martedì 18 febbraio 2014

Essere supponenti in un mondo di rincoglioniti

Mi sono interrogato a lungo sul fare o meno questo post.
Si tratta di una di quelle cose che, in qualche modo, attengono alla mia sfera personale e che quindi, in genere, cerco di evitare.

Tranquilli, non vi parlerò della mia vita sentimentale o cose del genere. Lo vieta il comma n.3, paragrafo 4, articolo 2, del Codice Comportamentale Maschile della seconda media, a cui mi sono sempre attenuto e a cui sempre mi atterrò.

Tuttavia il tema mi riguarda comunque in modo diretto, perché tratta di gente che conosco e che francamente, a volte, assume atteggiamenti che mi fanno girare le palle. Al 90% non leggono questo blog, ma conoscono gente che lo legge e che quindi potrebbe andare a ridirglielo. Ergo potrebbe essere un ottimo modo di litigare con qualcuno.
Speriamo di non farlo, perché mi addolorerebbe nel profondo. Potrebbero addirittura togliermi l'amicizia da facebook, che è praticamente lo stadio ultimo dell'erosione dei rapporti umani.

Questa era la premessa alla premessa. Quindi questo è un tipico post da commentare con un tl;dr. Preparatevi.

Quello di cui volevo parlare oggi è lo "sdoganamento". Si tratta di un fenomeno ormai molto comune in Italia. Si parla di "sdoganamento" quando un qualcosa o un qualcuno, fino a quel momento rimasto ai margini del comune sentire perché ritenuto assurdo, illegittimo o illogico, diventa improvvisamente legit perché sponsorizzato da una personalità famosa o da un movimento sociale di moda. Un po' come Warwick top, se capite cosa intendo.
L'esempio classico di sdoganamento, nella storia politica italiana, è quello di Alleanza Nazionale a Fiuggi. Nel 1993, Massimo Fini prendeva le distanze dalla tradizione del Movimento Sociale Italiano e rompeva l'isolamento in cui gli ex-fascisti erano tenuti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Poco dopo Berlusconi li portava al governo.
A livello generale, Berlusconi è stato colpevole di alcuni dei più grossi sdoganamenti degli ultimi decenni. Dalla fine degli anni '90 è riuscito a far diventare "di moda", "legittimi", "giustificabili" in ordine:

a) l'evasione fiscale - perché è giusto frodare questo stato di comunisti che vogliono imporre limitazioni alla libertà personale di far soldi in barba alle leggi. Per non parlare dell'assurda pretesa che la gente debba pagare per la scuola o le spese mediche degli altri. Ma dove siamo? Nella Russia di Stalin?
b) mafia & affini - perché la vera mafia è lo stato che con le tasse ecc. ecc. e Mangano è un eroe perché non ha collaborato con la giustizia dello stato comunista ecc. ecc. e la mafia in fondo sono cittadini che cercano di arrangiarsi ecc. ecc. ma dove siamo? Nella Russia di Stalin?
c) i pregiudicati & criminali accertati - perché se vuoi fare qualcosa devi per forza infrangere un po' le leggi perché altrimenti questo stato comunista che sembra di essere nella Russia di Stalin ecc. ecc.
d) chi va a prostitute - perché comunque è uno sbocco professionale per le donne e dopotutto ognuno ha il diritto di spendere i propri soldi e se per risparmiare offre in cambio cariche politiche in Comune o in Regione beh? Supponete forse che una prostituta non possa essere una brava consigliera regionale? Razzisti!
Spero abbiate capito il concetto. Lo sdoganamento avviene quando un comportamento, generalmente ritenuto riprovevole, viene sostenuto con reiterati e continui e fastidiosi e ai limiti della decenza "EMBE?? COMUNISTA!" fino a quando gli oppositori si arrendono di fronte alla totale mancanza di logica nei propri avversari.

Capirete quindi anche perché Berlusconi era generalmente odiato da chiunque non fosse evasore, mafioso, pregiudicato o puttaniere. Poi c'erano anche i maleducati e gli arricchiti che lo trovavano divertente e interessante, ma quelle qualità sono patrimonio comune della nazione di cui non possiamo accusarlo.
Btw a questo punto avrete notato che sto parlando di Berlusconi al passato. Potrei sbagliarmi, ma non prevedo comeback pazzeschi da parte sua. Al massimo ci sarà un suo successore/prestanome.

