiunque rivolge a chiunque in tutto il libro. Al massimo ci saranno un paio di "idiota" a fine e inizio libro. A questo si aggiunge "Dummkopf" (asino!) dal tedesco, che è invece l'offesa che Alek insegna a Deryn.
L'effetto è di rendere ridicola ogni conversazione. Spero vivamente che l'autore tentasse di rendersi simpatico a un pubblico molto molto giovane. Per quanto mi riguarda, sono sicuramente fuori range.
2) Deus ex machina assurdi e per di più usati male
3) La contraddizione tra darwinisti e cigolanti è solo apparente. In realtà entrambi perseguono gli stessi scopi e i rispettivi interessi e la contrapposizione sta più nei mezzi utilizzati che non in visioni del mondo differenti. Con il risultato che uno finisce per tifare per i tedeschi, perché i pezzi di piombo mica si lamentano quando vengono usati dagli umani per uccidersi a vicenda mentre falchi e pipistrelli invece potrebbero avere di meglio da fare che non partecipare alle guerre delle altre specie.
Poi si capisce che lo scopo dell'autore era proprio far intravedere un'affinità tra i due fronti nemici. Solo che lo fa così bene che alla fine davvero non si capisce perché se la prendano tanto gli uni con gli altri. Avrei apprezzato maggior coraggio su questo punto e l'elaborazione di filosofie di vita veramente alternative anziché l'espressione di mere preferenze

Perché no:
Probabilmente sono io che non ho più quattordici anni e non posso più identificarmi nei personaggi ma, francamente, la caratterizzazione di Alek e Deryn lascia molto a desiderare. Facendo finta di credere che una ragazza di sedici anni possa tranquillamente spacciarsi per un ragazzo a bordo di un dirigibile dell'aviazione militare(4) tutto il rapporto fra i due, che non può che sbocciare inevitabilmente nell'ammmore, appare semplicemente ingiustificato.
Seriamente, i due vivono grandi avventure insieme e diventano amici, ma non si riesce a comprendere, nel libro, dove stia il momento di svolta che li porta ad innamorarsi l'uno dell'altro. Deryn si scopre innamorata quasi per caso e nemmeno ci perde tanto tempo a pensarci sopra. Un giorno si sveglia e ama Alek. Lui ancora peggio. Prima è il suo amico per la vita. Poi scopre che è una donna e allora l'ama.
Sì ma perché?
Boh, non viene spiegato. La soluzione più semplice è che si amino perché è un libro e ci stava bene. Insomma, le atmosfere romantiche non sono proprio nelle corde dell'autore.

Il voto finale: 7--
Carino e leggibile con qualche buona intuizione. Non ci spenderei soldi sopra ma se lo trovate nelle biblioteche della vostra città (come ho fatto io) potete perderci del tempo.


(1) Perché i francesi sono un popolo civile e hanno tutti i libri di Zelazny nelle biblioteche.
(2) La questione viene risolta con uno scambio tipo:
- ma non ti sembra ingiusto sfruttare altri esseri viventi in questo modo?
- perché, quanto ti mangi una bistecca cosa credi di fare?

touché
(3)Tra l'altro, una pezza da culo dovrebbe essere all'incirca un asciugamano. Ma per quale motivo gli inglesi dovrebbero usare degli asciugamani da culo se non hanno il bidet? Avrebbe avuto più senso scrivere "pezza da piedi" o qualcosa di simile.
(4) Viene da chiedersi come abbia fatto ad evitare per tutto il tempo il vecchio "chi non piscia in compagnia è un ladro o una spia"

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