Se mi chiedessero una definizione di "plot ben scritto" io darei questa: quando rinunci a immaginarti cosa potrebbe accadere e aspetti fiducioso che ci pensi l'autore al posto tuo.
Se volete, potete anche fare una classifica di trame letterarie fantasy seguendo questo principio:
a) vi chiedete se esiste una trama? (es. un libro qualunque della Troisi) - voto: 1-3
b) la trama c'è ma capite dal libro 1 quello che succederà nel libro 4 (es. Paolini, Ciclo dell'Eredità) - voto 4-6
c) la trama c'è. Vi chiedete cosa accadrà e l'autore vi frega facendo succedere il contrario di quello che ti aspetti (es. un Terry Brooks dei primi tempi) - voto 7-8
d) Stai zitto che devo gettare l'anello nel Monte Fato! - voto 9-10
Esiste poi una sottocategoria, collocabile all'incirca tra la c) e la d), in cui l'autore riesce a costruire una storia talmente complessa eppure coerente, che semplicemente non hai la più pallida idea di cosa stia facendo e devi solo aspettare di vedere che succede.
Questo è Hyperion. Voto: 8,5
Devo dire che Dan Simmons già si presentava bene. Avevo letto 3 libri su 4 del suo ciclo di Ilium e avevo odiato (e odio) i miei bibliotecari che hanno saggiamente deciso di non acquistare l'ultimo libro della saga. Dopotutto, perché concludere le serie di qualità già iniziate quando puoi accontentare tutti gli utenti bimbiminkia del mondo comprandogli Il diario del vampiro e chiudere la questione?
Invece di fare la cosa più saggia, ovvero cacciare finalmente di tasca quei 18 euro e acquistare l'ultimo romanzo della serie, mi sono lasciato abbindolare come un allocco da quel simpatico cartellino che diceva "4,90 euro!", appiccicato sulla copertina di Hyperion. Mi sono detto: "ehi, è sempre un Dan Simmons e anche fosse bruttino, per 5 euro (10.000£ del vecchio conio) ci posso anche stare".
E poi è venuto fuori che il libro non è bruttino. Il libro è veramente figo.
Ed ecco a voi la trama:
Siamo nel ca. XXVIII sec. L'umanità ha esplorato la galassia e controlla centinaia di mondi. Ad prima fase di colonizzazione compiuta con i motori hawking (dal nome del fisico) è seguita una seconda caratterizzata dall'utilizzo della tecnologia dei portali (vogliamo chiamarli Stargate? Se volete...). I portali permettono il passaggio istantaneo da un mondo all'altro, garantendo l'unione di un immenso impero galattico "l'Egemonia". Il vero potere è però nelle mani delle IA (intelligenze artificiali) che da tempo sono indipendenti dagli umani ma che cooperano con il governo centrale.
All'Egemonia si oppongono gli Ouster, un gruppo di pirati spaziali, discendenti degli antichi coloni, che rifiutano di usare i portali, si muovono a bordo di astronavi spaziali a velocità prossime a quelle della luce e che hanno adattato il proprio corpo alla vita nello spazio, allontanandosi molto dalla fisionomia umana.
In questo contesto si svolge il pellegrinaggio di 6 uomini e una donna alle Tombe del Tempo del pianeta Hyperion. Le tombe sono un antico manufatto circondato di campi anti-entropici. Significa che presso le tombe il tempo scorre al contrario (dal futuro al passato) e che sono antiche in quanto costruite fra centinaia o migliaia di anni. Spero che la cosa vi provochi un attimo di smarrimento, altrimenti Simmons ne rimarrà deluso.
Invece di fare la cosa più saggia, ovvero cacciare finalmente di tasca quei 18 euro e acquistare l'ultimo romanzo della serie, mi sono lasciato abbindolare come un allocco da quel simpatico cartellino che diceva "4,90 euro!", appiccicato sulla copertina di Hyperion. Mi sono detto: "ehi, è sempre un Dan Simmons e anche fosse bruttino, per 5 euro (10.000£ del vecchio conio) ci posso anche stare".
E poi è venuto fuori che il libro non è bruttino. Il libro è veramente figo.
Ed ecco a voi la trama:
Siamo nel ca. XXVIII sec. L'umanità ha esplorato la galassia e controlla centinaia di mondi. Ad prima fase di colonizzazione compiuta con i motori hawking (dal nome del fisico) è seguita una seconda caratterizzata dall'utilizzo della tecnologia dei portali (vogliamo chiamarli Stargate? Se volete...). I portali permettono il passaggio istantaneo da un mondo all'altro, garantendo l'unione di un immenso impero galattico "l'Egemonia". Il vero potere è però nelle mani delle IA (intelligenze artificiali) che da tempo sono indipendenti dagli umani ma che cooperano con il governo centrale.
