domenica 18 dicembre 2016

E anche stavolta ce la siamo scampata

In tutto questo affollarsi di avvenimenti mi sono scordato di gongolare sul blog per la vittoria del No al referendum.

Perché insomma, da tutte le altre parti sono stato estremamente parco di commenti e mi sono contenuto. Anche se in effetti ghignare in faccia a quelli che mi accusano di aver portato il paese all'instabilità (io da solo eh, ma quanto sono figo?), e dalle mie parti sono tanti visto che vivo in una delle dodici province italiane in cui ha vinto il sì, non ha prezzo. Ghigno a parte, dicevo, sono stato però estremamente sobrio e non ho manifestato soddisfazione.

Qui però non mi conosce nessuno quindi, chissene.

ALLA FACCIA VOSTRA

Sì, lo so che è una vittoria di Pirro eh. Abbiamo impedito che la Costituzione diventasse un obbrobrio ma non è che stiamo benissimo eh. Sì ok, della vittoria si sono già impadroniti gente che mi sta sul culo (dai 5S a Salvini). Sì ok, c'è Gentiloni e comunque che vi aspettavate? Abbiamo bisogno di una legge elettorale decente e comunque meglio Gentiloni che Renzi (ed è tutto dire). Ma comunque, anche considerato tutto questo

ALLA FACCIACCIA VOSTRA


Ok, fatto.
Adesso però non vi disperdete eh. Che a breve c'è il referendum sull'art. 18. Sì, lo so, ci siamo rotti tutti il cazzo delle campagne elettorali e vorremmo andare al mare. Però tanto è dicembre, avete almeno quattro mesi per riposarvi e io ci terrei proprio a non essere licenziabile senza giusta causa. Che dite, lo famo un altro sforzo?
Eddai su.

giovedì 10 novembre 2016

Clinton, Trump e cosa non vogliamo imparare dalla lezione americana

Premessa per chi capitasse qui per puro caso: questo post è una risposta per altra gente in altri luoghi. Adesso lo sapete.

Dunque, piccolo riassunto del discorso di ieri lasciato a mezzo. Le domande che tutti si fanno su internet sono: "perché gli americani hanno votato Trump?" "sono così stupidi?" "non hanno visto che è razzista/omofobo/sessista/antiambientalista e un sacco di altri "ista" molto molto cattivi?" "allora la democrazia fa schifo?"
Iniziando dalla seconda e terza domanda, le risposte sono: "no" e "sì".
Intanto la stupidità. Parlare di stupidità per i comportamenti generali di una popolazione è già di per sé molto stupido. Non esiste antropologicamente un popolo che sia più stupido di un altro per motivi genetici. Già il buon Cipolla diceva con ragione che la stupidità è una variabile indipendente da ogni condizione sociale, economica e personale. Esistono popoli mediamente più o meno istruiti ma in genere tutte le decisioni che riguardano l'andare a mettere una scheda nell'urna per questo o quel partito non richiedono una disamina del pensiero kantiano.
Se proprio volete metterla sul tema della stupidità, possiamo dire che il popolo americano nel suo complesso è stupido, all'incirca quanto qualsiasi altra grande massa di persone che si ritrova a svolgere un comportamento sociale programmato.
Se mi passate la digressione, riutilizzerei una similitudine di cui non mi ricordo l'autore, letta o sentita da qualche parte e in qualche tempo (su questo blog siamo accurati), ovvero che "l'uomo è l'esatto opposto degli insetti: intelligente singolarmente, stupido in massa". Per stupido si intende in questo caso facilmente guidabile da forze esterne al pensiero puramente razionale. Chiamiamole forze storiche o sociologiche, se volete. Questo però non significa stupidità singola. Gli americani non sono diventati una massa di deficienti solo perché hanno votato Trump, un po' come gli italiani non hanno perso nulla del loro incredibile genio artistico, storico e ingegneristico per aver votato Berlusconi, semplicemente hanno risposto in massa a precise sollecitazioni sociali che li hanno portati nel vedere in Trump la migliore destinazione possibile del loro voto.

