lunedì 20 luglio 2015

I moderatori e la libertà di insultare le mamme

Fondamentalmente è vero che si capisce cosa rappresenti davvero per noi una persona, solo quando la perdiamo. Devo quindi ringraziare youtube per aver tolto la monetizzazione al canale principale di Zeb89 ed avermi chiarito le idee.
Però procediamo con ordine visto che, chiaramente, ci sono due domande a cui è fondamentale rispondere. Ovvero: chi è zeb89? E perché ci occupiamo di lui?

Risposta 1) - fondamentalmente, prendendo in prestito una descrizione altrui molto accurata, un tizio che su youtube si guadagna la paghetta mensile trollando male la gente. Il canovaccio dei video è sempre lo stesso: prendi un gioco random -> insultalo in x modi possibili -> condisci il tutto di bestemmie e dirty talking in toscano dialettale. Seguono grasse risate da parte del pubblico e rosik/flame degli appassionati del gioco stesso abbastanza polli da cadere nelle provocazioni.
Con "abbastanza polli" intendo davvero tanto. Da cui deriva la fondamentale differenza fra trollare seriamente e trollare male. Il vero troll è quello che riesce a far nascere flame infiniti senza far capire a nessuno che lo sta facendo apposta. Invece Zeb lo fa talmente allo scoperto che giusto un casual finito per caso sul suo canale potrebbe cascarci.
Il mio giudizio sul suo canale è comunque stato sempre abbastanza vago. Semplicemente capisco che ci siano ampie fette di pubblico che apprezzano un tipo di comicità basata sul ripetere "lezzo" x*y volte in un video e passo avanti. Dopotutto la natura aborre il vuoto e se non ci fosse lui a soddisfarli sicuramente ci sarebbe qualcun altro.

Risposta 2) - ci occupiamo di lui perché, dopo diversi anni, ha finalmente fatto il passo che tutti si aspettavano. Ogni vero youtuber che diventi minimamente famoso, a un certo punto smette di fare semplici video e si mette a dare opinioni random sul mondo. In genere lo fanno portandosi dietro lo "stile" dei propri video ed è finita come era prevedibile: Zeb parla dei gay come "froci" e "malati di merda" -> video rimosso -> ban di adsense.
Per chi non fosse addentro al meccanismo, adsense è il sistema che permette di monetizzare i video. Tot visualizzazioni = tot soldi (a meno che non abbiate una roba tipo adblock). Il ban di adsense equivale in pratica alla "scomunica" del canale.

E quindi a noi cosa ci frega?
In linea generale nulla. Però è interessante il dibattito che segue ad ogni provvedimento del genere perché perpetua lo scontro che da sempre oppone gli utenti semplici alla moderazione.
Da quando esiste internet esiste anche un fronte, da sempre molto nutrito, di persone secondo le quali la libertà di espressione si comprende e si esaurisce nella possibilità di dire che vostra mamma è una troia.

Non sto esagerando a fini comici eh. La linea di dibattito che queste persone portano avanti è esattamente questa. Loro pensano che vostra mamma sia una troia. Quindi è una loro opinione. Quindi esiste il diritto di opinione. Quindi loro possono scrivere ovunque che vostra mamma è troia e se qualcuno non è d'accordo è un censore fascista che vuole limitare la loro libertà.
Vogliamo applicarlo a Zeb89? Ok. Lui pensa che i gay siano dei malati. Quindi è una sua opinione. Quindi se c'è il diritto di opinione lui può fare 100 video dove dice che i gay sono dei malati di merda e se non siete d'accordo siete dei censori fascisti.

Come si risponde a questa gente? In genere non si risponde. O quanto meno si risponde come faceva il prof del mio liceo:
- Prof secondo me le donne devono stare a casa a badare ai bambini. Non è giusto che lavorino.
- Z**** fuori di classe
- Ma prof questa è una mia opinione
- Sì, ma è un'opinione del cazzo. Fuori.
(ovviamente non diceva "del cazzo", è una semplificazione per farvi capire)
Non si risponde per lo stesso motivo per cui non si risponde a chi dice "allora portati gli immigrati a vivere a casa tua", perché rispondere significa abbassarsi così tanto di livello intellettivo che poi per riprenderti devi andare a casa e passare un mese a rileggere Kant per riprenderti dallo shock. Tuttavia facciamo lo sforzo e spieghiamo la questione una volta per tutte. Risolviamo l'annoso problema del: "perché non posso insultare tua mamma senza essere bannato?"
Innanzitutto il problema della libertà. La libertà, diciamolo una volta per tutte, non è star sopra a un albero. Non è neanche un volo di moscone. La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione (cit.) Con questo voglio dire che essere liberi significa poter entrare a far parte di qualcosa. Ogni gruppo di organizza autonomamente per raggiungere uno scopo. Esempio: un gruppo di amici si mette insieme per giocare a calcio. Lo scopo è divertirsi. Poi si scopre che uno dei membri del gruppo si diverte a spintonare la gente per impadronirsi della palla. Ecco che improvvisamente nascono le punizioni e gli arbitri. Perché? Perché spintonando la gente quel tizio stava limitando il divertimento del gruppo, ovvero stava distruggendo la libertà degli altri di divertirsi. Quindi o sta alle regole, oppure inventa un sport in cui la gente sia d'accordo nello spintonarsi (aka il rugby). 
Lo stesso vale per i forum. Lo scopo dei forum è creare un luogo in cui la gente si diverta a discutere. Se entra un tizio che si diverte a dire che le vostre mamme sono troie, non fa altro che distruggere lo scopo del gruppo. Quindi o smette oppure si trova un forum di insulti. Per questo esistono i moderatori, ovvero gli arbitri dell'internet.
Zeb89, per tornare al caso in questione, tiene il suo canale su una piattaforma che ha come interesse principale il divertimento delle persone attraverso i video. Se alcuni video feriscono/disturbano/distruggono il divertimento di una buona fetta degli utenti o, ancora peggio, allontanano pubblico in favore di altri luoghi, Zeb sta danneggiando la piattaforma. Di fronte a questo non gli viene imposto di chiudere e trasferirsi altrove, semplicemente ci si rifiuta di "pagarlo" per il suo lavoro... e ovviamente si tolgono i video reputati offensivi.
Questo viene definito "fascismo". Un po' come se un pittore entrasse in casa vostra, vi imbrattasse un muro con una roba che vi fa schifo, poi chiedesse di essere pagato e si incazzasse quando vi rifiutate e fate ridipingere il muro.

Concludo: youtube, esattamente come ogni altra piattaforma privata, non ha alcun interesse a rispettare il vostro diritto di dire che le mamme degli altri sono troie. Potete farvi un sito vostro, nell'immensità dell'internet, dove scrivere e dire tutto quello che volete (assumendovene le responsabilità legali).
Spero sia chiaro.

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