All'Egemonia si oppongono gli Ouster, un gruppo di pirati spaziali, discendenti degli antichi coloni, che rifiutano di usare i portali, si muovono a bordo di astronavi spaziali a velocità prossime a quelle della luce e che hanno adattato il proprio corpo alla vita nello spazio, allontanandosi molto dalla fisionomia umana.
In questo contesto si svolge il pellegrinaggio di 6 uomini e una donna alle Tombe del Tempo del pianeta Hyperion. Le tombe sono un antico manufatto circondato di campi anti-entropici. Significa che presso le tombe il tempo scorre al contrario (dal futuro al passato) e che sono antiche in quanto costruite fra centinaia o migliaia di anni. Spero che la cosa vi provochi un attimo di smarrimento, altrimenti Simmons ne rimarrà deluso.
Questa è la versione breve. Se non avete intenzione di leggere il libro (wtf? Dovete leggerlo!) proseguite pure la lettura dello spoiler...
Commento: bello bello bello bello bello.
Ok, cerco di essere più specifico. Innanzitutto vorrei evidenziare la complessità. E' una caratteristica sempre più rara purtroppo. A parte poche eccezioni, le trame di gran parte della Fantasy/Fantascienza odierna sono estremamente semplici e lineari. Prendete un Paolini qualsiasi. Narratore in terza persona, protagonista al centro del racconto per il 99% del tempo, assolutamente nessuna variazione di tono e ritmo. E non voglio nemmeno prendere in considerazione i casi della Troisi o della Meyer, che sono perfino in dubbio se definire o meno "letteratura".
Hyperion presenta invece piani di narrazione molteplici. Ognuno dei 7 pellegrini racconta la propria storia, spesso con salti temporali e storie interne alla storia principale. Si tratta di excursus lunghi, che non fanno però perdere il contatto con la cornice narrativa esterna. Simmons riesce a tenere tutto insieme con una padronanza della narrazione al limite della spavalderia.
Seconda cosa notevole: il clima. Parafrasando un po' lord Vetinari di Pratchett (riferimenti colti eh?) introdurre tempeste in una storia (colpi di scena, momenti drammatici ecc.) è facile. Più difficile è creare una determinata atmosfera. E l'atmosfera di Hyperion è tanto densa che la potresti tagliare a fette. Il libro è letteramente intriso di tristezza, nostalgia e decadenza. Un vago sentore di vita da fine impero che lentamente precipita verso la catastrofe. Quasi tutti i personaggi vivono in una costante tensione, un'aspettativa quasi millenarista, in cui l'apertura della tombe del tempo, l'avvento dello Shrike e la discesa degli Ouster sono visti di volta in volta come apocalisse conclusiva o come attimo di redenzione prima del giudizio. Un afflato di predestinazione religiosa pervade l'intero cosmo creato da Simmons.
Terzo punto a favore di Hyperion: è un libro estremamente visionario. L'universo inventato brilla per originalità. Niente brutte copie simil-starwars per Simmons. Qui si parla di qualcosa di veramente nuovo, rivoluzionario per gli anni '90-'00 quanto l'Impero Galattico di Asimov lo è stato per gli anni '50.
Quarto punto: l'epòs. E' una tematica che emerge in maniera ancora più forte nel ciclo di Ilium ma anche qui non si scherza. Ogni personaggio è, a suo modo, un eroe drammatico, in lotta con forze soverchianti.
La domanda finale: ok, il libro è bellissimo. Ma allora perché cavolo hai dato quel titolo al post? E dove sta la fregatura di cui ti lamentavi nel terzo paragrafo?
La fregatura è che il libro si conclude con l'arrivo dei tizi alle tombe del tempo e per sapere come va a finire la storia mi devo comprare il prossimo volume "La caduta di Hyperion". E una volta che hai fatto 30, vuoi non fare 31 acquistando pure "Endymion" e "Il risveglio di Endymion"? Ovviamente solo il primo costava 4,99 euro, gli altri costano di più.
Maledettissima Feltrinelli!
Grazie mille per la segnalazione! Includerò questo libro nella prossima lista della spesa :D Poi se mi prende bene vedrò di seguire anche il ciclo di Ilium...si, non ho mai letto Dan Simmons XD
RispondiEliminaNon te ne pentirai!
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