E qui arriviamo alla prima domanda: "perché quindi lo hanno votato?". La risposta è "prospettiva". La prima regola base della politica, che sembra tutti si siano dimenticati nella fretta di esaltare la morte delle ideologie e il mondo postofuturista in cui tutti i politici sono uguali e tutti devono solo fare l'amministratore di condominio stando attenti che non sporchiate i marciapiedi, è che gli enti di organizzazione della volontà popolare (i partiti) devono innanzitutto fornire un senso di marcia alla storia. I partiti, nel senso nobile del termine, non sono delle fandom di questo o quel candidato. Non si riuniscono per esaltare le qualità del leader di turno, il loro compito è appunto quello di organizzare e indirizzare l'opinione pubblica di un preciso spaccato sociale in modo che possano prendere decisioni comuni.
Se avete capito tutto questo, potete tranquillamente guardare alla campagna elettorale americana e trarre una conclusione: Trump aveva una prospettiva, la Clinton no.
Ma le uscite razziste, antiambientaliste, sessiste, contro i veterani, non pagava le tasse, le figuracce, i gomiti sul tavolo e quel taglio di capelli???
Erano tutti buoni motivi per non votare Trump. E infatti tanti, anche all'interno del suo partito, non hanno votato Trump. Sono sicuramente ottimi motivi per cui i media hanno tutti detto di non votare Trump, compresa Fox News. E forse, in un altro periodo della storia americana, sarebbero stati motivi sufficienti a non farlo vincere ma rimaniamo sempre al solito punto: "motivi sufficienti a non farlo vincere, non a far vincere la Clinton". La verità è che la Clinton poteva solo "non perdere".

Quindi prima lezione che dobbiamo imparare da queste elezioni:
la storia che si vince al centro, col voto moderato, vale solo quando tutta la popolazione sta abbastanza bene
Solo quando tutto il popolo ha molto da perdere, additare l'alternativa come l'uomo nero può servire a farsi votare. Ma la politica del "votare il meno peggio" perde di significato quando grossissime fette della popolazione stanno male e, ancora peggio, perdono ogni speranza di miglioramento.

Perché questo è avvenuto in questa campagna elettorale. Trump girava il paese promettendo la soluzione dei problemi degli Americani. Dal muro spaziale di ottomila chilometri contro il Messico, ai dazi doganali per proteggere il mercato interno, ai provvedimenti draconiani contro le aziende che delocalizzano togliendo il lavoro agli americani ecc. ecc. ecc. mentre la Clinton lo additava per non aver fatto il servizio militare.
Che per gli americani è una cosa importantissima eh, ma non quando la tua azienda sta per chiudere per trasferire la produzione in Cina.


Seconda lezione:
Quando larghe fette di popolazione stanno male, vince il candidato con il programma radicale più credibile
Il problema della Clinton è che non aveva un programma radicale in nessun punto. Radicale, lo dico per gli italiani che se sentono una roba anche lievemente imparentata con la sinistra si spaventano e gridano alla rivoluzione russa, non significa domattina sfasciamo vetrine bruciamo macchine Robin Hood ecc., significa semplicemente "provvedimenti chiari e netti, anche sovversivi rispetto a convenzioni consolidate".
Per dire, l'introduzione dell'Obamacare come forma di assicurazione sanitaria per tutti, è stata una decisione molto radicale per gli USA, tanto da far tacciare di "socialismo" probabilmente uno dei migliori presidenti americani della storia... in Europa occidentale sarebbe considerata una riforma di destra tremendamente reazionaria che svende la sanità alle compagnie private. Non avrebbe possibilità di passare nemmeno con il più destrorso dei governi. Quindi capite come "radicale" non significa "comunismo&rivoluzione" solo risposte decise e sovversive rispetto allo status quo.
La Clinton, dicevo, non aveva nessun progetto di tipo radicale, solo una stanca amministrazione (magari ben fatta eh) dell'esistente e il risultato è stato questo:


Trump ha perso qualche elettore repubblicano moderato? Sì, forse. Probabile. In compenso ha guadagnato milioni di voti nella working class e middle class colpite dalla crisi economica, tanto che i risultati non riportano cambiamenti sostanziali nella base dei votanti repubblicani. Invece i giovani, universitari e non, e le minoranze etniche non sono andati a votare per la Clinton. End of story. Erano stati loro a far vincere Obama e il suo programma radicale. Erano stati loro a rimanere delusi dalla mancata nomina di Sanders. Sono stati loro a far perdere la Clinton.