Quello di cui volevo parlare adesso è uno sdoganamento più recente che va però a braccetto con quelli fatti da B. Io lo definirei "semplicismo".
Non si tratta di qualunquismo. E' una definizione scorretta che in genere la politica tradizionale usa come passepartout in modo da non dover discutere con gli oppositori. Qui non abbiamo a che fare con gente che accusa i politici di "essere tutti uguali" perché non hanno una idea politica precisa e quindi si limita a fare di tutta l'erba un fascio, si tratta invece di persone che hanno idee politiche molto chiare, sostenute e rafforzate dall'assenza quasi totale di un'analisi logica, nonché da un'ignoranza quasi assoluta. Non è la stessa cosa, sono due fenomeni molto diversi. Nel primo caso si tratta di gente che si oppone a tutto perché non ha un'idea alternativa di cosa volere. Nel secondo, persone che vogliono alcune cose (e può succedere tranquillamente che abbiamo aspirazioni e richieste legittime) partendo da presupposti totalmente errati.
Ne consegue che non centrano mai veramente il problema e che anche quando dicono cose giuste, le dicano per i motivi errati.
Alcuni esempi:

1) il caso bankitalia - i pentastellati hanno fatto un casino immane perché si oppongono agli aiuti di stato alle banche italiane (cosa giusta) partendo però da una bufala assoluta

LO STATO HA DATO 7 MILIARDI E MEZZO ALLE BANCHE

Cosa ripetuta ad libitum e con ogni mezzo su sette milioni di pagine facebook, duecento video su youtube, novantottomila blog. Per non parlare dei parlamentari cinque stelle. Di fatto, una grossa parte della popolazione italiana è attualmente convinta che lo stato abbia fatto un bonifico ad alcune banche italiane, versandogli cash 7 miliardi e mezzo di euro.
Il discorso è un tantino più complesso. Lo stato ha rivalutato le quote azionarie di possesso della Banca d'Italia, in base alle quali il capitale sociale sarebbe stato di ca. 300 milioni di lire, ovvero 156.000 euro, valutando la banca per 7 miliardi e mezzo. In altre parole, le quote che ieri valevano 1000 lire, oggi valgono 25.000 euro l'una tramite scrittura contabile.
E' un regalo alle banche? Sì. Nel senso che si ritrovano puliti un capitale che da "valore" ai rispettivi istituti. C'è un passaggio di soldi dallo Stato alle banche? Assolutamente no.
Si tratta di un caso di semplicismo. Il 90% dei commentatori internettiani pentastellati (o comunque cittadini indignati a vario titolo) non va oltre al "regalo alle banche". Titolo da cui deducono automaticamente che lo stato gli ha dato dei soldi. Il 10% dei commentatori residui cercano di salvare l'ingenuità del 90% restante, secondo il principio quanto mai leninista che le masse vadano protette dalla verità e mantenute nell'ignoranza finché sostengono, all'incirca, le tue tesi, riferendosi alle vendite delle quote eccedenti il 3% o al versamento del 6% del capitale negli anni successivi, ignorando per comodo che:
a) i soldi che passeranno di mano appartengono di fatto a alla Banca d'Italia che, per le quote possedute, appartiene alle banche stesse per il 93%;
b) la Banca d'Italia registra degli utili ogni anno, con bilanci che vanno dai 3 ai 5 miliardi di euro, cosa che mette in una posizione assai sicura le riserve monetarie dello stato.
Poi esiste anche uno 0,001% di complottisti allevatori di pecore e laureandi in storia che vede in tutto ciò evidenti trame per spartire le riserve auree dello stato fra entità capitaliste non meglio identificate, che però non rientra nel discorso del "semplicismo" a cui mi riferisco. Il complottista (dai più realisti ai folli che delirano sulle scie chimiche) di solito si trova alla parte opposta del tunnel. Di solito è "più informato" perché ha bisogno di informazioni dettagliate per complicare fenomeni semplici e si trova quindi dalla parte opposta di quelli che evitano le informazioni per semplificare fatti per loro troppo complessi.

Secondo esempio, da cui è nato il post odierno: Letta si dimette e Napolitano chiama Renzi al governo.

RENZI TERZO PREMIER NON ELETTO DAI CITTADINI. SIAMO IN DITTATURA!!!

