giovedì 15 novembre 2012

Va tutto bene Emma?

Due premesse:
a) James Bond non è mai stato una delle mie icone cinematografiche preferite. Probabilmente perché non mi ha mai affascinato questa storia dell'Inghilterra imperiale e del suo servizio segreto di spie gentiluomo. E mi sono sempre sembrati un po' fascisti;
b) andare al cinema con gli amici che ho io e pretendere di seguire un film seriamente è un po' come presentarsi alla prima della Traviata alla Scala con un naso rosso da clown. Uno spettacolo nello spettacolo.
Detto questo, ecco la mia recensione dell'ultima resa cinematografica di 007 "Skyfall" che, lo dirò subito, non mi è piaciuto.

"Facciamo le cose alla vecchia maniera" (ndr.)

Perché non mi è piaciuto? Le ragioni sono diverse e per comodità andrò per punti.

a) La trama: seriamente, il film è incentrato su una ex spia del governo britannico che per vendicarsi del capo del MI6 ruba la lista degli agenti segreti del mondo occidentale e minaccia di rivelarli, cinque per volta, sul web. Insomma, è il plot di Mission Impossible, ma con un movente peggiore. Banale. Terribilmente e incredibilmente banale. Talmente banale che poteva essere più banale soltanto se ci fosse stato un complotto per mettere le mani sulle armi atomiche e provocare la terza guerra mondiale. Roba vista e rivista in tutte le salse e in tutti i colori.
Per il cinquantenario di James Bond ci aspettavamo di più? Decisamente sì.
Lo svolgimento è semplice, lineare. James ammazza A che ha l'oggetto che lo porta a B, che lo conduce a C.  Seriamente, sui pomeriggi di Italia 1 ho visto storie più complesse. Colpo di scena finale incluso, poteva essere un episodio del Maresciallo Rocca.

b) Altra roba già vista: ci siamo sbellicati dalle risate. Per tutto il film. Un Bond che si estrae una pallottola dal corpo in puro stile Rambo. Un combattimento con tizi asiatici random in un locale che sembrava preso direttamente da Indiana Jones. Un cattivo che è praticamente la copia sputata del Joker di Nolan. L'ennesimo esperto informatico che guida l'agente segreto via radio nei cunicoli di una metropolitana. Su tutto... la preparazione della villa, teatro della battaglia finale, con una serie di trappole artigianali che non si sa davvero se era James Bond a parodiare MacGyver e il bambino di "Mamma ho perso l'areo" o viceversa.
Non esiste un solo momento, in tutto il film, che faccia spalancare la bocca in un moto di stupore. La sensazione preminente è il... "aspetta, ma questo dove l'avevo visto?". E se devo andare al cinema per farmi una panoramica dei migliori film d'azione degli ultimi trent'anni, beh, posso farlo benissimo a casa mia.
Per il cinquantenario di James Bond ci aspettavamo di più? Decisamente sì.

c) La fragilità: l'idea di presentare un Bond un po' invecchiato, fragile emotivamente, non sempre all'altezza della situazione può anche essere carina. Però lo devi fare davvero. E' inutile che mi fai vedere che a 007 tremano le mani quando deve sparare davanti a un bersaglio di plastica, se poi nei combattimenti non sbaglia un colpo nemmeno usando un fucile del '15-'18. E' inutile che fai vedere come fatica a tenere il passo negli allenamenti e che non riesce più, come un tempo, a stare attaccato senza problemi a un'ascensore che sale per cinquanta piani, se poi lo fai correre per quaranta chilometri, evitare i treni della metropolitana che gli cadono in testa e uscire indenne da un lago ghiacciato senza nemmeno fare una smorfia.
Si arriva al paradosso che Bond sembra essere proprio invecchiato, tranne quando deve fare a botte con una ventina di killer mascherati. In quel caso torna in formissima.
Che cagata.

d) Le vecchie maniere: che "oh ragazzi, non stiamo mica qui a smacchiare i leopardi neh". Bond sarà anche vecchio, ma dategli un casolare di campagna, un po' di tritolo, un paio di fucili da caccia e vedi come ti sistema tutti questi giovanotti "alla vecchia maniera". Grazie, ma delle operazioni nostalgia ne abbiamo già avuto abbastanza con Rocky VI.

Voto complessivo: 6

Perché 6?
Perché le scene di azione sono comunque godibili e il vecchietto scozzese che chiama M. - "Emma" - fa simpatia.

ps. La scena di Bond che beve tequila con uno scorpione sulla mano viene candidata d'ufficio al premio per le peggiori tamarrate di sempre.

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