Disclaimer: non è un post per dire che mi ha fatto schifo. Semplicemente avevo adorato la prima serie (anche le stagioni che alla massa non erano piaciute) e avevo grandi aspettative per questo ritorno. Invece mi sono trovato in molti punti a storcere il naso e ad annoiarmi. Non è una brutta serie ma ci tenevo a mettere tutti i puntini sulle i.
![]() |
Salvata in calcio d'angolo... (ndr.) |
1) Richter e i suoi scontati traumi infantili. Ho trovato l'intera backstory del personaggio banale al limite del ridicolo con l'unico evidente vantaggio di essere corta (dopo torniamo su questa cosa). Nell'istante stesso in cui la madre gli dice "corri al porto" prima di combattere contro il vampiro evidentemente fighissimo, sai già che col cazzo scapperà e che questo le costerà la vita. La cosa è talmente telefonata che puoi tranquillamente andare in bagno e tornare con calma. C'è di buono che il combattimento è effettivamente bello da vedere (un livello qualitativo che purtroppo cala sensibilmente nel corso della serie) e che il personaggio di Olrox è interessante e ben scritto.
4) Tutti magici. Uno dei punti di forza della prima serie su Castlevania era il modo in cui ogni personaggio aveva capacità molto distinte e poteri caratteristici. I fight in cui Trevor, Sypha e Alucard combattevano insieme erano una gioia per gli occhi perché tutto quello che facevano era perfettamente identificabile e nella diversità componeva un quadro armonico. In questa serie i poteri dei personaggi sono molto appiattiti in quello che sembra un bisogno spasmodico di far usare la magia a tutti quanti. Ne risulta che sono tutti meno interessanti. Fra l'altro non si è capito bene cosa sia successo alla frusta dei Belmont. Oltre a cambiare skin, in Castlevania faceva semplicemente esplodere i mostri e i vampiri più deboli. Qua è molto meno micidiale e lo stesso vale per tutte le armi usate. Cosa fra l'altro molto strana, visto che nel videogioco Richter era quello dotato di una mossa suprema per ogni arma (la frusta che invece si incendia c'è ma anche qui viene ricollegata al fatto che il personaggio è un mago). Non si capisce perché abbiano voluto annacquare il concept di "guerriero addestrato che fa strage di creature della notte grazie alle sue armi sacre" per aggiungerci "però meno male che la sua ava gli ha lasciato i poteri magici sennò sarebbe una pippa al sugo". Non solo indebolisce la sua caratterizzazione ma indebolisce anche l'unicità degli altri personaggi. Vanno un po' meglio Maria e Annette che almeno hanno dei tratti distintivi (l'evocazione degli animali e il controllo del metallo), ma non si arriva mai a quelle scene stupende di combattimenti corali della prima serie. Semplicemente tutto si mischia un po' in un pastone unico in cui spiccano per contrasto i vampiri, sui cui poteri invece si è lavorato in modo secondo me più efficace.
5) La deriva Rey. Sempre legato al problema della magia, una cosa che NON mi è piaciuta PER NIENTE è l'aver legato l'uso dei poteri alla psicologia del personaggio. Una delle cose più belle della prima serie di Castlevania è che i personaggi sembravano sempre assolutamente competenti in quello che facevano. Sypha era una maga con i controcazzi perché le sue tecniche crescevano di complessità e accuratezza mano a mano che si scontrava con gente sempre più forte. Nelle ultime puntate dell'ultima stagione era sbalorditivo il modo in cui i combattimenti venissero scritti per far vedere quanto porca troia fosse brava nel gestire la magia. Qua siamo in totale controtendenza con roba che personalmente metto nella sezione "cose che avrebbe potuto fare Rey in Star Wars". Ovvero: non ho nessun problema se Richter viene traumatizzato dalla morte della madre e smette di usare la magia per quello. Posso non avere problemi sul fatto che in un momento estremamente drammatico e con le spalle al muro, un'esplosione incontrollata di magia repressa gli procuri una via di fuga. Ho però ENORMI problemi sul fatto che immediatamente dopo inizi a usarla come se non avesse mai fatto altro negli ultimi quindici anni di vita. Nel giro di cinque ore Richter inizia a fare robe estremamente complesse, su cui mai si è addestrato e che mai ha praticato nella vita. Letteralmente Rey nell'ultima trilogia di Star Wars. Non c'è nessun motivo per cui dovrebbe saper fare quelle cose. Le fa perché la trama lo richiede e perché la magia funziona alla cazzo. Il problema di sta roba è che è pigra e favorisce soluzioni di sceneggiatura pigre. Il momento in cui il BBEG sarà troppo forte e Richter risolverà tutto appellandosi al potere dell'amicizia è già da ora prevedibile e noioso.