Spesso è scritto proprio in questo modo. Perché da sempre il caps è essenziale per far intuire agli altri quanto sia effettivamente elevato il proprio livello di coglionaggine.
Ora, le persone non contagiate di semplicismo, solitamente hanno tre modalità di risposta:
a) guarda che in Italia il premier non viene eletto dai cittadini. I cittadini eleggono i parlamentari. Il PdR, sentiti i gruppi parlamentari, nomina un premier che deve poi avere la fiducia della maggioranza dei parlamentari. Quindi, di fatto, ogni governo, anche quelli tecnici, viene approvato dai cittadini, perché i cittadini delegano il proprio diritto di approvazione dei governi a dei rappresentanti. Se il governo ha la fiducia, il governo è legittimato dalla volontà popolare. Se i parlamentari non si mettono d'accordo per dare la maggioranza a un governo, si torna alle elezioni per eleggere nuovi parlamentari. Potrà non piacerti e puoi ritenerlo un meccanismo opaco (di fatto in parte è così), ma non è che negli USA, dove eleggono direttamente il Presidente, le cose vadano poi tanto meglio eh. Si chiama democrazia rappresentativa, funziona così. End of story.
b) sei un coglione e non capisci un cazzo di politica. Perché non ti limiti a [sport random o passione della persona X], che è più nelle tue corde?
c) ciao, mi fa piacere che tu sia appena tornato dalla tua vacanza quarantennale su Plutone. Spero tu abbia un momento libero, così ti spiego come funziona il sistema parlamentare italiano (segue presa per il culo abbastanza pesante).
Il semplicismo è sempre esistito, così come sono sempre esistite le tre risposte base. Quella che è cambiata, in seguito allo sdoganamento di Grillo&C. è la reazione del soggetto semplicista.
Fino a dieci anni fa, me lo ricordo benissimo, solo la risposta b) comportava una lite furibonda, perché ovviamente comprendeva delle offese personali e non metteva bene in luce "dove" il tizio x avesse sbagliato nella sua analisi politica. La a) e la c) erano invece seguite da un generale smarrimento, misto a vergogna, di chi si rendeva "effettivamente" conto di aver detto una stronzata. La propaganda politica negli anni pre-internet ha sempre avuto bisogno di una forte complessità. Le calunnie e le falsità dovevano quantomeno essere "credibili" perché non reggevano il confronto in una discussione con qualcuno di realmente informato. Di fronte all'incredibile anche il potere massivo delle televisioni ha dovuto cedere. Per fare un esempio, nessuno ha mai creduto veramente che Scajola avesse avuto una casa in regalo a sua insaputa, nonostante tutte le televisioni si fossero preoccupate di diffondere la voce del ministro.
Lo sdoganamento del semplicismo è un fenomeno simile a quello attuato da Berlusconi per deprezzare gli avversari politici. Chi diceva qualcosa su B., lo faceva "per invidia", "perché era comunista", "perché gli tornava comodo per..."

Oggi siamo allo stato successivo. Nel senso che non c'è più neppure bisogno di squalificare l'opinione altrui come proveniente da fonte avversa, si squalifica direttamente il dato di fatto.
Provateci pure voi. Contestate un grillino random su una qualsiasi cosa semplice, facilmente accertabile anche con una ricerca su wikipedia secondo le modalità a) e vi troverete di fronte alle seguenti risposte:
1. A me non importa niente di questi tecnicismi - in altre parole "non ho capito un cazzo di quello che stai dicendo perché a scuola non ho mai seguito l'insegnante nemmeno per sbaglio"
2. Allora per te va bene così. Continua a votare PD-PDL - che è un po' come rispondere "allora ti va bene che sia la Terra a girare intorno al Sole! Continua a votare PD-PDL". No non c'è bisogno di votare il Pd per sapere come funziona lo stato italiano, basta aver fatto educazione civica.
Per la modalità c) invece si attaccheranno al "come lo avete detto".
1) Il tono che hai usato non mi piace, perché mi attacchi? - ovvero "non so come risponderti, quindi ho deciso di sentirmi offeso perché mi hai preso per il culo ignorando il fatto che in effetti hai ragione".
2) Sei troppo supponente e fai il maestrino - "sembri pensare che io sia un ignorante. In effetti la mia complessa analisi della situazione politica di una riga e mezzo in cui dicevo che l'Italia era una dittatura poteva farlo pensare, quindi farò finta che il mio fosse solo un feroce post satirico (?) per provocare entità non meglio precisate e far cadere la pioggia sulle aree desertiche dell'Africa settentrionale. Sono furbo eh?"
In altre parole è sparita la vergogna del non sapere. Quel magico sentimento che ti spingeva a controllare, quanto meno con una ricerca su google, di non star dicendo troppe cazzate e che, una volta che te ne era scappata una (perché qualche volta scappa, c'è poco da fare), ti portava a dire "oh, gente scusate, questa era proprio fuori dal mondo".
Non parlo di complesse interpretazioni su cui ci possono essere dei dubbi, parlo proprio di roba del tipo "al Polo Nord vivono i canguri, ce li hanno messi quelli del Pd!"
Adesso no. Non sei tu lo stronzo che non sa le cose. Sono gli altri che le fanno troppo complesse. Perché vogliono fare i maestrini, perché ti vogliono far fare brutta figura, perché sono collusi con l'Imperatore Palpatine e presto porteranno la Morte Nera a distruggere il pianeta. Perché tutto è semplice, diretto, ovviamente comprensibile anche senza studiare, senza approfondire e chi afferma il contrario è al servizio delle multinazionali decise a reprimere il popolo.
Un tempo si diceva che ciò che separava il padrone e l'operaio era il numero delle parole. Il padrone ne conosceva mille e l'operaio cento e che, conoscendo mille parole, il padrone avrebbe sempre potuto fregare l'operaio. A meno che non si studiasse di più, in modo da essere al suo livello.
Oggi si ritiene esattamente il contrario. Sapere di più non serve. Studiare di più non serve, anzi è dannoso. Basta sapere poco e seguire quello che dicono sulla rete. Tanto la rete è onnisciente. La rete trova sempre la risposta. La rete sa tutto e ti guida.
Siamo di fronte al ribaltamento più assurdo. Il mezzo più potente e flessibile mai inventato dall'umanità per avere accesso alle informazioni, diventa una scusa all'ignoranza. Perché è talmente facile condividere lo stato facebook dell'idiota di turno, perché mai mi dovrei preoccupare di controllare se quello che dice è vero? Anche perché lo stanno facendo TUTTI!!! Quindi avranno ragione PER FORZA!!!

