martedì 26 agosto 2014

Sulla nuova moda dell'estate...

...che fondamentalmente consiste nel tirarsi in testa un secchio d'acqua ghiacciata e poi donare 10 euro alla ricerca contro la SLA, due riflessioni veloci prima di tornare a deprimermi in altro modo.

1) se contassimo tutta la gente, su internet, che rompe il cazzo ad altra gente perché non ha donato/ha donato poco/ha donato per farsi pubblicità/ha fatto il bagno ma poi non ha donato e moltiplicassimo il numero per 10 euro, a quest'ora i ricercatori avrebbero microscopi elettronici in oro massiccio e andrebbero a lavoro in Ferrari;
2) giusto per la cronaca, non ho donato. Potrei dirvi che è perché mi faccio il culo per 700 euro al mese e che hanno da pagare quelli che c'hanno più soldi. Però sarebbe una cazzata. Un euro lo possono donare tutti, basta il gesto. Dopotutto mica muoio di fame, un euro lo potrei dare. Potrei dirvi che non sopporto i fenomeni pubblicizzati in questo modo, che per venti giorni sembra che la SLA sia IL problema dell'umanità e che dobbiamo risolverlo noi ed ora e poi, dopo che tutti si sono presi la loro secchiata in testa (d'estate fra l'altro, fosse stata una vera sfida l'avrebbero fatta a gennaio), possiamo far comodamente finta che la malattia non esista o convertirci tutti alla prossima causa nobile (magari salvare i bruchi malaysiani dell'estinzione, tanto una cosa vale l'altra, no?). Potrei dirvelo e sarebbe comunque una cazzata, perché la causa resta nobile anche se a portarla avanti sono dei coglioni che si fanno i gavettoni da soli. Potrei dirvi che non sopporto quelli che mi chiedono i soldi con argomenti come "per te è solo un panino al bar, ma per altri può essere la vita". E sarebbe vero ma sarebbe comunque una riflessione non inerente al tema.
Potrei dirvi tante altre cose ma la verità è una sola: sono stronzo. Stronzo e estenuato da una questua che non finisce mai, su qualsiasi cosa, tema, sogno, evento. Scusate, non ce la faccio a salvare tutti. E francamente non sopporto questa pressione morale in base alla quale il piccolo gesto non è solo importante, bensì è FONDAMENTALE per il futuro. Perché è questo il problema.

Il problema delle cause umanitarie è che presentano sempre il lato peggiore del problema. Prendono la lezione di Schindler's List e la rovesciano. Salvare un uomo non significa più salvare il mondo intero. Non salvare un uomo significa aver ucciso il mondo.
Se non doni oggi alla SLA, hai ucciso qualcuno. Se non doni un euro ai centri contro la tossicodipendenza, hai ucciso qualcuno. Se non adotti un bambino in Africa, lo hai ucciso e con lui la sua famiglia e il suo paese. Schindler piangeva perché, solo vendendo la sua spilla, avrebbe potuto salvare una persona in più. Oggi devi vendere la spilla per non ammazzare qualcuno.
Questo è il problema della retorica da internet. La colpevolizzazione sistematica di qualsiasi cosa. Il "Se tutti facessero come te" che giustamente sanziona i comportamenti non corretti è stato esteso anche al "se nessuno facesse questo".
Quello che sfugge è che non sempre abbiamo la responsabilità di qualunque cosa. E quindi non esiste per forza l'obbligo morale di fare qualcosa per rimediare.

Se avete trovato un senso in tutto questo sproloquio meglio. Altrimenti potete fermarvi alla considerazione iniziale: sono stronzo.

2 commenti:

  1. e anche parecchio. non vuoi donare 1 euro? ok non si può donare per tutto, ma almeno taci.
    il tuo discorso e la secchiata d'acqua ad agosto sono la stessa cosa: emblema dell'imperante individualismo che ci sta disgregando.

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  2. Può essere, non dico di no.

    Rifiuto invece l'invito a tacere. Posso non essere d'accordo con quello che dici, ma sono pronto a battermi affinché chiunque possa dire la sua stronzata (cit.)
    Come dimostra il fatto che non modero i commenti al mio blog :P

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