Terza lezione che vale per tutti:
No, non hanno sbagliato loro a non votare Clinton, siete stati voi a sbagliare non votando Sanders.
Vale per tutti perché è scontato, nel dibattito pubblico italiano, votare sempre per il meno peggio trascurando ogni possibilità che le cose vadano meglio. Scegliamo sempre il candidato più moderato, il più condiviso. Ovviamente condiviso con la parte che in teoria ci sta più sul culo e con valori che dovremmo combattere. Ok, la lezione americana è questa: non funziona.
Aspe, forse dovrei scriverlo più grosso:

NON FUNZIONA 

La verità è che c'è tanta gente che sta già male, quindi non vede nessun motivo per andare a votare un candidato che già gli fa schifo per accontentare una parte di elettori che sta al centro che con loro non ha niente a che fare, Qualcuno chiedeva se i personaggi pubblici, attori famosi ecc. spostassero voti facendo dichiarazioni in favore della Clinton. La risposta è: sì. Li spostavano in favore di Trump invogliando la gente a stare a casa.
Perché quando sei un universitario con 60.000 dollari di debito con le banche, che si è visto bocciare il proprio candidato perché "troppo di sinistra" in un paese in cui "aiutare le vecchiette ad attraversare la strada" è "troppo di sinistra", sentire dei milionari che ti mettono in guardia sul crudele destino del tuo paese se dovesse vincere un altro milionario ti porta ad una sola conclusione: GTFO.
E sono quelli che sono mancati, i giovani, i poveri e i disperati.
Trump vendeva posti di lavoro, la Clinton diceva "Trump ce l'ha con voi". Sì ok, ma la domanda è: "TU INVECE COSA VUOI FARE PER NOI?"
Ed era talmente chiaro che la Clinton non volesse fare niente per loro, perché troppo legata all'establishment finanziario, che hanno preferito starsene a casa.
E per quanto tutti prendiamo in giro i complottisti che parlano di Bilderberg, 1%, J.P.Morgan ecc. ecc., vorrei che vi fosse chiaro che non è che poi abbiano tutti i torti ad avercela con loro.
Nel senso: il fatto di essere paranoici, non esclude alla base il fatto che ci sia qualcuno che ce l'abbia con voi.
La verità è che viviamo effettivamente in un mondo in cui le ricchezze continuano a concentrarsi in sempre minori mani, la redistribuzione del reddito viene sempre più limitata, i diritti del lavoratori considerati come residui di ideologie ottocentesche da cui liberarsi... tutto questo da parte della sinistra. Anche in Italia. Soprattutto in Italia. Intanto la destra si da alle politiche sociali.

Quarta e ultima lezione:
Smettete di fare le fighette mestruate ogni singola volta che il popolo vota
Chiudersi piangendo nella propria cameretta, mangiando gelato e cioccolato, guardando Pretty Woman e ascoltando in loop la Pausini pensando a quanto sia stupido il popolo che vota Trump, che voi siete gli unici a vedere i pericoli per il futuro, che mangiarsi la merda sia un'ottima prospettiva perché meno peggio che restare digiuni e che la democrazia debba essere limitata perché non è giusto che il voto di me medesimo, sua maestà, valga come quello degli stupidi quindi mettiamo un test a crocette alle urne, è un comportamento giustissimo: per una quattordicenne lasciata dal fidanzato.
Non è che il popolo non vi capisce. Il popolo si è semplicemente rotto il cazzo. Ed è possibilissimo che tocchi a voi, per una volta, cambiare un po' le vostre prospettive di cosa si possa o non si possa fare. Forse è l'ora di fare qualcosa di radicale, da sinistra. E sarebbe meglio farlo PRIMA che ci pensino gli altri.

Lavoro e welfare. La partita si gioca su questo. I 5 Stelle sono il primo partito d'Italia (settimane sì e settimane no, ma le settimane sì diventano sempre di più) con un programma elettorale inconsistente e con quella promessa vaga di reddito minimo. Lasciate che trovino una proposta anche solo lontanamente credibile per dare lavoro alla gente (e prima o poi da quel trust di cervelli qualcosa verrà fuori) e vi assicuro che non basteranno tutte le leggi elettorali confezionate ad hoc per bloccarli. Non basteranno gli imbonitori fiorentini che danno mance elettorali a destra e a manca. Le mance non sono una prospettiva e anche un popolo abituato a farsi comprare il voto, a volte si rompe le palle. Anche perché ci sono sempre i rompicoglioni che a prescindere non li puoi comprare.