E se per caso qualcuno ti da torto, beh, dopotutto era per far capire no? Era, come si dice, una metafora. Quando un uomo indica la luna, lo stolto guarda il dito. Mai frase è stata più abusata.

Gente, seriamente, se si avvicina qualcuno e vi dice "guarda che stai indicando un muro di mattoni, coglione", forse dovreste controllarvi la vista.

Ok, fine dello sfogo. Ciao.


ps. mi ero dimenticato della risposta universale, la mia preferita, l'ultimate mortal weapon: "se non ti piace quello che scrivo sulla mia pagina facebook, non leggerlo e non commentare. Non sei obbligato".
Una risposta bellissima, perché ti fa passare immediatamente dalla parte del torto. Non è lui che scrive cazzate. Sei tu che sei un cagacazzi.
Beh, sai cosa? Hai perfettamente ragione. Sono un cagacazzi supponente a cui piace fare il maestrino. Sai cosa? Lo ero anche quando mi hai chiesto l'amicizia e lo sarò sicuramente per molto anni ancora. Quindi sai cosa? Se non ti piace leggere i miei commenti alle tue cagate, toglimi l'amicizia. Non sei obbligato a tenerla. 

2 commenti:

  1. Ero tentato di postare un TL;DR, poi però l'ho letto e quindi non vale.

    Grazie per il "complottista", è un insulto sempre gustoso quando proviene da un piddino. <3

    Comunque la summa delle tue 15000 e passa battute è che, in tutti questi anni di frequentazione forum e Facebook, non hai ancora capito come funziona Internet.
    Nella vita di tutti i giorni cercheresti di intraprendere discussioni di stampo politico con il panettiere sotto casa sentendolo pronunciarsi su una questione random di politica economica?
    Io, francamente, no.

    Su internet è lo stesso: l'amicizia di qualcuno non è necessariamente subordinata al suo grado di cultura politica (neppure quando si tenta di limitare il numero delle amicizie a "gente selezionata"), ergo è più che normale che i tuoi amici non siano tutti dei fini analisti.

    Se postano qualcosa legato ad argomenti che conosci meglio, è semplicemente perché l'epoca attuale impone a chiunque una opinione. Anche senza cultura. Anche senza sapere da dove arriva l'opinione. Anche se, nel proprio intimo, nemmeno la si condivide.
    Si vive nel terrore che l'assenza di una opinione renda ridicoli, e così facendo ci si rende ridicoli attraverso una opinione.

    Ma prendersela per questo è, a mio parere, errato. Basta ignorare i giudizi che si ritengono inutili e discutere di argomenti che richiedono preparazione con persone preparate. Fa bene anche al fegato, peraltro.

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  2. Lo sai che sei il mio pastore preferito? <3

    In realtà discuto anche con il panettiere sotto casa. Oddio, non è che mi metto proprio a discutere con chiunque incontri (anche perché mi avrebbero già ostracizzato dal paese), però mi infilo in almeno in tre-quattro conversazioni assurde al mese. Temo sia un tratto caratteriale ereditato dal mio venerando padre.
    Non vedo tutta questa differenza tra internet e quello che c'è fuori da internet. Anzi, mi sembra che la rete tenda a replicare esattamente la società reale. Con la differenza che spesso è più facile passare sopra alle cagate che si sentono irl, perché la comunicazione non verbale tende a stemperare molto.

    Tutto questo per dire che mi comporto su internet un po' come mi comporto irl. C'è di buono che le incazzature mi passano con la stessa velocità con cui arrivano. A volte scompaiono anche mentre litigo. Cosa che mi rende veramente poco adatto a litigare con la gente <_<

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