domenica 25 marzo 2018

E tutto va come doveva andare

Potrei andare subito su netflix a guardarmi Luke Cage, a cui sono finalmente riuscito ad approcciarmi dopo un anno di titubanza, ma visto che stanotte dormiamo un'ora in meno e domani mattina sono di nuovo di turno, perché non dar fondo al mio innato masochismo con un post sul blog semidimenticato?

Dopo le ultime elezioni mi ero infatti dimenticato di dire una cosa importante. Tipo: "io l'avevo detto eh".
No, seriamente, io l'avevo dettoqui

Ah, però su una cosa mi ero sbagliato. Avevo detto che i Cinque Stelle rischiavano di essere il primo partito con un programma inconsistente e con vaghe promesse di reddito minimo e che sarebbe bastata una proposta anche solo vagamente credibile sul lavoro per fargli prendere il largo. Beh, a quanto pare ero colpevolmente pessimista. NON NE AVEVANO BISOGNO.

Però c'è un lato positivo. Mi sembra che la sinistra italiana abbia iniziato un serio processo di autocritica. Ha preso atto che questa deriva liberista ha effettivamente distrutto ogni legame con il proprio popolo e che sia necessario, dopo essersi cosparsi il capo di ceneri, mettersi al servizio di una reale politica di cambiamento e protezione social.. AH NO. Perché avviare un processo di rinnovamento e cercare di riparare ai propri errori, quando ci si può chiudere in camera, con Laura Pausini a tutto volume, a fare video su youtube lamentandoci di quanto il nostro ragazzo sia stupido e non ci capisca davvero e non ci abbia mai meritato e adesso lo voglio vedere se riesce a farci un governo, con quella zoccola! 
Perché la sinistra italiana fa politica come una quattordicenne lasciata dal fidanzato. Esattamente come avevo predetto, mi sembra.

Però adesso la sinistra italiana ha alte aspettative. Chi sta al governo perde consensi, si sa. Chi sta all'opposizione invece li guadagna. Quindi adesso ci chiudiamo nelle nostre camerette a piangere. Tempo un paio di anni, vedi come tutti quegli elettori ingrati vengono a cercarci. Vedremo quanto gli piacerà un governo Salvini-Di Maio. LOL

Aspettative con un paio di fallacie logiche alla base:
numero 1) - non è del tutto vero che chi sta all'opposizione guadagna sempre i consensi. Ed è un po' strano che a sostenere questa tesi siano gli eredi del PCI. No, nel senso, se il PCI avesse guadagnato voti per ogni legislatura passata all'opposizione, adesso dovrebbe governare come minimo l'Impero Galattico. E invece...
numero 2) - proprio a grandissime linee... avete presente contro cosa la gente ha votato a questa tornata elettorale? Sarà un'impressione mia, ma mi verrebbe da dire, se dovessi tirar fuori delle robe a caso: "job act, Fornero, impoverimento generico". Ora, dando per scontato che Salvini e Di Maio non possano realizzare i punti fondanti del loro programma, ovvero il reddito minimo e la flat tax, la domanda è: quali punti potrebbero avere mai in comune per un governo insieme?
Solo a me viene in mente, di nuovo, Job Act e Fornero?

Da qui l'ipotesi: ma se venisse fuori un governo Salvini-Di Maio, che in un anno circa cancellasse il job act, garantisse a un po' di persone di andare in pensione prima e, diciamo, varasse una nuova legge elettorale con un premio di maggioranza per la prima lista, secondo voi quanti consensi perderebbero?
Solo a me viene in mente: nessuno?

Lo sapete sì, che nel giro di un anno potrebbero l'uno candidarsi ad ereditare quello che rimane della destra e l'altro quello che rimane della sinistra? E provate a indovinare chi è che rimarrebbe schiacciato in mezzo?
Adesso siete tutti traumatizzati perché la sinistra ha toccato il fondo. Perché il 19% è il risultato più basso mai ottenuto nella storia repubblicana. Beh, ho una brutta notizia da darvi: una volta toccato il fondo, si può benissimo continuare a scavare.

Fate voi...

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