venerdì 30 marzo 2018

Io comunque vado in treno

Visto che mi sono ricordato dell'esistenza di questo blog, tanto vale che lo sfrutti per buttare giù quello che penso del seguente volume, concessomi in prestito in vista dell'incontro pubblico con l'autore:

Titolo senz'altro azzeccato
L'autore: Mirko Manetti ha un blog personale, con una bio incasinata come solo un tizio nato dopo gli anni '80 può avere. Mi ha particolarmente incuriosito quell'accenno alla partecipazione a Forum del 2010, cosa che si ricollega bene con l'attività di improvvisazione teatrale. Cioè, io non lo scriverei sul cv, ma sono gusti. Le faq però sono abbastanza divertenti e sono anche utili se volete farvi un'idea del modo in cui scrive. 

La trama: il libro è invece in gran parte un prodotto del web. Si tratta di un collage di resoconti giornalieri del pellegrinaggio a piedi da Montelupo fiorentino a Roma, sulla Francigena, pubblicati in un primo tempo su facebook e poi riadattati in un unico volume.
Il classico diario di viaggio, in pratica, con i suoi incontri, successi e disavventure.


Il commento: carino. Si legge velocemente, è scorrevole e mai noioso. L'esperienza è senz'altro interessante per come viene narrata, specialmente per chi è del tutto a digiuno del tema. Mi verrebbe da dire che fa venire voglia di viverne una simile, e certamente la parte iniziale in cui si forniscono i "consigli per camminare" è incoraggiante, però no. La voglia passa dopo le prime venti pagine.
Certo, sono perfettamente d'accordo con l'autore quando parla del "vivere" i luoghi. C'è una bellissima pagina in cui si spiega come attraversare i paesaggi in modo lento consenta di sentirsi parte di essi, di fermarli nella memoria, di acquisirli come propri. E sono d'accordissimo e sono pronto a mettere la mano sul fuoco che sia una fonte di arricchimento personale incredibile ma... no. Mi fa fatica. Bel tentativo Mirko, ma col cazzo che mi faccio trenta km a piedi al giorno, mi disp. 
Nota a margine per gli ostelli e i posti per dormire: se l'accoglienza per i pellegrini è quella descritta, meglio prenotarsi i B&B lungo la strada. Seriamente.
Insomma, sembra un'impresa da praticare per gente molto in salute e con una forte motivazione. Da questo punto di vista gli accenni alla componente "spirituale" del viaggio, sebbene abbastanza in secondo piano, lasciano un po' indifferenti, specie se si è dei miscredenti convinti.
Il finale con i tre arrivi mi ha lasciato abbastanza perplesso.

Giudizio: 7? Non è esattamente il mio genere ma l'ho letto con piacere. 

Avvertenza: i non toscani potrebbero a volte trovarsi a disagio con i vocaboli.

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