La direzione è quella e chissà, magari è un bene. Forse ci diamo una svegliata prima eh. O forse, quando ci ritroveremo Di Maio premier con il 54% della Camera per cinque anni, torneremo a piangere in camera ascoltando la Pausini e ci sentiremo comunque bene perché noi siamo quelli intelligenti.

Perché noi lo siamo, vero?

mercoledì 20 aprile 2016

Non discuto più

E mi rendo conto che è un problema. Più che vado avanti e più che mi accorgo che sono stanco di discutere con la gente.
Alla fine chissenefrega.
Cioè ti piace Povia o Tiziano Ferro? E va bene, e allora? Ascoltali. Che poi Tiziano Ferro è così male? Alla fine è pure icona della lotta gay. Boh, chissenefrega.
Cioè, non è che metta in dubbio il fatto di aver ragione, perché io ho ragione a prescindere sempre, ma in fondo è davvero così importante far capire agli altri che ho ragione?

Boh, mi sono un po' rotto.
Si chiama invecchiare questo?

mercoledì 23 marzo 2016

I mercatini dei libri

Premessa: ogni volta che vedete un mercatino di libri usati pubblicizzato sui media, sappiate che al 90% è una fregatura. In genere vengono evocate immagini di intere piazze riempite da banchi pieni di volumi di ogni genere e forma, in realtà trovate:

1 banchetto con libri del primo dopoguerra;
1 banchetto della locale biblioteca che vende i doppioni;
1 banchetto di cartoline e cd;
1 (se siete fortunati) banchetto di una libreria locale che vende libri usurati o con difetti di stampa;
87348374837 banchetti di paccottiglia varia e roba da mangiare

Insomma sono normali mercatini dove forse trovate qualche libro in più.

Detto questo, mi sono comunque portato a casa qualcosa.




Il tutto alla misera somma di otto euro. So già che saranno delle cagate colossali (a parte Grisham, che tanto scrive i libri col pilota automatico e quindi se ti piace come scrive sei a posto) ma tecnicamente guardando al prezzo di copertina è un affarone!

sabato 19 marzo 2016

Lo dico prima

Non sono morto e il blog non ha chiuso, nonostante la data dell'ultimo post sembri indicare il contrario. Mi sono solo successe un casino di cose nell'ultimo periodo, la maggior parte brutte, alcune belle, che mi hanno tenuto lontano.

Detto questo, scrivo questo post giusto come avvertimento in vista del referendum contro le trivelle del 17 aprile. Il come voterò non è la parte importante ma lo scrivo comunque: NO

ma non ti rendi conto dei rischi per l'ambiente?
Francamente no. Ammesso e non concesso che ci sia un rischio nel caso succeda un incidente su una piattaforma marina a 12 miglia dalla costa... se invece c'è un incidente a 15 miglia siamo tutti salvi? In un mare come l'Adriatico magari?
Delle 66 concessioni di estrazione in mare, solo 21 sono entro le 12 miglia marine. Il referendum non impedisce di continuare a trivellare oltre le 12 miglia, né impedisce di trivellare entro le 12 miglia (è già vietato aprire nuove concessioni), né chiude immediatamente questi 21 impianti. Quello che fa è impedire di rinnovare le concessioni fino ad esaurimento giacimento per i 21 impianti al momento in funzione. Quindi spiegatemi un attimo: dovrei far chiudere 21 stabilimenti funzionanti (in provincia di Ravenna sono tipo 7000 posti di lavoro), perché se per caso succede un incidente si inquina il mare e lasciarne aperti 45 e far trivellare dieci miglia più al largo?
Ma cos'è? Una presa in giro?

ma non hai visto le foto di gabbiani immersi nel petrolio?
I gabbiani sono animali stupidi e aggressivi. Chiedete ai camerieri a Venezia.
Battute a parte, ci sono tipo 2 stabilimenti che estraggono petrolio e non sono nemmeno sicuro che siano fra i 21 di cui sopra. La maggior parte estrae gas. Vi siete veramente ridotti a far propaganda con i gabbiani?

