mercoledì 7 novembre 2012

I bambini non hanno più paura dell'uomo nero

La novità di oggi è che forse gli abitanti iuesei non sono completamente cretini. Mi sembra un'ottima notizia.


Un osservatore distratto potrebbe chiedersi: "oh, ma te sei italiano e parli di cattive scelte elettorali? E Berlusconi? Come la mettiamo con Berlusconi?"
Che in effetti è un ottima controargomentazione nel 99% dei casi. Tranne in questo. Perché certo, l'elettore italiano ha fatto negli anni scorsi un grosso errore nel votarlo, ma almeno c'era una ragione chiara. Chiara, certo, non valida. L'elettorato italiano pdiellino è sempre stato formato da 3 grandi categorie:
a) gli evasori fiscali, che votavano B. a ragion veduta;
b) gli anticomunisti, che ancora credono che in Italia ci siano i comunisti;
c) gli spettatori di rete4, che credevano avrebbe abbassato le tasse e reso l'Italia una terra ove sarebbe scorso latte e miele e ognuno avrebbe avuto 40 vergini a disposizione.
Poi ovviamente sappiamo dove sono andate a finire le vergini.
Però capite, c'era una ragione chiara. Populista certo. Il voler credere al "meno tasse per tutti" è sempre stato il punto di confine tra chi non è del tutto idiota e i lettori de Il Giornale, però era quanto meno una scelta razionale. Ove per razionale si intende: "fare qualcosa perché ritieni che ti porterà un vantaggio".
Invece sembra che negli USA esista un buon 48% dei votanti che si reca alle urne per far abbassare le tasse a quell'1% della popolazione composto da miliardari, convinto che in questo modo ne ricaverà un guadagno.
Pur non facendo parte di quell'1%.
Cosa che, a casa mia, si colloca agli antipodi del populismo. E' un po' come fare campagna elettorale nel Sahara promettendo decenni senza pioggia. E il fatto stesso che negli Stati Uniti un tipo come Romney riesca a farsi votare con la promessa di aiutare gli imprenditori a guadagnare di più, è la perfetta dimostrazione di come il diritto di voto andrebbe fortemente limitato.
Quanto meno agli statunitensi.

Poi ovviamente la storia ci fa capire che limitare il diritto di voto serve solo a perpetuare il potere di chi ha i soldi. Quindi siamo costretti ad accettare che anche gli agricoltori mormoni e i tizi che credono che Dio abbia creato le ossa dei dinosauri per prendere in giro gli scienziati decidano dei destini del mondo, anche se, vedendo la campagna elettorale d'oltreoceano, la tentazione viene e le parole di Stendhal tornano alla mente con tutta la loro forza:

Il conte discusse a uno a uno i meriti di ciascuno dei giudici e offrí anche di mutare qualche nome: ma il lettore è probabilmente ormai stanco di tutti questi ragguagli procedurali, di tutti questi intrighi di Corte, dai quali si può dedurre questa morale: che l'uomo il quale s'accosta a una Corte compromette la sua felicità, se è felice; e a ogni modo, si riduce a far dipendere il proprio avvenire dai raggiri d'una cameriera.
D'altra parte in America, con la repubblica, si è obbligati ad annoiarsi tutto il giorno a far la corte ai bottegai del quartiere e a diventar stupidi come loro; e non c'è neanche l'Opera!
Henry Bayle, Stendhal, La Certosa di Parma

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