ma le fonti non rinnovabili inquinano!
Quindi estrarle a 12 miglia dalla costa inquina mentre farle arrivare dall'Arabia Saudita con le petroliere (che usano carburante eh) o stendere migliaia di chilometri di tubi per farle arrivare dalla Russia no. Idea interessante, diciamo.

ma il referendum ha valore simbolico! Serve a far capire al governo che vogliamo le rinnovabili!
Ripeto: e io dovrei far chiudere 21 stabilimenti funzionanti che fanno campare famiglie e territori per poi andare a comprare il gas necessario all'estero (perché i pannelli solari e gli impianti eolici non spuntano insieme ai referendum) perché tu vuoi mandare un messaggio? Cazzo, usa whatsapp. Si spende meno. E se invece iniziaste a premere sui partiti di merda che continuate a votare affinché facciano leggi per proteggere l'ambiente, invece di premere solo sul Sindaco del paese perché faccia assumere vostro cugino alla ASL? Potrebbe essere un'idea, no?

Insomma, questo referendum non ha alcun senso. Chiede di chiudere 21 impianti estrattivi, lasciandone aperti il doppio e senza metter alcun vincolo alle trivellazioni future, con la scusa di salvare un mare che spesso è talmente inquinato che se una piattaforma marina ci scaricasse senza vincoli probabilmente ne migliorerebbe il ph.

A parte questo, qual era il vero argomento di questo post? Ah già, l'altra campana. Quindi, mi rivolgo a te, rompicoglioni saputello che esci adesso dal tuo buco sul pianeta Nettuno e ti accorgi che esiste la politica interna solo perché la tua squadra di calcio non gioca la Champion's e quindi ti è rimasto un buco libero il martedì sera in cui per sbaglio hai sintonizzato la tv su La7 e hai guardato Floris. Sì, proprio a te, che mi dici con voce supponente "ma se sei tanto contrario, perché non stai a casa? Che senso ha rischiare che il referendum arrivi al quorum?"
Beh, brutto stronzo, francamente spero che domani il Parlamento faccia una legge per cancellare il calcio dalla televisione italiana e quando farai un referendum abrogativo per salvare i tuoi pomeriggi sportivi i contrari ti rispondano "che ci vado a fare a votare lol? Molto meglio aggiungermi all'astensione, così anche se siamo il 31% contrari contro il 49% di favorevoli, noi sembriamo comunque il 51% perché c'è un 20% che non voterebbe nemmeno sulla condanna a morte di sua madre".

Pensateci e andate a votare. Che prima o poi tocca anche a voi eh.

lunedì 8 febbraio 2016

Guardare al voto cinese

Devo dire che mi sembra particolarmente caratteristico del momento storico che le migliori analisi politiche le facciano utenti random su un sito di satira.
Primarie di Milano, Sala batte i due candidati di sinistra. La prossima volta proveranno con tre.  [@MisterDonnie13] dal twitter di Spinoza
I risultati sono:

Giuseppe Sala 42%
Francesca Balzani 34%
Pierfrancesco Majorino 23%
Iltiziochechissenefrega 0,7%

Ok, adesso iniziamo un bel dibattito pubblico su quanto siano state falsate le primarie, sulle inchieste di Mentana, sui cinesi che sono andati a votare in massa per Sala, sui brogli ecc. ecc. E che il dibattito sia acceso e con toni alti. Andiamo sotto la finestra di Renzi a dirgli che è un mafioso perché fa votare i cinesi, su. Gridiamo tutti fortissimo così potremmo far finta che la matematica non esista e che sarebbe bastato che la coalizione che ha sostenuto Pisapia restasse unita per vincere a Milano.
La Balzani e Majorino si sono resi conto che si stavano per dividere i voti? Dio santo, ma era evidente. Pisapia era riuscito a vincere le elezioni unificando il fronte di Sel e della parte più progressista del PD milanese. Divisi hanno perso.

clap clap clap

E adesso tutti a contestare le primarie quando l'unica cosa da contestare sarebbe la tendenza storica della sinistra a preferire la sconfitta contro qualcuno piuttosto che la vittoria insieme ad altri.

ae

mercoledì 27 gennaio 2016

Tre consigli per il grande pubblico

1) Se, in stazione, mentre state andando per i fatti vostri, notate un tizio che cammina per i fatti suoi con un fucile in mano, ricordatevi che siamo sotto carnevale e che, magari, potrebbe essere un giocattolo. Mi riferisco alla simpatica signora che si è presa la briga di allarmare l'intera popolazione del Lazio sulla presenza di un pericoloso terrorista alla stazione di Termini. Si tratta chiaramente di un segno dei tempi. Intravedi, da lontano, un tizio con un fucile sottobraccio e non pensi che, come lo stai vedendo tu, tutti, in stazione, lo stanno guardando. Se le persone non si bloccano sbigottite, non urlano, non lanciano l'allarme... ci sarà un motivo? Provo a indovinare: secondo me si vedeva benissimo che era un giocattolo e quindi nessuno si preoccupava.
L'intervista al simpatico signore è abbastanza illuminante e spiega anche perché alle forze dell'ordine è occorsa una giornata per individuarlo: semplicemente chiunque lo vedeva capiva che era un giocattolo. 
Adesso ovviamente rischia una denuncia per provocato allarme, perché ovviamente è più facile compilare un modulo e seppellirlo fra una valanga di carte e forse, fra qualche anno, dargli una multa o mandarlo a casa, piuttosto che ammettere di essere un banco di boccaloni che hanno prestato attenzione a una tizia random. Ok che il momento è particolare. Ok che i media rilanciano qualsiasi notizia come se fosse una catastrofe continentale, ma cerchiamo di non avere crisi di nervi ogni secondo ok?

2) Esattamente ogni cinque giorni si riaccende da qualche parte la guerra onnivori vs vegetariani. Il motivo è semplice: in ogni redazione hanno notato come sotto ogni articolo che sfiori il tema, si accumulino almeno 1500 commenti di gente che si urla sopra come se non ci fosse un domani. Quello che mi dispiace, davvero, è che in mezzo ai vegetariani che danno degli assassini agli onnivori e agli onnivori che danno dell'idiota ai vegetariani, appaiono spesso commenti di quaranta righe in corpo 10, sensatissimi e pieni di fonti e dati di utenti che cercano di affrontare l'argomento in modo serio.
Un consiglio: non fatelo. Lasciate perdere. Nessuno vi leggerà, nessuno vi risponderà in modo sensato. Nessuno, dopo avervi dato ragione, si asterrà dal dare del mangiaerba o della bestia assetata di sangue agli esponenti della parte opposta. State perdendo tempo, davvero.

3) Agli onnivori di cui sopra, un consiglio: smettete di protestare. Smettete di dire che per natura siete onnivori e che i canini servono per quello. Smettete di parlare di diete bilanciate. Smettete di dire che il vegetarianesimo è una religione che proibisce la carne esattamente come l'induismo proibisce la vacca. Smettete di dire che comunque dobbiamo uccidere esseri viventi per sopravvivere. Magari è tutto vero ma non importa.
Invece ammettete tutto. Ammettete di essere degli assassini. Scrivete, una volta sola, su facebook o sotto un articolo o dove vi pare: "sì, sono un assassino, non mi portare il tuo gatto in casa o mangio anche lui".
Fatelo e vi accorgerete di una cosa bellissima: il silenzio. Perché avrete escluso ogni argomento di conversazione. E se quello dovesse continuare ad ammorbarvi, chiedetegli: "ma davvero vuoi parlare con un assassino di animali? Perché le possibilità sono due: o mi consideri un nazista che stermina a sangue freddo quelli che per te sono dei dolci bimbi innocenti e quindi devi, come minimo, smettere di parlarmi anche se la reazione giusta sarebbe combattermi con le armi in pugno, oppure sei semplicemente un cacacazzo di un credo che si eccita all'idea di convertire gli infedeli alla sua religione e prova un piacere perverso e masochista nel sentirsi rifiutato e incompreso. Quale delle due?"
Fra l'altro è anche un ottimo scioglilingua.


(e con questo ho scritto il mio post mensile... me la sono cavata con poco)